L'INIZIO DEL SOGNO

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"Lei è Alex?"
"Si sono io" risposi al cellulare non sapendo però a chi
"Mi senta sono un rappresentante della WWE, i miei superiori mi hanno detto di chiamarla e avvisarla che è stata presa nel roster principale, domani deve recarsi presso l'arena Staples Center di Los Angeles"
"Va bene" dissi contenuta, nascondendo il mare di emozioni che provavo, non vedevo l'ora... Il mio sogno si era realizzato... dopo aver passato una vita a lottare finalmente sono stata ripagata.
"Ok a domani" esclamò il signore chiudendo la telefonata
Cavolo non riuscivo a crederci! Io Alex Frey ragazza di vent'anni nella WWE !!
Corsi in cucina e avvisai i miei genitori della notizia. Non erano molto contenti:mia mamma aveva paura di come me la sarei cavata, insomma sarebbe stato un tenore di vita totalmente diverso e mio padre preferiva che facessi un classico lavoro sedentario piuttosto che questo
"Sentite dovete accettare la mia decisione, sapete che lottare è tutto per me, quindi vado e voi non potete fare nulla per fermarmi la decisione è presa" dissi molto sicura di me. Gli volevo bene ma c'erano dei loro atteggiamenti che proprio non sopportavo,sono sempre stata una ragazza chiusa ,difficile ,fredda e loro non hanno mai cercato di aiutarmi, di parlarmi ,quindi sono sempre stata molto distaccata con loro.
Corsi nuovamente in camera presi tre valige e le iniziai a riempire con tutto il necessario..la stanza ormai era spoglia: non c'era più niente che mi appartenesse e questo mi fece sentire una fitta al petto come se stessi cancellando parte della mia vita:il passato. Ma stavo per vivere il mio sogno e questa malinconia spari subito quando uscii di casa lasciando l'ultimo bacio sulla guancia ai miei genitori e mi precipitai fuori per prendere un taxi.
"All'aeroporto prego" dissi gentilmente al che il tassista mi fece un gesto con la mano e partimmo.
Un'ora e mezza dopo mi trovai in quel grande edificio in balia di tutti quei suoni e di tutta quella gente che partiva o tornava da qualche viaggio
"Ok si riparte da qui" sussurrai tra me e me mentre mi dirigevo al check-in. Pochi istanti dopo già mi trovai nell aereo diretto a Los Angeles con le cuffiette nelle orecchie,incredibile quanto passasse veloce il tempo.
Mi ritrovai in un altro aeroporto ,questo però era molto più grande e imponente,mi fermai qualche istante a contemplarlo quando fui richiamata dal suono del mio cellulare
"Signorina Alex"
"Si chi è che parla?" Chiesi gentilmente
"Sono nuovamente io, il rappresentante della WWE, sappiamo che è appena arrivata a Los Angeles quindi le abbiamo mandato un tassista che la condurrà fin qui, dovrebbe avere un cartello con su scritto il suo nome, credo di averle detto tutto arrivederci" concluse chiudendo la chiamata.
Quel signore mi ha sempre dato l'impressione della persona più fredda del mondo, lo intuivo dal suo modo di parlare ,dal suo tono di voce, non era una persona allegra.
Comunque mi incamminai verso l'uscita quando notai un ragazzo mulatto che sventolava un cartello con su scritto "Alex Frey" mi avvicinai a lui dicendogli che ero io colei che cercava ma non credendomi mi chiese la carta di identità. Sapevo che in WWE le
persone erano molto diffidenti e in realtà era giusto che lo fossero perché entrare in questa federazione è il sogno di tanta gente e molti di questi farebbero anche carte false per realizzarlo.
Assicuratosi che fossi veramente io la donna che aspettava prese le mie valige riponendole nel portabagagli e mi aprì lo sportello facendomi accomodare. Dopo circa un'ora e mezza arrivai presso quest'area maestosa. Rimasi incantata nel guardarla fin quando il tassista non mi porse le valige ed io lo salutai amabilmente. Camminai fino a trovarmi difronte all'entrata e dietro quella porta sarebbe iniziato il mio sogno, il coronamento di tutti i miei sforzi. Entrai nel roster e rimasi sopraffatta dal numero di tecnici, fonici e addetti alla sicurezza, era veramente un edificio blindato. Chiesi informazioni ad alcuni uomini su dove fosse l'ufficio di Paul Levesque (Triple H) e dopo aver seguito le indicazioni ci arrivai.
Entrai cercando di non far danni con le miei grandi e ingombrati valige, ma appena l'uomo mi notò chiese ad uno degli addetti di portarle in hotel dandogli le chiavi della mia stanza.
"Benvenuta in WWE Alex" esclamò dandomi la mano
"Grazie mille non avrei mai pensato di poter arrivare qui" dissi timidamente al che egli rispose
"Hai la stoffa da vincente quindi siamo lieti di averti con noi"
Il rossore stava prendendo il sopravvengo sulle mie guance, nessuno mi faceva mai tanti complimenti
" ok Alex adesso ti faccio fare un giro del roster, io non posso perché sono impegnato ma trovo subito qualcuno"
In quel preciso istante Jonathan Good meglio conosciuto come Dean Ambrose entrò nella stanza.
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Ciao a tutti, spero che abbiate gradito il primo capitolo della mia storia. Dean Ambrose è un lottatore che adoro per questo ho deciso di renderlo protagonista del racconto insieme ad Alex.
Per questo personaggio ho usato elementi che caratterizzano la mia vita come la passione per la lotta e la sua grande aspirazione.
Spero che vi piaccia e se avete qualcosa da dirmi commentate pure.

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