《Allora, Miller, stasera i miei genitori escono con i miei fratelli. Inviterò qualche amico a casa, ci sará anche Chiara, se vuoi puoi stare con lei》disse Bryan dopo essere uscito dalla sua camera e avermi raggiunto nella mia.
Forse non avevo i vestiti giusti per le feste di Bryan, perchè ormai avevo imparato che per 'qualche amico' intendeva la casa stra piena di gente. Ma di certo non mi mancava qualcosa di adatto. Un vestito semplice andava più che bene. Ne era passato di tempo dall'ultima volta che avevo indossato un vestito. Era più corto di quanto ricordassi, ma faceva ancora la sua figura, soprattutto con le scarpe col tacco.Bryan era uscito di casa quel mattino, mentre facevo il bagno, e non era più tornato. Mi chiedevo se camera mia sarebbe stata off limits, in caso di feste e invitati come quella che si doveva tenere stasera. Non mi andava l'idea che degli sconosciuti facessero sesso sul letto in cui avrei dormito. Avrei voluto chiedere informazioni a Bryan, ma in realtá non sapevo come affrontare un simile argomento.
Stare in una casa con Bryan e gente ubriaca significava non sapere cosa aspettarsi. Dovevo lavarmi le lenzuola? L'idea non mi entusiasmava.
Appena misi piede sull'ultimo gradino d'ingresso, la porta si spalancò e Bryan entrò in casa. Quando mi incontrò con lo sguardo, restò di sasso e mi squadrò dalla testa ai piedi. Non ero vestita per fare colpo su quelli come lui, ma ciò non significava che non potessi piacere a qualcun'altro.《Caspita》mormorò, chiudendosi la porta dietro le spalle.
I capelli biondi erano leggermente arruffati e aveva le labbra più rosse e gonfie del solito. Non volevo nemmeno immaginare dove era andato.
Non mi mossi. Stavo pensando a come affrontare la questione degli sconosciuti nel mio letto.《Quindi...ti vesti così per la festa?》mi chiese scompigliandosi i capelli.
《Beh,si. Non è nemmeno troppo scollato》
《Credimi, quella scollatura lascia ben poco all'immaginazione》ridacchiò.
Arrossì e spalancai gli occhi mentre lui si passava la lingua sul labbro inferiore.
《Uhm...è meglio che vada a prepararmi》continuò lui sorpassandomi.
Rilasciai l'aria che nemmeno sapevo di aver trattenuto e collassai sul divano.******
La casa era strapiena di gente e mi chiesi cosa facevano tutto il tempo i genitori di Bryan per non accorgersi che nella loro casa entravano un branco di ragazzini arrapati in cerca di alcol e sesso.
La musica rimbombava nelle orecchie mentre mi facevo spazio tra i corpi sudati per cercare una figura alta e bionda. Ma ancora di Chiara nessuna traccia.Quando finalmente la trovai seduta a gambe incrociate sui divanetti rossi del salotto insieme ad altri ragazzi, la raggiunsi.
《Ehi Ally! Vieni, ti presento alcuni amici!》mi fece segno di raggiungerla, e lo feci sedendomi accanto a lei.
《Ciao》
Salutai Chiara leggermente imbarazzata. Avevo tutti gli occhi puntati addosso, compreso due paia di occhi verdi che mi scutavano. Bryan aveva in braccio una mora, massaggiava delicatamente la sua schiena e lei gli baciava il collo avidamente. Come per marcare il suo territorio. Brayn non mi scollava gli occhi di dosso e io non facevo altro che evitare il suo sguardo per non sentirmi ancora più a disagio. Evidentemente Sophie era una delle sue tante "ragazze".Chiara propose di giocare a obbligo o veritá e tutti acconsentirono formando un cerchio.
La bottiglia vuota si fermò su un ragazzo biondo con gli occhi azzurri.
《Stefan, obbligo o veritá?》chiese la ragazza seduta sulle gambe di Bryan.
《Obbligo》rispose Stefan, incontrando il mio sguardo.
《Ti obbligo a baciare Allyson, con la lingua》
A quella affermazione mi irrigidii e spalancai gli occhi.
BRYAN'S POV
A quella affermazione si irrigidì visibilmente, in fondo non c'era niente di male in un semplice bacio con la lingua.
Non riesco a cogliere la sua risposta, probabilmente sussurrata; girò la testa di scatto, come per nascondersi dagli sguardi che bruciavano su di lei. Stefan si stava avvicinando a lei per fare il suo obbligo ma lei spalancò gli occhi ancora una volta e incontrò il mio sguardo, e i nostri occhi si incatenarono, come se non aspettassero altro. I suoi occhi mi parlavano: dolore, tristezza, nostalgia, rimpianto, paura. Prima che potessi solo ragionare un attimo, il mio corpo mi spinse verso di lei, come a volerla proteggere.《S-scusate vado un attimo in bagno》
E prima che Stefan potesse fermarla, si allontanò. Cercai di scattare, per raggiungerla, ma la mora che avevo sulle gambe mi appoggiò una mano sul braccio. La fulminai con lo sguardo e mi allontanai dalla sua presa.
Vidi entrare Allyson nello studio e decisi di concederle qualche minuto per calmarsi, e per permettere alla mia rabbia di sbollire. Non sapevo nemmeno io perché le corsi dietro, sapevo solo che in quel momento non mi importava nessun'altra, solo lei. Perché aveva reagito così per un bacio?
Aprì la porta scivolando dentro la stanza buia, per poi chiudere la serratura a chiave. Ally non si muoveva, aveva le mani sulla faccia, e mi chiesi si pensasse che era stata Chiara ad inseguirla.
《Che cazzo vuoi?》
Il suo tono era rabbioso, e di sicuro era rivolto a me, non di certo a Chiara. Questo fece scattare in me tutta la rabbia che provavo per lei, per come mi faceva sentire, per come, in quel momento, si era appropriata dei miei pensieri.
《Perché hai reagito così?》chiedo cercando di calmarmi, stringendo le mani in due pugni.
《Così come?》chiede seccata.
《Non hai voluto baciare Stefan, perché?》
《Non sono affari tuoi》
《Dimmelo》La mia voce era grave, roca, e mi conoscevo troppo bene per non sapere che ero arrivato al limite della mia pazienza, che da lì a poco sarei sbottato.
Scoppiai in una risata beffarda puntando i miei occhi verdi nei suoi leggermente lucidi.《Chi sei tu per farmi una domanda del genere? Credi di poter entrare ed uscire dalla mia vita a tuo piacimento? Un giorno fai lo stronzo e l'altro ti importa qualcosa di me.
Notizia lampo; Scott, non puoi, perché non sei nessuno》Strinsi le mani in un pugno, mentre lottavamo con gli occhi; era uno scontro alla pari, verde contro verde, che ero deciso a vincere.
《E tu chi sei per rispondermi così?! Ti ricordo che finchè sarai sotto il mio tetto, dovrai rispettare le mie regole, quindi ora ti riformulo la domanda. Perché non hai voluto baciare Stefan?》
Urlai più forte che potei facendola arretrare di qualche passo. I suoi occhi persero un po' di sicurezza mentre portò una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Sapevo che avrebbe reagito così, che ricordarle che ero io a comandare mi avrebbe portato in netto vantaggio.
Avanzai verso di lei e prima che potesse sfuggirmi la afferrai per le spalle facendole appoggiare la schiena al muro, senza smettere di guardarla negli occhi. Non sembrava spaventata, ed era l'ultima cosa che volevo fare. Avevo solo bisogno di una risposta, e non sapevo neanche io il perché.Cercai nei suoi occhi la risposta che non voleva darmi, ma continuavo a leggere solo rabbia e dolore.
《Smettila di guardarmi così, come se sapessi leggermi dentro. Tu non sai niente di me. Niente!》
Mi urlò, portandosi a pochi centimetri dal mio viso.
《Allora vattene, torna di la ed esci dalla mia fottuta testa!》
Urlai ancora, come se urlando potessi fare uscire da me quella parte di lei che mi era entrata sotto la pelle. Si appoggiò al muro, come se fosse sfinita; chiuse gli occhi mentre due lacrime le rigavano il viso.
《Credi che...》
Questa volta non volevo sentire altro. Portai una mano a lato della sua testa e l'altra sul suo collo, facendole spalancare gli occhi. Il suo respiro era irregolare, era quasi...spaventata.
E prima che potesse capire cosa stavo per fare, poggiai le mie labbra sulle sue.
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BEAUTIFUL IDIOT
RomanceAllyson Miller è una ragazza solitaria, i suoi genitori sono morti in un incidente stradale quando lei era ancora una bambina, da quel giorno visse in una casa famiglia dove non venne accolta nei migliore dei modi. All'etá di 18 anni potè finalmente...