Sono qui per lei!

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Quattro dannati giorni in quest'ospedale, quattro schifosi giorni in cui i miei genitori a stento mi parlano e tutto per la mia fantastica idea di seguire ciò che fa Ignazio...per di più i miei hanno chiamato i genitori di Ignazio, che non si sono fatti attendere e hanno provato a mettere in riga il figlio che fa orecchie da mercante e sembra sempre di parlare al muro con lui, Caterina e Vito sono andati via appena ieri sera ormai rassegnati al fatto che Ignazio non si smuove da qui

I giornali parlano solo di noi, non del fatto che siamo andati a bere per fortuna ma del fatto che sono giorni che siamo in ospedale e nessuno o pochissimi azzardano al perchè, e il perchè ha solo un nome "Ilenia"

Sono quattro fottuti giorni che la vedo sempre con gli occhi chiusi, il respiro regolare, il volto pallidissimo e le labbra dischiuse, sono quattro infernali giorni in cui non la lasciamo un attimo, in cui non smettiamo un attimo di soffrire, di piangere forse nel buio della notte quando l'unica cosa che si sente sono i singhiozzi indistinti soffocati in gola. Io e Ignazio dormiamo sempre in ospedale ormai,lui talvolta al suo fianco e talvolta buttato su una sedia io sempre su una sedia con la testa sul materasso e la mia mano nella sua. I miei genitori in hotel come Piero e Serena, Carlo non dorme invece,vaga per l'ospedale e la camera, al massimo si appisola appoggiato con i gomiti a una finestra ma non dorme mai. Ieri è arrivata anche la madre di Ilenia, inutile dire l'aria tesa che si crea quando c'è anche lei, con Carlo la tensione e alle stelle e non manca qualche parola di troppo che accende gli animi, per non parlare dell'odio che quasi nutre verso Ignazio, senza una reale ragione...wow e pensare che è migliorata la situazione tra Ilenia e la mamma, veramente notevole il suo interesse verso la figlia e la nipote:viene in ospedale, sta un paio d'ore e poi scomparee credo sia anche meglio così l'aria è più salubre senza di lei

Ed ecco un nuovo giorno aprirsi con la sua alba,ogni alba porta con sè la speranza che qualcosa oggi potrebbe migliorare, che magari oggi ci degna di un sorriso ma puntualmente resto disilusso, mia madre neanche approva il fatto che dorma qui invece che in hotel ma non può nulla contro questa mia decisione,io devo stare con lei e nessun altro

Abbiamo molto insistito io e Piero per far mettere un lettino per la piccola Chiara in camera così almeno anche se per poco tempo può stare vicino alla mamma, Ignazio non ama l'idea e puntualmente fa finta che sua figlia non ci sia in quei momenti o peggio lascia la camera

Ignazio dorme, i suoi incubi ricorrenti non gli danno pace e rendono inquieto anche me, dorme tranquillo da appena mezzora con la testa appoggiata a una gamba di Ilenia e il ciuffo sugli occhi

Io di fronte a lui, sveglio da un pezzo,con la mano nella mano di Ilenia e la testa buttata all'indietro sulla sedia. Carlo è l'unica sera che lo abbiamo convinto ad andare in hotel anche se non amava l'idea ma era troppo distrutto per reggere un'altra notte insonne

La luce dell'alba illumina il suo bianchissimo volto,mi ricorda i giorni in cui dormivamo insieme o le uniche due volte in cui si abbandonava tra le mie braccia con un'espressione rilassata dopo aver fatto l'amore, è così dolce e non mi rassegnerò mai all'idea che possa restare così per molti altri giorni, mesi,anni. I medici dicono che è tutto nella norma, anche l'attività celebrale e il battito cardiaco ma non si sveglia, è avvenuto che ha avuto una improvvisa emorragia e dopo averla fermata sono stati costretti ad operarla e ora eccola qui apparentemente morta ma viva

Ignazio respira pesantemente e io ne approfitto per accarezzare la sua guancia, sfioro la sua pelle con i polpastrelli,la sua pelle è tiepida, calda al punto giusto, la sua pelle profuma di lei,un profumo che amo perchè non è artificiale, lei profuma della sua pelle ed è la cosa più dolce che io abbia mai sentito

Bacio la sua guancia,resto con il naso appoggiato alla sua guancia, alito sulla sua dolce carne e poi la guardo e non mi stancherò mai di guardarla, tutto scompare quando la guardo tanto che in questi giorni non ho neanche risposto a Elena che mi ha dato una buonanotte, sfioro le sue labbra carnose e rosate, naturalmente tendenti al rosso con il mio pollice, le sue labbra sono leggermente secche e infatti prendo il bicchiere con l'acuqua e con un fazzoletto di stoffa le inumidisco, inumidisco anche se non c'è bisogno la sua fronte e la guardo ancora, immobile, ferma da giorni così e poi guardo Ignazio, dorme , così mi avvicino al suo volto con il mio e appoggio le mie labbra alle sue, le sue labbra dischiuse accolgono le mie e io le strofino per un attimo sulle sue, giusto il tempo di poter imprimere per qualche secondo il suo sapore su di me. Le scosto i capelli e le sussurro nell'orecchio "ti voglio bene tesoro mio", so che sente, so che capisce, so che prima o poi si sveglierà, so che non smetterà mai di lottare e lo so perchè io ci spero e ci spero come non ho mai sperato

Un canto notturno--GGDove le storie prendono vita. Scoprilo ora