Capitolo 25

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«Emma io sono stanchissima e devo ancora sistemare la valigia, vado a casa!»
Da quando eravamo tornare dalla California non ero ancora rientrata in casa mia ed era arrivato il momento di farlo anche se mi dispiaceva lasciare Emma.
«Anche io ora vado a dormire, ci sentiamo domani.»
«Buonanotte piccolina.»
«Buonanotte amore, grazie per tutto.»
Non appena attraversai il pianerottolo a aprii la porta di casa mia, lasciandomi alle spalle il mio amore, mi sentii vuota, come se non riuscissi più a stare sola.
Cacciai via i brutti pensieri e dopo aver fatto il bucato, feci una doccia calda.
Mentre mi sciacquavo, accesi la radio e sorrisi quando mandarono in onda, Occhi Profondi. Mi sentivo meno sola con la voce di Emma di sottofondo.
Quando la canzone terminò, la radio si spense ma quella stessa voce che prima ascoltavo, continuò e riprese a cantare dal vivo. Mi girai e vidi Emma bella come il sole appoggiata allo stipite della porta.
«Se vuoi continuo a cantare.»
Strizzai i capelli e li avvolsi in una tovaglia blu, per poi indossare l'accappatoio dello stesso colore.
«Si cantami un'altra canzone, ma prima baciami.»
Ci abbracciammo per un po' e poi le dissi quanto mi era effettivamente mancata nonostante fossero passati solo pochi minuti.
«Mi mancavi tanto anche a me. Ecco perché sono qui. Dormiamo insieme?»
«Speravo che me lo chiedessi.»
«Andiamo.»
La presi per mano e insieme andammo nella mia camera.
«Stasera esisti solo tu per me e voglio averti mia. Credo di essere pronta a superare le mie paure.»
Le accarezzai il volto e le sfiorai il naso, facendola ridere.
«Stai tranquilla ok?»
Lei annuì e si lasciò andare fra le mie braccia.
Il mondo in un momento cambiò forma e si trasformò in qualcosa di magico, in qualcosa di mai provato prima. Fu una
notte piena di passione, di amore.
Emma inizialmente era tesa, aveva paura di sbagliare ma quella notte nulla fu sbagliato. Ci volevamo così tanto che tutto divenne naturale, come se fosse la centesima volta che lo facevamo.
Esistevamo solo noi, solo i nostri corpi e per la prima volta non mi sentivo in difetto. Lei mi fece sentire bella, bellissima, come se fossi una principessa e diceva di amarmi con quegli occhioni così sinceri che io per una notte mi ci sono sentita davvero una principessa. Era mia e io ero sua e tutto il resto rimase al di fuori del nostro letto, del nostro nido d'amore.
«Sei la cosa più bella che mi potesse capitare nella vita.» mi disse non appena i nostri respiri si calmarono e io queste parole non le dimenticherò mai.
«Ti amo, ti amo, ti amo e vorrei gridarlo al mondo intero.»
Non mi resi neanche conto delle parole che uscirono dalla mia bocca ma questo fece strabuzzare gli occhi di Emma.
Avevo detto forse delle parole che non erano coerenti con i discorsi che avevo sempre fatto.
Io avevo sempre voluto mantenere le mie relazioni private perchѐ non mi piaceva essere l'oggetto di numerosi post sui social o addirittura essere sbattuta sulle pagine di un giornale di gossip ed essendo la manager di una cantante affermata questo era inevitabile se avessi postato foto con la mia donna mentre in quel momento, dopo aver fatto con lei per la prima volta l'amore, dissi spontaneamente che lo avrei gridato a tutti, avrei gridato volentieri il nostro amore.
Pensai al perchѐ avessi detto proprio quelle parole e poi capii che forse avevo smesso di aver paura, forse mi sentivo pronta ad affrontare anche le pagine di gossip, mi sentivo forte perchѐ ero sicura che la persona al mio fianco era quella giusta. Emma era diventata per me l'amore vero.
«Francesca io ti amo e voglio che la mia famiglia lo sappia, non riesco a tenere per me tutto questo. Io ho sempre condiviso sia le gioie che i dolori con loro e ora voglio condividere la cosa più bella del mondo.»
Quelle parole mi avevano fatta sentire davvero bene, mi aveva reso felice, mi ero emozionata ma allo stesso tempo sapevo quanta paura aveva di deludere i suoi genitori.
«Quando vuoi Emma, non devi sentirti obbligata, non devi aver fretta, so che é una cosa difficile da affrontare.»
«Credo di essere pronta.»
La avvicinai a me e la baciai poi mi guardò e aggiunse: «Sai perchè voglio che i miei lo sappiano?»
Negai con la testa e aspettai una sua risposta.
«Perchè a me interessa la loro opinione, di quello che pensa il resto della gente me ne fotto. Voglio stare con te, voglio amarti ancora e baciarti, voglio poter guardar male tutte le tipe che per strada ti guarderanno ma voglio poter vivere serena, senza preoccupazioni, senza la paura che qualcuno mi giudichi.»
«Je m'en fous sarà il nostro motto. Che ne dici?»
«Mi piace così tanto che scriverei indelebilmente sulla mia pelle.»
In quel momento mi balenò un'idea. Volevo qualcosa che unisse me e Emma all'infinito e niente era meglio di un tatuaggio uguale!
«Allora che ne dici di andare da Marco e ce lo facciamo tatuare sul braccio?»
Marco era il suo tatuatore di fiducia e di sicuro non ci avrebbe fatto troppe domande conoscendo la sua discrezione.
«Davvero vorresti tatuarti quella scritta?»
«Certo, se lo vuoi anche tu.»
«Domani prima passiamo da Marco e poi andiamo in Puglia, dai miei..»
«Si prevede una giornata molto lunga Emmina.»
Le strinsi la mano e le feci forza, non doveva avere paura di quello che sarebbe successo il giorno dopo. Io abbastanza sicura che i suoi non l'avrebbero presa male.
«Qualunque cosa succederà, promettimi che non mi lascerai.» mi disse poi seria.
«Te lo prometto, sarò sempre con te amore mio.»

#angolomio
Eccomi!!! Non sono morta, sono solo in uno strano periodo in cui non riesco a fare niente di buono!

Come state voi? Spero che questo capitolo vi piaccia comunque! Scusatemi per l'immenso ritardo!
Un bacione a tutti❤

-Carol

Argento AdessoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora