《Allyson potresti passarmi la bottiglietta d'acqua, per favore?》chiese Penelope continuando a ritoccarsi il trucco, più che altro sembrava una maschera da quanto fondotinta aveva in faccia.

Gliela passai e lei ne bevve un sorso per poi appoggiarla ai suoi piedi. In mezz'ora di viaggio Bryan non aveva spiccato parola se non per dire a Pene di smetterla di mangiare in auto, perché si, dietro quel corpo alto, magro e slanciato si nascondeva una divoratrice di panini. Non sapevo come facesse a tenersi in forma, io se mangiavo anche solo un cioccolatino ingrassavo di un chilo.

《Uff, che noia. È da mezz'ora che nessuno parla.》sbuffò Penelope e io sorrisi, in fondo in fondo, ma molto in fondo era simpatica.

《Hai intenzione di lamentarti per un'altra ora e mezza oppure taci ora?》chiese Bryan duro, sembrava arrabbiato.

《Amore scusa, ho solo detto che odio questo silenzio.》si lamentò lei prima di appoggiare la sua mano sul ginocchio di Bryan con fare seducente. Bryan la tirò via bruscamente.

《Uno: non chiamarmi amore. Due: non toccarmi.》rispose lui stringendo maggiormente le mani attorno al volante.

《Ehi ehi ehi, cosa mi sono persa?》chiesi improvvisamente interessata alla conversazione, spingendomi di più verso di loro.

Penelope lo guardava a bocca aperta, dovevo ammettere anche io che aveva esagerato.

《E tu》disse lui rivolgendosi a me.

《Fatti i cazzi tuoi》ora non c'era solo Pene a bocca aperta. Lei non reagiva, sembrava paralizzata dalle sue parole.

《Si può sapere che cazzo ti prende?! Se hai dei problemi con qualcuno non devi prendertela con noi! Stronzo.》borbottai l'ultima parola in modo che lui non potesse sentirla.

《Stronzo a chi, scusa?!》Ops, forse aveva sentito perché alzò la voce di un'ottava.

《A te》dissi continuando a guardarlo incazzata.

《Prova a ripeterlo ancora una volta e giuro che tu in casa mia non ci entri neanche da morta》disse in tono minaccioso e io lo guardai scioccata.

《Non saresti capace di buttarmi fuori》incrociai le braccia al petto e guardai fuori dal finestrino.

《Eccome se sono capace. E poi, come hai detto tu, sono uno stronzo》
Rise maligno e in una frazione di secondo mi salì un istinto omicida.

《Ferma la macchina》dissi senza pensare alle mie parole, in quel momento volevo solo andarmene, se era quello che voleva lui.

《Cosa?》chiese.

《Ferma. Questa. Macchina》ripetei scandendo bene le parole.

Lui si fermò in un autogril a pochi chilometri e io scesi dall'auto sbattendo la portiera.

Mi incamminai velocemente verso l'entrata ma un'altra portiera sbattè dietro di me.

《Ehi, dove pensi di andare?》chiese Bryan prendendomi il polso e per poco non andai a sbattere contro il suo petto.

《Lontano da te》dissi a denti stretti e lui si irrigidì serrando la mascella.

《Bene, se è questo che vuoi, considerati pure licenziata. Buona fortuna Allyson》sputò acido prima di girarsi e camminare verso l'auto. Non potei fare a meno di pensare alla cazzata che avevo appena fatto.

《Oh, un'altra cosa》si rigirò verso di me. 《Se vuoi fare la prostituta in mezzo alla strada ti consiglio di andare sulla sedicesima. Li è molto più trafficata》mi fece l'occhiolino e in quel momento avrei voluto ucciderlo, mi aveva dato della troia.

《Stronzo!!》urlai prima di scoppiare a piangere.

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