Never Say Never

IL CHIARIMENTO

Dean pov.
Perché stavo facendo questa scenata di gelosia, Randy è sposato e Alex è una ragazza troppo seria per recitare la parte dell'amante, eppure c'era qualcosa in quell'abbraccio che mi fece infuriare, fu come un pugno nello stomaco.
"Jon spero che tu stia scherzando....cazzo lo spero davvero....Randy è sposato ha una figlia lo sai no? Chi pensi che io sia? Lui è stata la persona che mi ha spinto a intraprendere la carriera da lottatrice ma non c'è nulla di più. Mi sembra assurdo doverti dare anche delle spiegazioni...tu stai male fatti curare" mi gridò in faccia Alex e aveva pienamente ragione.
La vidi andare via e la paura di perderla diventò fortissima.
Non si poteva ancora definire amore ma con lei stavo bene e non volevo perderla.
Corsi più veloce che potevo per raggiungerla e quando le fui vicino le presi la mano e la obbligai a guardarmi.

"So che ho fatto una cazzata ok? So che non sei quel tipo di ragazza e anche se volessi stare con Randy avresti tutti i diritti del mondo e di sicuro non dovresti dar conto a me. Non cercare una motivazione per come ti ho trattata perché non c'è...mi sono comportato come uno stupido senza motivo ma ti prego non andartene"

Alex pov
Guardandolo negli occhi vidi che era sincero, che probabilmente era stato solo un piccolo sbalzo d'umore e che non pensava davvero ciò che diceva.

"Jon,sei uno stronzo lo sai? Però per questa volta lascio correre sperando che sia stato solo un momento di poca lucidità, ma tu fallo un'altra volta ed entri nella lista di persone che mi stanno sul cazzo" gli dissi seria per poi scoppiare a ridere pronunciando l'ultima parte.
Vedendolo ricambiare mi sentii sollevata e felici, come se fossi riuscita a preservare il nostro rapporto e a non perderlo perché nonostante il suo atteggiamento c'era qualcosa in lui alla quale non avrei mai voluto rinunciare

"Signorina Alex, dopo di lei" scherzò facendo un inchino e scoppiando in una grossa risata. Anche io fui molto divertita da ciò che aveva appena fatto ma quell'allegria si trasformò in imbarazzo quando circondò le mie spalle con il suo braccio.

"Certo che sei bassa eh!" Esclamò richiamandomi dai mille pensieri
"Sei tu troppo alto" risposi facendogli la linguaccia
"Non prendertela, sei perfetta anche così"

Quelle parole furono un lampo a ciel sereno. Un mare di emozioni si scatenò dentro di me e un timido sorriso apparve sulle mie labbra.

"Jon sto morendo di fame" mi lamentai mentre lui era fermo a legarsi le scarpe
"Un'attimo" gridò per poi raggiungermi e condurmi fin dentro al pub.
Ci sedemmo in un posticino appartato per non dare molto nell'occhio ma nonostante ciò alcuni ragazzi ci riconobbero e ci chiesero delle foto.

"Cosa ordini?" Mi chiese Jon mentre ero intenta a leggere il menù
"Secondo te?" Gli domandai per vedere se sarebbe riuscito a capire i miei gusti
"Mmmmm...un panino?"
cercò la conferma nei miei occhi ma ero ancora presa dalla scelta.
"Uffa ma é tutto a base di carne, io che sono vegetariana posso prendermi solo l'insalata o la frittura di pesce" esclamai annoiata vedendo Jon stupido dall'apprendere le mie preferenze alimentari.
Arrivò il cameriere che prese l'ordinazione per arrivare poco dopo con i piatti richiesti.
Alla fine avevo optato per il pesce mentre Jonathan aveva preso una bistecca al sangue,entrambi accompagnammo la pietanza con una birra alla spina.

Tornammo in hotel che era circa l'una e mezza di notte e Jon mi accompagnò in camere.

"Sai è stata una bella serata" mi disse ridendo ed io annuii concordando pienamente.
"Comunque hai notato che alloggi nella camera 206?" Mi chiese ma non campendo a cosa si riferisse aggrottai le sopracciglia
La delucidazione arrivò quando chiarì "la mia è la 205". Trovammo la situazione molto comica perché eravamo anche vicini di camerino.

"Allora ciao"dissi leggermente imbarazzata dal momento ma pochi istanti dopo Jon mi lasciò un umido bacio sulla guancia.
"Ciao" mi sussurrò all'orecchio prima di andare nella sua stanza.
Feci lo stesso e appena entrata mi buttai sul letto contemplando il soffitto... Jonathan con quel bacio aveva sconvolto i miei equilibri interni, avevo tutto lo stomaco in subbuglio e ripassando la mano sulla guancia apparve un piccolo sorriso sulle mie labbra e iniziai a muovermi in maniera agitata stringendomi il cuscino in faccia come fanno le adolescenti innamorate.
"Alex datti un contegno" mi comandai cercando di fare la faccia seria ma proprio non ci riuscii e mi addormentai con la gioia stampata sul volto...