PRIMO APPUNTAMENTO

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"Jon come mai ti sei ricordato di questa cosa?" Chiesi ancora tremendamente assonnata

"Perché ora che non ho più il collare posso fare tutto" ribatté
"Ok" gli confermai per poi chiudere la telefonata.

Mi preparai per andare in palestra e dopo aver fatto velocemente colazione andai da Rebecca che mi aspettava sul ring.

"Come va?" Domandò vedendomi particolarmente sorridente
"Bene" le risposi euforica...
"Come mai tutta questa simpatia oggi ?" Insinuò capendo all'istante che Jonathan centrasse qualcosa
" nulla di importante" dissi vaga e con sguardo sognante

"Dai dimmi...."mi esortò al che le confessai tutto:
"oggi io e Jonathan usciamo per la prima volta ufficialmente"

"Che belloooo" gridò ma subito la bloccai facendole segno di stare in silenzio.
Dopo aver lottato a lungo andai a pranzo per poi fare un'altra sessione di duro allenamento.

Iniziò raw e il mio mach era il secondo, contro Sasha Banks.
Entrai godendomi l'ovazione del pubblico e battendo il cinque a quelli in prima fila.
Mi sentivo particolarmente galvanizzata, salii sul ring e dopo che la campanella suonò corsi subito all'attacco.
Le rifilai una lunga serie di bracci tesi per poi colpirla con un drop-kick al volto, la lanciai contro le corte per poi eseguire un Double knee backbreaker.

Cadde per terra dolorante così le salii sopra chiudendola in un Arm trap crossface.
Riuscì a liberarsi toccando le corde così l'alzai per i capelli e dopo averla portata vicino al paletto eseguii la tornado DDT.

Questo mach era mio, così attesi che si alzasse per colpirla con il calcio leggendario e schienarla per l'uno..... due....tre vincente.

"This is awsome" gridarono i miei fan sbalorditi dalla performance di quella sera
"Grazieeee" gridai per poi andare via.

Una volta nel Backstage mi diressi immediatamente verso l'uscita del palazzetto per andare in camera a prepararmi.
Indossai un vestito: ebbene sì nonostante li odiassi era un'occasione particolare nella quale dovevo indossarlo obbligatoriamente.

Era di un colore a metà tra il grigio e il nero e aveva una solo manica lunga, inoltre arrivava fino a metà coscia, indossai anche delle calze color carne e degli stivaletti con il tacco.
Misi una collana e degli orecchini d'oro e dopo essermi truccata molto meticolosamente ed essermi fatta una pettinatura buttando tutti i capelli su di un lato e fermandoli con delle forcine, uscii prendendo il giubbino di pelle e la borsetta.

Trovai Jonathan ad aspettarmi più elegante che mai.

"Jonathan in versione elegante Waw, non ti avevo mai visto così " affermai guardandolo attentamente
"Siamo pari perché io non ti avevo mai visto con la gonna" rispose a bocca aperta

"Dove mi porti?" Gli domandai mentre sorrisi vedendogli porgere il braccio come un gentiluomo
"È una sorpresa" rispose con aria misteriosa accompagnandomi all'auto.

Arrivammo in un locale sul mare davvero stupendo: era molto raffinato e per di più si era fatto riservale il tavolo sulla terrazza

"È bellissimo " affermai guardandolo
"Io o il locare?"
Chiese scherzosamente per poi farmi accomodare.
"Che scemo che sei"sussurrai scuotendo la testa.

La cena fu molto gradevole parlammo di molte cose ed eravamo in totale sintonia.

"Adesso vieni con me!" Disse dopo aver terminato il dolce e portandomi sulla spiaggia
"Jon che ci facciamo qui ?" Chiesi ridendo per ciò che stavamo facendo
"Ora vedi" continuò sorridendo.

Arrivammo vicino ad un falò enorme che emanava un calore inimmaginabile
" stai superando te stesso" mi complimentai notando l'atmosfera decisamente romantica del luogo
"Per te questo ed altro" rispose facendomi arrossire

Ci sedemmo su di un tronco e dopo avermi poggiato la sua giacca sulle spalle iniziò a parlarmi:
" Alex senti lo so che il nostro rapporto è complicato e che ci sono dei momenti di odio e amore tra noi ma sappi che sei importante per me ....sul serio"
"Anche tu lo sei Jon, senti so a cosa vuoi arrivare e a questo punto mi sento pronta a spiegarti perché faccio così difficoltà a legarmi a qualcuno" riposi guardandolo
"Non devi per forza..."
Non gli lasciai finire la frase che iniziai a raccontare.
"Ti ricordi no che ti raccontai di Andreas ?
Ok, quel ragazzo è stato importantissimo per me e sarebbe stupido negare la sua rilevanza nella mia vita,ma.....quando finì tra noi passai un periodo terrificante.
Dopo un anno di fidanzamento durante il quale probabilmente avevamo bruciato le tappe, mi ritrovai ad affrontare tutti i problemi che risolvevo con lui da sola e faceva male...mi sentivo..... instabile.
Come ti ho detto partì senza dirmi nulla ma volevo sapere per cosa mi aveva lasciata e alla fine scoprii che era andato in Brasile con una ragazza che incontrammo quell'estate....
Puoi immaginare come mi sentii ed è questo il motivo per il quale ho problemi a iniziare una storia, perché questo può accedermi di nuovo" continuai voltando il viso verso il fuoco e cercando di nascondere gli occhi lucidi.

"Mi dispiace" disse Jon abbracciandomi
"Non fa nulla" risposi sorridendogli.
Si girò verso di me e vedendomi turbata mi abbracciò facendomi sentire più al sicuro.

"Ok ora pensiamo a cose belle...tra poco è il primo febbraio il tuo compleanno, vuoi festeggiare?" Mi domandò
"Non credo proprio" controbattei ridendo ironicamente
"Perché no ?"
Chiese aggrottando le sopracciglia
"Non è nel mio stile" dissi
"Ohhhhh invece quest'anno lo fai" ribatté facendomi sorridere per la sua determinazione.

Annuii e dopo essere stati un po' di tempo li tornammo in hotel.

Mi accompagnò fin fuori la porta della mia camera per poi prendere parola.

"Allora ti è piaciuto il nostro primo appuntamento?"
"Sì molto" gli confessai facendolo sorridere
"Sai come finiscono gli appuntamenti?" Domandò con sguardo ironico e malizioso allo stesso tempo
"Con un bacio sulla guancia" risposi per poi darglielo

"Non proprio" mi corresse per poi prendere il mio viso tra le sue mani e darmi un bacio sulle labbra.
Durò un bel po' di tempo ma fosse stato per me sarei potuta andare avanti per ore

"Diciamo che per il momento mi accontento" sussurrò quando ancora potevo avvertire il suo respiro sul mio volto, poi però, si allontanò andando in camera sua senza proferire più parola.

"Ahhhhh Jonathan" dissi tra me e me per poi entrare in camera e buttarmi sul letto fissando il soffitto

Never Say NeverDove le storie prendono vita. Scoprilo ora