《Allora perché non mi vuoi?》chiese facendosi seria. Presi aria affiancandola, sdraiandomi accanto a lei e cingendole la vita con un braccio.

《Ti voglio principessa, non sai quanto...ma non adesso, non così.》dissi accarezzandole il volto.

Annuì semplicemente prima di chiudere gli occhi e sprofondare nel sonno, sul mio petto.

Ecco, lo avevo ammesso, grande passo avanti direi, insomma, avevo ammesso di essermi innamorato di lei.
Si, peccato che lo avevo fatto mentre lei era ubriaca e il giorno seguente non se ne sarebbe neanche ricordata.

Sbuffai dando un pugno al muro prima di respirare un'ultima volta il suo profumo e addormentarmi al suo fianco.
L'unico pensiero che quella notte mi vagò in testa, fu quello di chiedermi se davvero avesse detto la veritá prima in macchina o era solo l'alcool ad aver parlato al posto suo.

Mi chiedevo se davvero fosse innamorata di me o se era solo il troppo alcool da lei non tollerato, a farle dire cose senza ragionare, cose infondate.

Sapevo solo però, che ero deciso ad affrontare la cosa presto o tardi, dovevo avere la certezza che quelle parole non erano colpa dell'alcool.

Mi chiedevo se quella sarebbe stata la volta buona per dirle di essermi innamorato di lei.

ALLYSON'S POV

Era mattina, i raggi del sole entravano dalla finestra e mi costrinsero a ridurre gli occhi in due fessure per non essere accecata. Non sapevo come ci ero finita nel mio letto, partendo dal fatto che della sera prima non ricordavo un emerito cazzo. Solo delle immagini sfocate di un ragazzo biondo mi raffiorarono la mente. Mi massaggiai le tempie per cercare di placare quel mal di testa atroce causato dall'enorme quantità di alcolici che ero riuscita a bere quella sera, eppure, mi ero ripromessa di non fare stupidate. Dietro di me, il corpo dormiente di Bryan giace sotto le lenzuola, il suo respiro caldo mi solletica la fronte e le sue braccia sono saldamente inchiodate attorno ai miei fianchi, forse inconsciamente.
Mi misi su un fianco e appoggiai la testa sul braccio per osservarlo meglio, anche quando dormiva sembrava un Dio greco sceso in terra.

Mi scappò un sorriso ripensando a quella notte, quando mi avvolgeva tra le sue braccia, quella notte in cui aveva ammesso che io gli piacevo, ma il bello è che lui non sapeva che mi ero follemente, pazzamente e innegabilmente innamorata di lui.

Sembrerá strano, perché in fondo lo conosco da poco più di due mesi, forse ancora non so cosa sia realmente l'amore, perché non l'ho mai provato sulla mia pelle. So solo che le sensazioni che provo quando sto con lui vanno ben oltre l'amicizia.

I miei pensieri furono interrotti dalla sua voce roca e dalle sue mani che lentamente accarezzavano il mio fianco.

《Te l'hanno mai detto che è maleducazione fissare la gente?》chiese lui con un sorriso sghembo e io distolsi lo sguardo arrossendo.

《E a te l'hanno mai detto che è vietato essere così sexy anche di mattina?》sorrise ancora di più stringendomi contro il suo petto.

《Anche tu non scherzi, piccola.》disse dolcemente nel mio orecchio e io rabbrividì.

《Nah, io più che essere sexy sembro un manico di scopa con questi capelli.》risi e lui si unì a me.

《Allora sei il più bel manico di scopa che abbia mai visto.》io sbuffai una risata e incrociai le braccia sotto il seno.

E ridemmo insieme, mentre mi chiesi se quella sarebbe stata la volta buona per dirgli di essermi innamorata di lui.

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