«Che ne dici di andare ad una festa con delle mie vecchie compagne di scuola?»
Quella sera, Sara, la mia ex compagna di banco del Liceo aveva organizzato una festa in casa sua e mi aveva invitato sapendo che ero tornata in paese. Ci sarei andata solo se Emma fosse venuta con me, di certo non l'avrei lasciata da sola con mia madre che l'avrebbe tormentata di domande.
«Dai non fare la noiosa! Prepara un vestito da mettere.»
«Vai tu, io sto a casa!»
«Non se ne parla!» le dissi rigorosa e non perchѐ volessi portarla alla festa a tutti i costi, non mi importava nulla di quella serata ma sapevo che le avrebbe fatto bene vedere gente nuova e divertirsi.
«Voglio andare via dall'Italia, voglio andare dove nessuno mi conosce, voglio essere una persona anonima, una di quelle persone che si incontrano per strada e nessuno le guarda, voglio poter correre su per una collina senza che nessuno mi scatti delle foto da dietro un cespuglio, voglio poter vivere la mia vita privata senza che venga sbattuta subito su un giornale, voglio un po' di tempo per me per capire chi sono davvero.»
Questa era più che una dichiarazione da lasciarmi senza parole. Emma sentiva che la sua vita le stava iniziando a stare stretta, aveva bisogno di staccare la spina un attimo senza però far in modo che si perdessero tracce di lei perchè altrimenti i fan si sarebbero scatenati e forse i giornalisti avrebbero aumentato ancora di più le pagine a lei dedicate nelle varie riviste. Riflessi a lungo su ciò che mi aveva detto e cercai una soluzione che potesse farla stare meglio ma per iniziare dovevamo andare a quella festa.
Prima di partire avevo preso un vestito elegante dal suo armadio. Era un abito da sera molto elegnte, lungo, con una trasparenza sopra il petto ma molto semplice e sobrio. Sapevo che non avrebbe indossato nulla di particolare e fu già difficile convincerla a mettere quello. Io invece avevo indossato un semplice pantalone nero stretto con una giacca dello stesso colore e una maglia bianca sotto. Ai piedi non potevano mancare le mie adorate Francesine.
Alla festa eravamo circa cinquanta invitati ma é bastato poco per perdere Emma di vista. Proprio mentre io parlavo con la festeggiata, lei era andata da qualche parte e non io non la vidi più.
Continuai a ballare per un po' aspettando che tornasse ma quando mi accorsi che era passato troppo tempo iniziai a cercarla. Dopo qualche minuto, la vidi in ginocchio davanti un gabinetto che vomitava tutto quello che aveva mangiato. Si era ubriacata un'altra volta e questo era un chiaro segno che dovevo sbrigarmi e dovevo accellerare il mio piano, dovevamo partire il prima possibile. La raccolsi da terra e mi fece una tenerezza incredibile, sembrava una bambina indifesa che aveva bisogno di amore. Quando si rese conto di ciòche aveva combinato iniziò a piangere e io la strinsi ancora più forte a me.«Ti prometto che ti aiuto piccola mia.»
«Portami via, ti prego.»
Prima di uscire dal bagno le bagnai il viso con dell'acqua fredda per rianimarla un po' e per pulirle il mascara sbavato sugli occhi. Quanto avrei voluto baciarla e dirle che io ero pronta a darle tutto l'amore di cui aveva bisogno...
Emma in macchina iniziò a delirare, e per un attimo pensai anche che se avesse vomitato lì dentro mio padre mi avrebbe ucciso dato che aveva già fatto tanta fatica nel prestarmi la sua macchina della quale era gelosissimo. Lei diceva cose senza senso o forse le sue parole erano soltanto la dura verità che facevo fatica ad accettare. Diceva di voler amare la persona di cui si era innamorata senza filtri, senza paura di essere scoperta ma non capivo cosa la portasse ad avere tutta questa paura visto che in fondo era già successo altre volte ma la cosa che mi fece avere qualche incertezza fu che non mi aveva detto di essersi innamorata un'altra volta. Di solito ero la prima a sapere queste cose e allora non capivo perchè me lo avesse tenuto nascosto.
Eravamo arrivate a casa ma lei continuava a piangere in silenzio, un po' per il mal di testa un po' per ciò che stava passando, barcollava e non riusciva a reggersi in piedi.
«Vieni qui che ti metto il pigiama.»
Nonostante avesse fatto resistenza io le levai il vestito e dopo averle slacciato il reggiseno le misi la maglia del pigiama. Mi sentivo a disagio e non perchè non l'avessi mai vista nuda dato che quando stava con me non si vergognava, anzi capitava spesso che si cambiasse in mia presenza ma perchè in quel momento lei non era cosciente. La feci sdraiare nel letto e le accarezzai dolcemente i capelli fin quando non si addormentò.Restai tutta la notte sveglia ad osservarla. Quella sera il mio desiderio si era sgretolato ancora di più. Emma si era innamorata di un'altra persona e ancora una volta per me non c'era uno spazio riservato nella parte del suo cuore dedicato all'amore. Nel mio c'era scritto invece solo il suo nome.
Scrissi un messaggio ad Eleonora, dovevamo rimandare il nostro incontro. Anche se Emma non era interessata a me, il mio amore per lei non cambiava soprattutto perchè lo avevo sempre saputo che fra di noi non ci sarebbe potuto mai essere nulla (ne ero fermamente convinta fino a qualche anno fa) e così organizzai un viaggio in una sola notte. Ad aiutarmi era stata Veronica o meglio lei mi aveva dato un'idea. Si sarebbe dovuta recare in America per un lavoro e sarebbe rimasta lì per dieci giorni.
«Venite con me, però staremo insieme solo in albergo e a qualche pranzo perchè avrò molto lavoro da fare.» mi aveva detto per telefono e io pensai che non c'era miglior posto per far stare Emma bene. In America non la conosceva quasi nessuno, sarebbe stata libera di vivere normalmente e di prendersi dei giorni di pausa in cui riflettere. Mancava solo il suo consenso e il giorno dopo saremmo partite.#angolomio
Buonasera dolcezze e buon sabato ma anche buon carnevale. Ho pensato che ad ogni capitolo metterò una foto. Avete visto quella di questo capitolo? È Emma con il vestito della festa. Andate a guardare anche le altre e fatemi sapere che ve ne pare.La storia vi sta piacendo? Scorre un po' lenta secondo voi? Io non vedo l'ora di far tornare Emma felice, penso che non manchi molto
Aspetto i vostri commenti e nel frattempo vi mando un bacione a tutti❤
Carol
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Argento Adesso
Romance#NoOmofobia #loveislove Mi piacerebbe che anche chi pensa che l'omosessualità sia qualcosa di sbagliato, leggesse la storia e capisse che in realtà se è amore vero, non importa se la coppia è formata da due persone di sesso diverso o di sesso uguale...