DECISIONI

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Erano le sei del mattino e mi ritrovavo su un aereo per Cincinnati con gli occhi ancora gonfi di sonno e la lucidità pari a zero.
Non ero in grado neanche di parlare e l'unica cosa che feci fu rannicchiarmi sul sedile e prendere il braccio di Jon per poi stringerlo a me e usarlo come cuscino.

"Sveglia" disse quest'ultimo muovendo il suo arto per farmi aprire gli occhi.
"Si ho capito calma" risposi ancora un po' stordita per poi recuperare le valige, andare in hotel e subito ad allenarmi.

Era quasi l'una quando mi fermai e mi recai in mensa per pranzare in compagnia di Jonathan e Joseph, ultimamente io e Randy avevamo un po' preso le distanze e nonostante la cosa non mi facesse piacere sapevo che se avessi provato a recuperare quel rapporto avrei rovinato quello con Jon.

"Dopo mi accompagni in un posto?" Chiesi a Jonathan mentre finivo la macedonia.
"Certo...dove andiamo?" Replicò curioso ma rimasi in silenzio per poi andare in camera ad indossare qualcosa di più adatto ad uscire rispetto alla mis da allenamento
Misi un jeans strappato  con una canotta bianca semplice e sopra una felpa enorme blu chiaro per poi terminare il tutto con delle sneakers bianche.
Aggiustai il trucco e uscii trovando Jon già pronto.

"Andiamo" lo esortai avvicinandomi alla sua macchina non badando alla sua espressione interrogativa.
"Se magari mi dici dove" rispose irritato da questo alone di mistero che avevo creato

"Mi accompagni a fare un tatuaggio" dissi con molta calma mentre la reazione di Jonathan fu totalmente opposta: si fermò e mi guardò ad occhi sbarrati.

"Che c'è ?"Domandai imitando la sua faccia stupefatta.

"Non mi avevi mai detto che volevi farti un tatuaggio....." Disse tornando a guardare la strada

"Che caldo!" Esordì quando arrivammo nel luogo desiderato togliendosi la maglia mentre apriva il cofano.
Inutile dire che mi lasciò senza parole, era stupendo.

Avevo deciso di andare da un tatuatore  che avevo visto in TV dato che ero un appassionata di Ink Master.

"Pronta ?" Mi chiese mentre intingeva l'ago nell'inchiostro nero
"Si" risposi convinta mentre Jonathan mi stringeva l'altra mano

Iniziò a disegnare la A sul mio polso e devo dire che all'inizio era una sensazione abbastanza fastidiosa ma poi mi ci abituai e divenne simile a tanti piccoli pizzichi.
"
"Sorridi" esordì all'improvviso Jon facendomi una foto e postandola su Facebook.
Pochi attimi dopo milioni di fan iniziarono a chiedere cosa mi stessi tatuando e il perché: fondamentalmente la A rappresentava la mia nonna materna che è sempre stato un punto cardine della mia vita ed una delle poche persone per le quali avessi mai provato un affetto sincero e viscerale.

Finimmo in circa un'ora e dopo aver pagato e fatto una foto con il tatuatore per fargli anche un po' di pubblicità uscii soddisfatta.
Il tatuaggio per il momento coperto dalla pellicola trasparente.

"Ti piace?" Chiesi a Jon attendendo con ansia la sua risposta
"Sì molto"rispose facendomi sorridere

Tornammo in arena per un'altra sessione di allenamento, poi andammo a cenare in mensa e per finire ci recammo in camera di Jon.

"Che facciamo ?" Chiese riflettendo su come avremmo potuto passare la serata.
"Non lo so però mi presti una tua maglia che sto scomoda cosi?" Domandai e per tutta risposta Jon mi lanciò ciò che gli avevo chiesto in faccia.
Mi andai a cambiare in bagno e quando uscii Jonathan mi osservò con sguardo malizioso

"Sei un maiale" esordii ridendo
"Scusa ma se ti presenti solo con una mia maglia che tra l'altro ti va grande e ti scopre la spalle non posso far altro che guardarti" controbatté, in realtà la situazione era meno ambigua di quanto si potesse immaginare visto che mi arrivava fino alle ginocchia quindi non si vedeva granché...

"Smettila che mi infastidisci" risposi girandogli la faccia
"Come hai osato" gridò scherzosamente Jon per poi lanciarmi sul letto iniziando a fare il solletico

"Smettila" urlai mentre morivo dal ridere ma non mi diede ascolto e continuò
"Tra poco viene il tuo compleanno" esordì sedendosi difronte a me dopo più di dieci minuti di massacro.
" già " risposi per poi incrociare le gambe e guardarlo
"Dobbiamo festeggiare!" affermò sorridendo
"Sì ma nulla di troppo impegnativo perché mi fa sentire a disagio" dissi
"Va bene"

Passammo la serata tra chiacchiere e risate fin quando entrambi non ci addormentammo.

Il rumore della suoneria del mio cellulare fece svegliare entrambi di sorpassato e con la voce ancora un po' assonnata risposi

"Alex noi siamo in aeroporto....tra circa un' ora arriviamo" disse Antonio
"Sì certo vi aspetto" risposi per poi attaccare e scuotere Jon che nel frattempo aveva sprofondato la testa nel cuscino.

"Muoviti che tra un'ora arrivano i ragazzi e faranno allenamento con noi" affermai continuando ad infastidirlo.

"Ti odio" rispose Jon mentre continuava a tirarsi su le coperte che io gli tiravo via
"So che non è così quindi alzati" gli ordinai
"No" protestò come un bambino di cinque anni.

Ero ormai stufa di discutere con lui per un argomento stupido come quello così scesi dal letto e andai dalla sua parte, mi guardò interrogativo quando mi avvicinai a lui.
Pochi millimetri separavano le nostre labbra e quando cercò di baciarmi mi alzai facendo alzare anche lui.

"Ma che stronza" disse Jon con un tono fintamente arrabbiato
"Eh....è la vita" risposi filosofa ma mentre stavo uscendo per andare a cambiarmi in camera mi sentii tirare per un braccio e appena mi girai sentii delle labbra premere contro le mie...

"Me lo dovevi" esordì Jon quando si staccò per poi lasciarmi andare.

Non dissi nulla e andai a farmi una doccia durante la quale riflettei sul mio rapporto con lui.
Dopo aver rifatto la fasciatura alle costole indossai un pantaloncino da ginnastica grigio con una striscia laterale bianca e una canotta dello stesso colore per poi mettere le scarpe da ginnastica.
Misi anche un felpone nero dato che avevo leggermente freddo per poi andare a bussare a Jon per fare colazione.
Appena finimmo andammo in arena e il tempo di mettere il piede fuori dall'auto che ci aveva accompagnati, una ventina di ragazzi mi saltarono addosso

"Aleeeee" gridarono per poi abbracciarmi calorosamente
"Ciao ragazzi" risposi ridendo
"Ciao Ale" disse Antonio salutando me e Jon.

"Ragazzi adesso io e Alex vi mostreremo un allenamento da Wrestler professionista"
Spiegò Jonathan conducendoli sul ring.
Lì  facemmo fare prima un po' di riscaldamento per poi insegnargli le mosse base.

"Antonio, Senti oggi pomeriggio facciamo una lezione come i vecchi tempi ?" Chiesi al mio ex maestro sentendo una grandissima mancanza dei suoi insegnamenti.
"Certo preparati a sudare" rispose facendomi ridere.

Era circa mezzogiorno quando li portammo a pranzare in un ristorante lì vicino, sembrava una gita scolastica.
"Jon potresti intrattenere i ragazzi mentre Antonio mi fa lezione?" Gli Domandai con occhi languidi
"Alex ma sei pazza? Io non ci so fare con i bambini" rispose scocciato
"Hanno quattordici e quindici anni basta che li porti  al cinema" mi lamentai facendogli la faccina triste
"Sappi che poi ti dovrai sdebitare" controbatté sbuffando
"Grazie grazie grazie" gridai stampandogli un'enorme bacio sulla guancia e andandomene con il mio ex maestro....

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Ciao a tutti! Scusate il ritardo ma ho dei problemi alla mano destra quindi sono molto lenta a scrivere i capitoli....
Vedo che la storia sta perdendo un po' di seguaci e ne sono dispiaciuta perché sta arrivando alla fine e il rapporto di Alex e Jonathan sta iniziando a prendere una piega diversa.
Comunque non voglio anticipare nulla quindi non spoilero nulla 😂🤐 portate solo un po' di pazienza dato che ci metterò di più a scrivere i capitoli.
Grazie a chi continua a sostenere questa storia, non smetterò mai di ringraziarvi ❤️

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