《Ok ok, ho chiamato Chiara e ha detto che per lei andava bene. Quindi mi dispiace per te ma sei costretto ad accompagnarci al centro commerciale.》dissi per poi guardare la sua faccia imbronciata.

《Uffa, vuoi dire che oltre a fare il tassista dovrò pure sopportarvi?》chiese e io aggrottai le sopracciglia.

《Cosa intendi dire?》

《Quando Chiara addocchia un negozio che le piace, è sua abitudine provare tutti gli abiti che ci sono dentro. Vale a dire che ci impiegherá più di un'ora.》sbuffa e si sistema la camicia bianca.

《Tu non puoi capire quanto sia importante per una ragazza il suo look.》mi finsi scioccata, ma appena vidi la sua faccia buffa scoppiai a ridere.

Sentì due mani cingermi la vita e dei baci umidi sul collo che mi fecero venire i brividi.

《Mentre lei si prova i vestiti, noi due potremmo...》disse con voce seducente ma lo fermai subito. 《Santo cielo Bryan, pensi solo a quello?》

《Non è colpa mia se mi fai eccitare soltanto se ridi.》arrossì e abbassai lo sguardo, sentendo lui ridere.

《Sei bellissima quando arrossisci, anzi lo sei sempre, piccola.》lasciò un bacio sulla clavicola e sparì nella sua camera. In due mesi che stavo qui non avevo ancora capito perché non volesse fare entrare nessuno in camera sua.

Chiara sarebbe dovuta arrivare oggi pomeriggio, quindi ne approfittai per farmi una bella doccia calda.

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《È stato il miglior shopping della mia vita!》esclamò Chiara schiacciando il pulsante per il semaforo dei pedoni. 《Già, parla per te.》ribadì Bryan che cercò invano di non far cadere le borse che aveva in mano.

《Pensala così, almeno non dovrai più accompagnarci per un altro mese a fare shopping.》disse Chiara, prima di trascinarmi sulle strisce pedonali.

Successe tutto in un attimo. Il clacson di una macchina e il forte dolore alla testa, poi il buio più assoluto, seguito dalla voce di Bryan che urlava il mio nome.

BRYAN'S POV

Non potevo credere ai miei occhi, l'ambulanza che trasportava il corpo inerte di Al sulla barella e la faccia pietrificata di Chiara. 《Può salire su solo uno di voi.》disse il paramedico dopo aver messo una mascherina per l'ossigeno ad Al. 《Vai tu, io ti raggiungo in macchina.》per quanto ci tenessi alla mia macchina, la mia prioritá andava ad Al, anche se dovevo ammettere che l'idea di qualcun'altro che guidava la mia macchina non mi entusiasmava.

Salì sull'ambulanza e presi la mano pallida di Al nella mia, non mi ero neanche accorto di star piangendo fino a quando un paramedico mi toccò la spalla per confortarmi. 《Starà bene, ragazzo. Si vede che la ami tanto.》rimasi spiazzato dalle sue parole, pure un paramedico l'aveva capito. L'unica a non averlo capito era la diretta interessata. Annuì semplicemente.

《Tranquilla amore mio, non ti lascio.》sussurrai al suo orecchio prima di scendere insieme a lei dall'ambulanza e vedere i paramedici trascinarla in una sala dove non mi fu permesso entrare.

Andrà tutto bene. Mi ripetevo. Andrà tutto bene. Lei starà bene.

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