What Do You Want?

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Il giorno seguente a scuola Harry voleva essere sicuro che nessuno avesse visto lui e Louis baciarsi. Capitava spesso che alcune ragazzine dei primo anno andassero fuori casa di Harry a osservarlo o a nascondersi dietro un albero. Harry la considerava una cosa carina ma dannatamente inquietante. A quanto pare nessuno sapeva niente di quello che fosse successo la scorsa sera.
Era ora di pranzo e il ragazzo non aveva ancora visto Louis in giro con i suoi amici cosa che lo tranquillizzò ma sapeva che doveva affrontarlo prima o poi. Fece un lungo sospiro.
-Conosco quello sguardo, cosa ti prende?- chiese Noah davanti a lui mentre stava mangiando il suo pranzo.
Harry non aveva ancora detto a nessuno del bacio con Louis: uno perché glielo aveva promesso e secondo perché non sapeva come dirlo al suo migliore amico.
-Sono solo stanco- disse strofinandosi gli occhi. -Ho dormito poco stanotte- continuò. Non era una bugia, era veramente stanco e aveva dormito poco la notte precedente insomma, come fai a dormire serenamente quando sai di aver fatto la cosa più assurda fino ad adesso? Perché sì, baciare Louis fu assurdo -pensò-.
-È per il compito di matematica?- lo guardò con aria confusa.
Harry poteva non aver dormito per molte cose ma il compito di matematica?
-Lo sai che non mi mettono paura queste cose- disse sorridendo.
-Allora per cosa?- chiese nuovamente Noah sempre con aria confusa.
-Noah tranquillo, non è niente- disse esausto delle domande del suo amico.
Noah lo guardò come se volesse scusarsi di essere stato troppo invasivo. Harry voleva dirgli che non era colpa sua e sapeva che lui voleva solo esserci per il ragazzo ma lo aveva promesso, aveva promesso di non dire niente.

Una volta usciti da scuola Harry salutò il suo migliore amico e si incamminò verso la sua macchina quando qualcuno urlò il suo nome.
-Harry!- disse. -Styles- continuò. -Cazzo Styles fermo non sono molto alto quindi non ho delle gambe lunghe come le tue per raggiungerti.-
Si girò.
Louis.
-Oh finalmente ti sei fermato- disse il moro con il fiato a metà.
-Cosa vuoi?- domandò Harry guardandolo negli occhi. I suoi occhi dannazione -pensò-.
-Ti ho cercato per tutta scuola oggi ma non ti ho trovato, ho chiesto al tuo amico, Noe? No Noah, dove fossi ma lui ha detto di lasciarti stare perché oggi non era giornata..- iniziò a dire ma il ragazzo lo fermò.
-E aveva ragione, non è giornata. Cosa vuoi?- domandò nuovamente.
-Volevo sapere come stavi insomma dopo ieri..-
-Sto bene, grazie-
-Davvero? Fai quello incazzato con me? Sei tu che mi hai..baciato- sussurrò l'ultima parola.
-No tu davvero? Perché sussurri la parola "baciato" a me non sembra una bestemmia- disse Harry.
-Hai ragione, scusa.-
-Tutto qui? Ora posso andare?- chiese.
-Sì. Tutto qui. Ah no aspetta. Io volevo solo cercare di essere carino con te Styles dopo tutto, dopo che tu mi hai baciato perché sai? Un'altra persona al mio posto lo avrebbe detto a tutti e ti avrebbe ignorato per il resto della sua vita ma ovviamente, tu devi comportati da stronzo con me. Quindi scusami per averti disturbato, non lo farò più.- parlò urlando questa volta e Harry si meravigliò. Sapeva che aveva ragione ma faresti di tutto, pure farti odiare, per dimenticare la persona che ti piace ma che non ricambia.
-Non lo capisci? Sto cercando di dimenticarti e dimenticare il nostro bacio perché so che tu non ricambi e non voglio starci male sopratutto per uno come te, quindi, fa come ti pare. Non vuoi parlarmi? Meglio, ti dimenticherò più facilmente. Stammi alla larga Tomlinson.- disse come se avesse ringhiato ogni singola parola detta. Guardò Louis che aveva gli occhi sbarrati.
-Ti piaccio?- chiese.
Harry lo guardò alzando gli occhi al cielo e dopo di ché, si girò e iniziò a camminare lasciando Louis ancora una volta solo.

Ops. (by Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora