NON MI CONOSCI

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"Vedo che ti consoli presto" disse sdegnato guardandoci da dietro.

"Jon..." Non ebbi il tempo di finire la frase che andò via
"Vai a parlargli" mi consigliò Randy accarezzandomi la spalla.
"Grazie" risposi per poi correre da Jon

Andai in camera sua e dopo aver bussato ripetutamente alla porta mi aprì stando in silenzio.
"Posso parlarti ?" Domandai cercando il suo sguardo
"Devi raccontarmi come ti tratta bene Randy ?" Chiese con voce così cupa che mi ferì profondamente
"Secondo te sono davvero così? secondo te sono quel tipo di ragazza che si vendica di un ragazzo andando con un altro?"risposi vedendolo chinare il capo
"E poi Randy è un amico fantastico ma nulla di più e poi lui è...." Non mi fece finire il pensiero che mi interruppe con irruenza
"È divorziato Alex, è divorziato ed io lo so"
"E quindi ? Cioè secondo te me ne sono approfittata ?" Chiesi cercando di capire se davvero pensasse questo di me
"Non lo so" affermò girandosi di spalle

"Io me ne vado" affermai sdegnata dirigendomi verso la porta
"Brava scappa da me, come d'altronde fai sempre " sussurrò anche se compresi benissimo

"Certo che hai coraggio a dire questo, io non scappo da nessuno e per di più ti ho sempre assecondato in tutto" risposi piena di un odio quasi incontenibile
"Alex tu scappi continuamente da me e dai tuoi stessi sentimenti" affermò avvicinandosi a me
"Non ti permettere di rivolgermi contro questa cosa, non ne sai le motivazioni...guarda lascia perdere chiama Renee che di sicuro sarà di compagnia" risposi acuendo lo sguardo

"Hai ragione non lo so ma ho sperato che tu mi spiegassi, che ti aprissi invece nulla....ti sei sempre limitata ad un poi vedremo" disse con un velo di malinconia sugli occhi
"E poi sai che non voglio Renee Alex, smettila di dirlo" continuò guardandomi negli occhi

"Jon ti vorrei credere ma mi hai appena dimostrato di non conoscermi affatto" ribattei andandomene via.

Arrivata in camera mi buttai sul letto guardando il soffitto.
"Brava hai distrutto un rapporto meraviglioso" pensai tra me e me addormentandomi e lasciando scivolare sulle mie guance lacrime amare.

La mattina dopo mi alzai e dopo aver indossato un pantaloncino da ginnastica, una maglietta a mezze maniche e delle scarpe da ginnastica mi diressi a fare colazione
"Buongiorno " mi sentii dire e mi girai con la speranza che fosse Jon
"Giorno" risposi quando vidi che era Joseph
"Sì ma non saltarmi addosso dalla contentezza" disse ironico strappandomi un sorriso
"Scusami ma sto un po' soprappensiero" gli spiegai
"I tuoi pensieri hanno nome e cognome Alex" affermò capendo la causa del mio dispiacere.

Non dissi niente perché riguardo quest'argomento ogni parola mi sembrava di troppo
"Tranquilla" mi confortò dandomi una pacca sulla spalla.
Gli sorrisi e andammo insieme ad occupare un tavolo

"Come va con gli allenamenti?" Gli chiesi mentre giravo il caffè
"Bene bene te ?" Rispose per poi reclinare la domanda
"Tutto apposto" replicai sorridendo

"Hai fatto tardi" affermò all'improvviso rivolgendosi ad una terza persona alle mie spalle.
Mi girai per guardare chi fosse e ne ebbi la conferma:era Jonathan

"Buongiorno" sussurrai intimidita dalla sua presenza
"Giorno" ci augurò per poi andare a prendere qualcosa da mangiare.
Tornò a sedersi accanto a noi e per la maggior parte del tempo non ci scambiammo una parola.

"Io vado" avvisai per poi alzarmi e avviarmi verso la palestra. Joe mi augurò un buon allenamento ma Jon non fiatò.
Sospirai e me ne andai, salii sul ring e mi allenai per tre ore circa con Rebecca, eravamo diventate molto amiche dopo che mi ha difesa da Charlotte il primo giorno del mio infortunio.

Dopo pranzo avevamo l'aereo per Manhattan e mi sbrigai a chiudere le valige e andare verso un taxi.
Cercai di mettere i bagagli nel baule dell'auto ma non ci riuscii dato che il mio problema alle costole c'era ancora e si faceva sentire.

"Aspetta" disse Jonathan che vedendomi in difficoltà venne ad aiutarmi.
"No lascia stare" risposi cercando di togliergliele da mano
"Il mio problema è al collo il tuo alla zona addominale: credo che qui quella che non possa alzare pesi sia tu" affermò chiudendo il cofano dopo averci poggiato le valige
"Grazie" risposi per poi vederlo andare via 

Arrivai in aeroporto e dopo aver fatto il check-in salii sull'aereo cercando un posto libero.
Jon era già seduto e il posto affianco a lui era libero, mi passarono per la mente un milione di pensieri e il tempo di riordinarli che fui superata da Renee che si sedette di fianco a lui. Si girò verso di lei, e non so se gli avesse fatto piacere la sua presenza, fatto sta che non le disse niente ma mi guardò per qualche istante per poi voltare la faccia

"Alex" mi chiamò qualcuno nella postazione affianco.
"Ah Randy, posso sedermi?" Chiesi sorridente e lui annuì.
"Come va con Jon ?" Domandò a bassa voce dato che ci stava affianco
"Come ieri sera" risposi sospirando
"Vedrai che capirà" cercò di tranquillizzarmi ma non ci riuscì
"Sono io che devo capirlo non lui" affermai fredda per poi lanciare un'occhiata al diretto interessato che neanche a farlo apposta mi stava fissando.

Distolsi subito lo sguardo per poi sorridere a Randy e cambiare argomento.
Mi fece divertire un sacco durante il viaggio perché sapeva che non era un bel momento e per lui ogni occasione fu buona per farmi sorridere.
Jon ogni tanto ci osservava e potevo cogliere nei suoi occhi la gelosia e la rabbia che provava nei miei confronti pur non guardandolo.

Appena arrivammo ci informarono che dovevamo partecipare ad una conferenza della WWE e per mia grandissima fortuna l'intervistatrice sarebbe stata: Renee.

Ci recammo tutti presso la struttura che avrebbe accolto questa sorta di dibattito e dopo circa un'ora per prepararci iniziò.

Fece prima delle domande a John Cena e Ziggler per poi arrivare a me, Randy e Jonathan.

"Alex come vanno gli allenamenti?" Mi chiese Renee con un sorriso palesemente falso
"Vanno benissimo nonostante l'infortunio" risposi sicura di me
"Casa ti aspetti da Charlotte quando le darai l'occasione di riprendersi il titolo?" Continuò
"Cercherà di fregarmi come ha fatto l'altra volta, ma è inutile dire che farò attenzione e difenderò la mia cintura al meglio" controbattei

"Ok passiamo all'ambito personale, usciresti mai con un tuo fan?" Domandò spiazzandomi, non aveva alcun senso
"Si se ha i requisiti che voglio, è pur sempre una persona" risposi onestamente
"E con un tuo collega?"

Sapevamo tutti a chi alludeva e sapevo anche che la mia risposta sarebbe arrivata chiara a chiunque...e con chiunque intendo Jon, Così alzai il mento e con tono sicuro dissi:

"Si, come ho già detto l'importante è che sia conforme a ciò che voglio"

Ci fu un attimo di silenzio totale e mentre sul mio volto comparve un sorriso beffardo su quello di Renee si spense.

Fece diverse domande anche a Jon e a Randy ma nulla di pungente o particolarmente rilevante.
Quella sottospecie di intervista finì e non vedevo l'ora di andare in camera a farmi un bel bagno caldo.

"Alex dobbiamo parlare" disse Jon bloccandomi il braccio.

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