Quella mattina mi svegliai con un forte dolore alla testa, mi ero messa in una posizione alquanto strana durante la notte e non sapevo neanche come avevo fatto. Di fatto quella mattina mi ritrovai da sola in tenda, Bryan se n'era andato e dato che le coperte erano fredde dedussi che era andato via parecchie ore prima.
Non sapevo perché ma ci rimassi male. Insomma, due persone non si baciano e non dormono insieme se non provano qualcosa, giusto? O forse per lui ero solo un passatempo, d'altronde perché avrebbe preferito me al posto di Penelope che era mille volte meglio?

Scossi la testa e uscii dalla tenda, un forte odore di caffè mi fece sorridere, adoravo bere il caffè di prima mattina. La famiglia Scott era seduta in cerchio intorno al fuoco, i bambini giocavano tra di loro mentre Carmen e Mark parlavano, probabilmente stavano organizzando la giornata di oggi.
Penelope era comodamente seduta sulle gambe di Bryan che lo baciava, e in quel momento avrei voluto spararmi. Veramente ero stata così ingenua da credere che lui provasse anche un minimo interesse per me? Patetica.
Mi sedetti tra Seba e Carter che stavano mangiando dei marshmellow e sorseggiai il mio caffè.

《Oh, buongiorno Allyson, hai dormito bene?》chiese gentilmente Carmen.

《Buongiorno anche a te Carmen. Si, ho dormito bene, grazie》dissi e per un attimo intravidi il sorriso malizioso di Bryan.

《Ragazzi, servirebbe altra legna, chi va a prenderla?》chiese Mark e nessuno rispose. Penelope si guardava le unghie disinteressata, probabilmente pensava che raccogliere un po di rametti fosse un lavoro troppo faticoso per una come lei. Una snob, egocentrica ragazza che pensa solo ad avere, ma non da mai niente. L'unica cosa che sapeva fare era aprire le gambe ai ragazzi.

Sbuffai e mi alzai, almeno io non facevo parte delle ragazze scansafatiche, se c'era bisogno di aiuto io ero sempre pronta a dare una mano. E poi, sinceramente non mi andava proprio di assistere alla scena patetica di Bryan e Pene che si scambiavano bacetti amorosi.

《Vado io》dissi ed entrai nel bosco che di giorno aveva un aspetto meno spaventoso che di notte.

Raccolsi un paio di tronchi abbastanza pesanti e mi girai per tornare indietro ma per sbaglio inciampai in una radice e caddi con il sedere per terra. Cazzo, che male!

Massaggiai la parte dolorante e mi alzai pulendo i pantaloni, per fortuna che non c'era nessuno nei dintorni, avrei fatto una figura di merda.

《Hai fatto una bella caduta》disse Bryan ridendo alle mie spalle e io non potei fare a meno di chiedermi perché lui arrivasse sempre nei momenti più imbarazzanti.

《Oh, pensavo che non avresti mosso il tuo culo da quella panchina, e che saresti rimasto li a poltrire tutto il giorno》ignorai la sua affermazione di prima e sputai queste parole sarcastica. Lui strinse la mascella e assottigliò gli occhi. Se non fosse stato così tanto serio mi sarei fatta una risata.

《Touchè, Miller》sorrisi.

Presi la legna che era caduta e Bryan ne prese altra, lui tendeva i muscoli delle braccia come se i tronchi non pesassero nulla e io rimasi a fissarlo imbambolata, dovevo ammettere che anche in versione -falegname- era molto attraente.

《Non pensare che sia qui di mia spontanea volontá. Mi ha obbligato mia madre》disse serio e il sorriso che avevo prima sulle labbra fu rimpiazzato da una linea dura.
Stronzo, e io che pensavo fosse cambiato.

《Non l'ho pensato, sapevo che non eri venuto di tua volontá》risposi cercando di non sembrare offesa.

《Bene》disse.

《Bene》

《Ok》

《Ok》

《Smettila!》disse cercando di non ridere, ma fu un tentativo inutile dato che poco dopo scoppiò in una fragorosa risata. E io con lui.

《Smettila tu di copiarmi!》risi più forte.

《Okay okay, smettiamola entrambi》sentenziò e riprese fiato.

《Comunque...la cosa che è successa ieri...》cominciò a parlare dopo infiniti minuti di silenzio e il mio cuore prese a battere più velocemente.

《Si?》lo spronai a continuare.

《Dimenticalo》e il mio cuore smise di battere per un secondo. Era come aver appena ricevuto una coltellata nel petto, come se quello che pensavo stesse nascendo tra noi era solo una fottuta illusione. Come se, quello che avevo provato nel momento in cui le sue braccia muscolose avvolgevano il mio corpo, era stato solo un sogno.

Tornammo dagli altri in un silenzio fastidioso, probabilmente anche lui stava pensando. Io invece, quello che riuscivo a provare in quel momento era il vuoto. Perché ci ero rimasta così male quando ha detto di dimenticare quello che era successo la notte precedente? Perché invece di essere indifferente, provavo solo un senso di dispiacere?

E restai li, per il resto della giornata a pensare, mentre tutti gli altri si divertivano io non facevo altro che rimanere in disparte.

******

《Bene ragazzi, caricate tutti gli zaini sul pick up e salite in macchina!》disse Mark prima di caricare l'ultima valigia nell'auto e chiudendo il bagagliaio.

Avrei dovuto stare per più di due ore ancora con quei due?!

Sbuffai e salì in macchina. Bryan inserì la chiave nel cruscotto e dopo un rombo del motore, partimmo.

Che la fortuna sia dalla mia parte, almeno per queste due fottutissime ore.

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