BATTUTO SUL TEMPO

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"Allora posso andare?"mi chiese Jonathan al termine del terzo film.
"si tranquillo vai" risposi mentendo spudoratamente, in quel momento anche la mia stessa ombra mi avrebbe terrorizzata
"Okkk"disse facendo finta di credermi andando in camera da letto per prendere le sue scarpe lasciandomi sola in sala.

Mi guardavo intorno sperando di non trovare nulla di anomalo e così fu fin quando non sentii un rumore forte e secco provenire da qualcosa.

Corsi da Jonathan saltandogli addosso totalmente in pre dal panico e gridando
"Jon c'è qualcuno!"
"Alex,ero io.... Mi è caduta una scarpa" chiarì guardandomi stranito

"Ah...si lo sapevo,l'ho fatto apposta..." Risposi cercando di fare l'indifferente
"Ho capito...ti faccio compagnia"esclamò togliendosi il giubbino che si era infilato poco prima.

Non volevo farlo vedere ma ne ero davvero sollevata, avevo troppa paura di passare la serata da sola.

Cenammo con un panino fatto al volo per poi prepararci per andare a letto.
Indossai il mio pigiamino e quando uscii dal bagno vidi Jonathan scoppiare in una fragorosa risata guardandomi.
"Cosa vuoi? Sto comanda"risposi facendogli la linguaccia
"Non voglio nulla,comunque sei tenera così" disse togliendosi la maglia e il pantalone.

Era veramente necessario dormire in mutante?
L'imbarazzo mi pervase e non sapevo cosa fare.

"Alex vieni?" Chiese Jonathan richiamandomi dai mei mille pensieri sul suo corpo,annuii e mi infilai sotto lo coperte

"La mano come va?" Domandò tendendola tra le sue per poi baciarla
"Bene dai"riposi arrossendo per il suo gesto
"Allora buonanotte" mi augurò sorridendo
"Notte" dissi a mia volta girandomi dall'altro lato.

Cercai di dormire ma proprio non ci riuscivo,mi contorcevo nel letto alla ricerca di una posizione comoda per prendere sonno.

"Perché sei agitata?" Mi chiese Jon.
Non pensavo che fosse ancora sveglio così mi voltai verso di lui e risposi

"Ma che ne so!" Infastidita da me stessa
"Vieni qui" mi esortò facendo poggiare la mia testa sul suo petto bollente.

Nonostante la situazione non fosse proprio conveniente mi sentii protetta e in pochi istanti mi addormentai tranquillamente

Dean pov
Aprii gli occhi e notai la testa di Alex sul mio petto e il suo braccio e la sua gamba su di me. Le accarezzai ripetutamente i capelli...era di una serenità angelica mentre dormiva e rimasi incantato a guardarla per un po' di tempo.

"Hey,sono le 8:30" le sussurrai dato che era ora di alzarsi
"Un altro poooooo' "borbottò nel dormiveglia stringendo la presa del suo braccio.
"No,in piedi su!" Dissi scuotendola

Aprì gli occhi e appena si accorse della posizione del suo corpo scattò in piedi per poi correre in bagno con dei vestiti che aveva poggiato la sera prima sulla sedia.
Sorrisi e aspettai che uscisse per tornare in camera mia e cambiarmi.

Appena ebbi finto andai nella sala della colazione e la vidi mentre girava il cucchiaino nel caffè immersa nei suoi pensieri.

"Ci sei?" Esclamai schioccando le dita davanti al suo volto facendola riprendere
"Sisi" rispose tornando in se
"Mangia veloce che dobbiamo allenarci, io vado a cambiarmi la fascia" continuò sorridendomi.

La raggiunsi poco dopo per poi andare insieme in palestra; ci allenammo per ben quattro ore la mattina e altrettante il pomeriggio.
Si vedeva che eravamo entrambi determinati a vincere il titolo.

Erano circa le sei quando mentre mi allenavo sentii Alex lanciare un'urlo.
Corsi subito da lei e la vidi seduta per terra con le lacrime agli occhi ma quando mi stavo avvicinando qualcuno mi precedette

Alex pov
"Cazzo" gridai per scaricare in qualche modo il dolore che provavo.
"Fai vedere" disse qualcuno che mi stava affianco prendimi la mano e srotolando la fascia.
Era Randy e notai un'espressione decisamente preoccupata quando vide le condizioni in cui vertevo

"Alex, ti sei rotta a sangue la mano, che ti eri fatta?" Mi chiese agitato
"Nulla di grave, un morso di medusa, devo mettere solo una crema e tenerla a riposo" gli spiegai mentre mi trascinò in bagno per mettere la mano sotto l'acqua fredda
"Sai qual è il significato di riposo?"chiese rimproverandomi per l'irresponsabilità
"Si lo so, ma a breve avrò un mach per il titolo e voglio essere al massimo" risposi cercando di giustificarmi
"Alex se continui a fare ste cazzate quell'incontro non lo vedi neanche lontanamente" disse premendo sulla ferita e facendomi fare una smorfia di dolore.

"Dobbiamo andare in infermeria" esclamò portandomi velocemente dove aveva detto.
Subito l'infermiera mi soccorse disinfettando la ferita e mettendo diverse creme per poi avvolgere la fascia.

"Per fortuna non è nulla di preoccupante, la ferita dovrebbe sanarsi in un paio di giorni e se metti questa crema anche il dolore passerà nell'arco di cinque giorni"spiegò porgendomela.

"Però devi stare due giorni senza toccare un sacco" continuò riprendendomi severamente
"Va bene" sussurrai abbattuta guardando Randy che ascoltava attentamente
"Buona giornata"augurammo entrambi allontanandoci da quella stanza e sedendoci su delle casse.

"Grazie" dissi a Randy sorridendogli
"Di nulla, però hai sentito cosa ha detto la signora, due giorni di totale riposo" ripeté
"Ma io mi annoio" borbottai infastidita da questo divieto
"Alex non mi interessa se ti piace o no tu lo fai e basta" mi impose rigidamente.
Annuii leggermente intimidita, non lo avevo mai visto cosi serio.

"Ho un idea" disse probabilmente rendendosi conto del mio disagio.
"Domani pomeriggio ti insegno il calcio leggendario" chiarì facendomi strabuzzare gli occhi totalmente incredula alle sue parole
"Sul serio?"chiesi pensando di aver sentito male ma confermò ciò che avevo appena sentito:
"Si mi farebbe molto piacere vedertelo fare"

"Oddio che belloooo" gridai abbracciandolo con foga.
Lo sentii ridere e dopo essermi staccata lo salutai con un "a domani" pieno di gioia.

Corsi via elettrizzata per poi scontrarmi con qualcuno

"Jon?" Chiesi guardando la persona contro la quale avevo sbattuto
"Si?"disse osservandomi leggermente infastidito
"Randy ti ha portato in infermeria?" Chiese sbuffando
"Sisi devo stare a riposo per due giorni" gli raccontai cercando di incontrare il suo sguardo
"Bene" disse passandomi accanto diretto verso non so dove

"Ehyy non ricominciare, ti ricordi cosa ti dissi l'altra volta quando ti arrabbiasti sempre per questo motivo?"
Gli richiami alla memoria le parole che gli dissi quando si ingelosì di Randy e lui annuì
"Si,ma non posso farci niente è  incontrollabile, comunque hai ragione" rispose guardandomi finalmente negli occhi
"Ecco, tra me e Randy non c'è niente ricordatelo"gli confermai facendolo sorridere.

"Domani mi insegna il calcio leggendario" gli dissi istintivamente, sentivo che dovevo dirglielo, volevo che ci fosse la massima onestà tra noi
"Mi fa piacere" rispose anche se credo che fosse sincero

"Ho voglia di fare qualcosa di diverso stasera" ragionai cambiando discorso e stemperando la tensione
"Bowling?" Propose
"Siiii"esultai come una bambina facendolo ridere.
"Tra mezz'ora fuori" disse tornando ognuno nella propria camera per prepararci e rincontrarci poco dopo.

Arrivati nella struttura prendemmo le scarpe che ci diedero le commesse e andammo nella corsia 7.

"Sai giocare?" Mi domandò facendo il primo tiro e buttando giù quasi tutti i birilli
"Abbastanza....anche tu non te la cavi male" risposi vedendo che aveva appena fatto spare.

Era il mio turno,così presi la palla da 12 chili e la lancia.
Incredibile avevo fatto strike; iniziai a saltare come una scema e notai che Jonathan ne era molto divertito.

"Prova a battermi!" Lo sfidai andandogli faccia a faccia.
Le nostre labbra erano vicinissime e mi chiesi più volte perché gli avevo fatto questo affronto

"Ok!"sussurrò allontanandosi, recuperando una palla per poi tirarla e fare anche lui strike.

Alla fine vinsi la partita e per tutto il ritorno continuai a rinfacciargli la sconfitta.

La notte passò veloce come anche la mattina dopo e fu subito ora del mio allenamento con Randy......

Never Say NeverDove le storie prendono vita. Scoprilo ora