DAMMI TEMPO.

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Dean pov
Erano circa le 7:30 quando mi svegliai e la sensazione che provai quando capii di avere Alex ancora al mio fianco fu qualcosa di inesprimibile, il suo braccio avvolgeva il mio petto nudo e il suo volto era totalmente perso in una massa informe di capelli.

Non riuscivo a credere a ciò che era successo la sera prima, era stato così estremamente naturale che quasi pensai di averlo sognato.
Mi avvicinai baciandole delicatamente la fronte facendola svegliare

"Buongiorno" le augurai dolcemente
"Giorno" rispose stringendo la mano fasciata verificando se il dolore si stava iniziando a placare
"Come va?" Le chiesi vedendo che continuava a fare smorfie di dolore
"Diciamo....però rispetto a due giorni fa sto da Dio" disse cercando di tranquillizzarmi.

Mi alzai dal letto ormai stanco di non far nulla, indossai l'intimo e poi misi un pantaloncino ma ci fu qualcosa che catturò la mia attenzione

"Che fai?" Domandai ad Alex ridendo e vedendo che si voleva alzare ma si vergognava visto che non indossava nulla.
Sentendo questa domanda notai subito il rossore prendere il sopravvento sulle sue guance rosee.

"Che vuoi tu ?" Rispose scontrosa tirandosi via il lenzuolo,prendendo il pantalone del giorno prima e una mia maglia dal cassetto per poi correre in bagno.

Quella ragazza mi intrigava sempre di più. Andai in sala e passando per il bagno notai che la porta era socchiusa così decisi di entrare e la trovai mentre si asciugava i capelli
"Peccato avrei preferito trovarti nella doccia!" Esclamai malizioso.
"Peccato" rispose ridendo e voltandosi verso di me
"Nah,posso rimediare" controbattei prendendola per i fianchi e indietreggiando fin quando le mie mani non toccarono il bordo del lavandino per poi baciarla.

Non se lo aspettava, lo notai dalla sua espressione ma si lasciò andare e ne fui felice

"Cosa siamo ora?" Le domandai cercando disperatamente una risposta a quel quesito che mi tormentava
" qualcosa di bello" rispose non specificando ciò che volevo sapere
"Cioè?"
Insistetti, avevo bisogno di capire
"Non lo so ma non mettermi pressione!" Esclamò irritata probabilmente sentendosi assillata e sotto pressione.
"Di che hai paura?" Chiesi guardandola negli occhi perché sapevo che c'era qualcosa che non andava
"Del futuro....quindi dammi tempo" rispose e potevo capirla: mi aveva raccontato del suo passato e comprendevo che avesse il timore che potesse ripetersi ciò che aveva già vissuto

"Ok....ah dobbiamo andare nell'ospedale per bambini qui vicino per Give a dream tra un'ora"
"Che bello mi fa molto piacere" disse sorridendo per poi girarsi verso lo specchio e continuare ad asciugarsi i capelli.

L'osservai per un po' poi andai a vestirmi.

Alle 10 precise eravamo all'entrata dell'ospedale con Randy e Joseph e tutti indossavamo le nostre maglie personalizzate.
Entrammo e vedere quei bambini così euforici per la nostra presenza mi riempì il cuore di gioia.

Alex pov
I bimbi erano davvero fantastici, si vedeva che soffrivano ma bastava poco per farli sorridere e in quel momento avrei fatto di tutto pur di vederglielo fare.

"Alex sei bravissima" sentii dire a qualcuno, così abbassai lo sguardo e notai una bimba bionda con gli occhi azzurro ghiaccio ma pallida come la neve.
"Grazie mille piccola, come ti chiami ?"le chiesi sorridendo
"Emily" rispose contraccambiando e abbracciandomi forte.

"Mi puoi fare un'autografo qui?" domandò prendendo un foglio di carta.
Guardai le sue mani, erano così piccole e tremolanti.
"Aspetta un'attimo" le dissi chiamando Jonathan e dicendogli che in macchina avevo lasciato un borsone con dentro una copia della mia maglia.

Me la portò poco dopo così presi l'uniposca dorato che la bimba mi aveva porto e le scrissi una dedica "alla bellissima Emily"

"Grazie mille,mi aiuti a metterla?" domandò e così feci, le andava un pò lunga ma non le importava

"Comunque non sono bellissima, il male che ho mi fa essere brutta" disse facendomi sentire una sensazione di vuoto, era come se una voragine si fosse aperta nel mio cuore

"Ma che dici tu non sei brutta, sei perfetta anzi sai che ti dico sei una principessa e te lo dimostrerò....Jonathan come è questa bimba ?" Chiesi cercando di tirarle su il morale
"Perfetta come una principessa!" Rispose Jon sorridendole facendola saltare dalla gioia

"Grazie ma io non voglio essere una principessa, voglio essere Alex" esclamò facendomi commuovere, il pensiero che una bambina sognasse di diventare come me non mi aveva mai sfiorato e quando Emily disse queste parole ne rimasi molto colpita.

"Allora lo diventerai" le dissi prendendola per una mano e correndo insieme nella sua stanza per farle indossare un jeans come di solito faccio io, poi presi dalla mia borsa la matita nera mettendogliela sugli occhi e passandole un po' di fondotinta sulle guance.
Le sciolsi la coda lasciando cadere i suoi lunghi capelli biondi sulle spalle per poi portarla davanti allo specchio.

"Oddio ma sono uguale a te!!!" Urlò piangendo dalla contentezza e abbracciandomi forte.
"Già" le confermai ricambiando

Sentimmo aprire la porta e vedemmo che Jonathan era appena entrato con Randy.
"Waw! ma chi è la vera Alex?" Chiese Randy facendo ridere Emily.

Vedevo che Jonathan mi guardava con insistenza ma non diceva nulla, così lo presi per il braccio e lo portai in un angolo della stanza

"Che c'è che non va ?" Gli chiesi irritata
"Nulla, posso guardarti senza pensare a qualcosa ?" Rispose con il mio stesso tono
"Mi stai infastidendo" dissi cercando di andarmene ma mi trattenne prendendomi la mano.
"Vedere quanto amore dai ad una bambina che neanche conosci mi fa ragionare su come potrebbe essere una nostra relazione" rivelò guardandomi negli occhi.

Fui colpita da ciò che aveva detto ma mi trovai spiazzata.
"Jon non è il momento per parlarne e poi te l'ho detto questa mattina.... ho bisogno dei miei tempi" chiarii tornando da Emily e Randy.

"Che succede?" Mi chiese quest'ultimo cercando di capire quello che era accaduto.
"Niente di importante per ora, non ti preoccupare, comunque tu mi hai promesso un altro allenamento quindi preparati eh" risposi sviando subito il discorso.
"Ma certo" disse sorridendo

"Io non so combattere" intervenne Emily con aria malinconia e tornò di nuovo il senso di vuoto nel mio petto.
"Randy prendi un cuscino?" Domandai senza spiegare nulla ma lui annuì e poco dopo tornò con ciò che avevo chiesto

"Ok, il pugno si fa così...." Spiegai mentre feci compiere alla bimba il movimento
"E il calcio così ...." Continuai mostrandole anche questo.

Dopo fece da sola e le piacque un sacco, fui davvero entusiasta di aver reso così contenta una bambina che soffriva, anche se solo per un giorno.

"Ora devi andare....Alex mi hai resa davvero felice grazie" disse emozionata provocando in me la stessa sensazione.
"Grazie a te Emily" risposi con un filo di voce.

Ce ne andammo e appena mi sedetti in macchina Jon mi ricordò qualcosa che avevo totalmente dimenticato:
"Domani dopo raw andiamo al concerto"

"Me ne ero totalmente dimenticata, oddio e cosa metto ????"
Iniziai a pormi mille domande dato che adoravo Ed Sheeran e non vedevo l'ora di vederlo

"Calma!" Gridò Jonathan fermando la mia scarica di quesiti.
Lo guardai seria per poi scoppiare a ridere contagiando anche lui.

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Non so come ringraziarvi, Never say Never è arrivata a più di mille visualizzazioni in meno di tre settimane.....grazie di cuore, ne sono davvero felice 😘😍❤️

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