Ho preso un giorno di pausa dal mio inseguimento, giusto per far riposare un po' il ginocchio.
Appena tornata a casa ho spiegato alla mamma cos'è successo: Ho corso per prendere il pullman, sono caduta e mi sono tagliata.
Mi è sembrato meglio omettere il fatto che ci sono quasi finita sotto, e comunque non è servito a niente, dato che non si è fermato.Ma oggi è il grande giorno! Alis ha un laboratorio dopo scuola, prenderà il bus un'ora dopo il solito.
Aspetto seduta su una panchina del parco dietro la fermata, studiando una scusa da rifilare a mia mamma appena chiamerà, non vedendomi tornare.
"Uno sciopero. Non è passato il pullman, siamo andati verso la stazione per prendere il prossimo".
Perfetto.
Aspetto sotto i grossi alberi, incrociando lo sguardo dei passanti che si chiedono cosa ci faccia in giro da sola una ragazza -una bambina di si e no 12 anni, ai loro occhi- a quell'ora, quando dovrebbe essere a casa a giocare con il cane, o a guardare i cartoni animati. Appena vedo il bus arrivare raggiungo, zoppicando, altri due o tre ragazzi, che mi fanno gentilmente salire per prima.
"La sua fermata è la prossima..." mi ritrovo a pensare in modo compulsivo, col cuore che batte all'impazzata e in mente mille cose che potrebbe dirmi guardando i disegni. "Che schifo, odio i manga" "Io so farli meglio" "Mh, niente di speciale" "Tutto quì?".
In effetti non ho visioni molto positive, le ultime due volte che le ho parlato mi ha presa in giro...Arriviamo alla fermata, così mi siedo composta al mio posto e la aspetto salire insieme a un mucchio di altri ragazzi del suo liceo. Il mio respiro diventa sempre più affannoso ogni studente che sale.
E aspetto.
E aspetto.
Fin che il pullman non riparte."Non c'è..."
-Ciao! Come mai quì?
Baldu. Frequenta la stessa scuola di Alis, mi ha detto lui quando aveva lezione a quest'ora. Ho un groppo in gola e gli occhi lucidi, ma devo chiederglielo.-Dov'è?
-Che?
Mi risponde, non avendo capito la situazione.
-Alis, dov'è?
Ripeto, sempre più spazientita dal non sentirmi dire che salirà alla prossima, o che mi aspetta da qualche altra parte.
-Non l'ho vista con gli altri... Magari mancava il prof e sono usciti prima!
Non fa in tempo a concludere la frase che si ritrova le mie mani intorno alla gola.
La cartelletta si apre, i disegni volano nel corridoio del mezzo, ma sono tutti troppo occupati ad ignorare il mondo che li circonda per accorgersene.Spingo il mio amico sui sedili di fronte, premendo sempre più forte le dita contro il suo collo. Sento il cuore pulsare più velocemente, nel mio petto, e sui polpastrelli, stretti contro la sua trachea.
Poi lo lascio.-Ma che ti prende?!
Tossisce, tenendosi la gola con le mani, e attirando l'attenzione di un paio di persone sedute poco più avanti.
Non rispondo. Raccolgo con calma i fogli dal corridoio, li rimetto dov'erano e mi siedo in uno degli ultimi posti."Non c'è..." mi ripeto.
"Non c'è".
![](https://img.wattpad.com/cover/61166082-288-k811983.jpg)
STAI LEGGENDO
You are my Once upon a time.
Mystery / ThrillerDue ragazze. Una piccola, grande storia d'amore. Un tatuaggio. Un omicidio. Tutto nasce da un colpo di fulmine. Perché la vita è un baratto: Dai tutta te stessa, e avrai il più grande degli amori, o la più terribile delle sconfitte.