《Ma che diavolo...》Dissi ancora scioccata lanciando un'occhiataccia ai quattro ragazzini.

《BATTAGLIA DI CEREALI!!》Urlò il bambino con i capelli biondi.
Subito gli altri tre lanciarono un urlo di approvazione e insieme cominciarono a lanciarmi addosso ogni genere di cosa commestibile che trovavano in cucina.

《Ora basta! Che sta succedendo qui?!》Grazie al cielo qualcuno che fermi questi marmocchi. Bryan in risposta non aveva fatto altro che starsene seduto sul divano a sogghignare e a ridere ogni volta che mi lanciavano qualcosa addosso.

《Uff mamma, mi stavo divertendo!》Disse Bryan prima di essere colpito con il manico della scopa che sua madre gli aveva lanciato in testa.
Sogghignai e lui mi lanciò un'occhiataccia.

《Tu. Tu. Tu, e tu. SUBITO IN CAMERA VOSTRA!》Urlò la madre e subito i marmocchi salirono le scale velocemente senza aprir bocca.

《E tu, caro Bryan Matthew Scott, perché non hai fatto assolutamente niente per fermarli?!》

《Semplice...era divertente vedere Allyson inzuppata di cereali e latte. E poi, ti ho già detto un sacco di volte che odio quando dici il mio nome completo》Disse lui scocciato mentre con la mano rompeva il guscio di una noce senza alcuno sforzo.

《Io ti chiamo come mi pare e piace signorino. Sono tua madre! E comunque...mi dispiace Allyson per quello che ti hanno fatto i miei figli, di solito non sono così》cambiò argomento rivolgendosi a me.

《Già, hai ragione. Di solito sono peggio》si intromise Bryan e sua madre gli lanciò uno sguardo come per dire "chiudi quella bocca oppure ti tiro ancora il manico della scopa in testa" e lui si zittì.

《Oh, non fa niente, ci sono abituata》dissi. Certo, come no.

Bryan alzò un sopracciglio e mi guardò come per dire "veramente?"

《Beh, diciamo che anche io ho vissuto con molti bambini dispettosi》Dissi guardando entrambi.

《Ok, come prima cosa vai a farti una doccia e cambiati i vestiti che sei tutta bagnata. Poi potresti pulire le camere dei ragazzi》

《Oh, certo. Vado》dissi passando accanto ai due, ma prima di riuscire a raggiungere le scale zoppicando, Bryan mi bloccò il polso.

《Carino quel reggiseno in pizzo nero, ti dona sai?》sbiancai e spalancai gli occhi mentre con il braccio cercavo di nascondere il corpo e sentivo Bryan sorridere divertito.

《Non provocarmi Matthew》gli feci l'occhiolino e subito il suo sorrisetto scomparve sostituito da una smorfia.

Velocemente salì le scale, soddisfatta del mio comportamento, faticosamente dato che mi faceva ancora male la caviglia, e una volta sotto il getto dell'acqua calda nel bagno per i domestici sospirai.

******

《Ok, ok bambini! James torna subito qui!》ricapitolando, James, il figlio più piccolo -e anche quello più scalmanato- stava saltando sul suo letto tranquillamente dopo che avevo passato una buona mezz'ora a ripiegare per bene gli angoli del lenzuolo. Michel, il riccioluto, quello con gli occhiali, si era messo a cantare canzoni di Bob Marley al Karaoke da più di quaranta minuti scatenando ancora di più il mio mal di testa, che avevo già da quando gli altri due bambini: Carter e Seba, avevano cominciato a spargere il pongo con cui stavano giocando, su tutto il pavimento, che ora invece di essere bianco era diventato colorato.

《Ok. Bambini, sapete cosa vi dico?》

《Cosa?》chiese Seba guardandomi, seguito poi dagli altri tre.

《Se promettete di fare i bravi per qualche ora, io in cambio do ad ognuno di voi un ovetto Kinder...ci state?》chiesi pregando in tutti i modi di che dicessero di si.

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