Il mattino successivo Emma avrebbe dovuto avere un'intervista a Verissimo ma aveva preso troppo freddo il pomeriggio prima in giro con me e Veronica e non aveva più voce.
«Misuriamo la febbre, se é alta non ti faccio uscire di casa a costo di farla io l'intervista!» le avevo detto ironica senza sapere che aveva la febbre a 39.5 e di conseguenza dovetti realmente andare negli studi di Verissimo a farmi intervistare al suo posto.
Io ero una persona abbastanza timida e non mi piaceva mai apparire troppo, motivo per cui non avevo mai concesso un'intervista ma quella volta, essendo troppo tardi per rimpiazzare la figura di Emma con l'intervista di qualche altro cantante dovetti farmi coraggio e mostarmi in televisione.
Mia mamma era la persona più felice del mondo e credo che per un attimo era stata contenta anche del fatto che Emma fosse malata!
Vedeva per la prima volta la sua bimba in televisione.
Io volevo solo sotterrarmi.
«Emma vuoi che chiamo magari Tina così stai con qualcuno in casa? non vorrei che ti sentissi male!» le avevo detto mentre le mettevo dei panni bagnati sulla fronte. Avrei preferito che stesse con la sua migliore amica piuttosto che da sola in quelle condizioni ma lei era testarda come sempre.
«Non sto morendo, sono solo malata, vai e sappi che ti guarderò durante l'intervista, ricordati che ti amo.»
Mi ero diretta verso gli studi di Verissimo pensierosa, speravo che Emma si rimettesse presto soprattutto perchè doveva tornare a fare le sue interviste!
Silvia Toffanin, la conduttrice del programma, era una bellissima donna e si era dimostrata molto gentile e simpatica con me, diciamo che l'intervista era partita con il piede giusto.
Innanzitutto avevamo spiegato il motivo per cui Emma non era lì quel giorno, erano state delle semplici domande e lo studio era così piccolo e confortevole che mi faceva sentire quasi a mio agio.
Ero seduta su una poltroncina rossa proprio di fronte a lei che dopo avermi fatto una domanda restava ad ascoltare in silenzio le mie risposte annuendo e facendo sentire di sottofondo le canzoni di Adesso.
«Ciao Francesca, tu sei ormai da qualche anno la manager di Emma, come mai lei oggi non è qui?» fu la prima domanda a cui io risposi sinceramente non negando che Emma fosse a letto con la febbre alta.
«Dato che sei la sua manager farò a te le domande che avrei fatto a lei. Come mai questo disco si chiama proprio "Adesso"?» ancora una domanda che non mi spaventava più di tanto.
«Il disco si chiama Adesso perchè é Adesso che Emma ha deciso di pubblicare un disco che la rispecchi a pieno, che parli di se. Adesso tutti la potete conoscere.» e sorrisi pensando che in realtà nessuno la conosceva bene quanto me, Silvia sembrò leggermi nel pensiero e così arrivò la prima domanda "scomoda".
«La conosceremo attraverso il disco ma ti andrebbe di parlarci di lei? Credo che tu la conosca molto bene.»
Questa domanda mi mise un po' in crisi perchè avevo paura che dalle mie risposte potesse arrivare alla gente il fatto che io la conoscessi troppo bene sotto tanti punti di vista, troppi per una semplice amica o manager ma non potevo non rispondere, cercai solo di limitarmi.
«Emma nonostante voglia apparire come una persona forte e dura con gli altri come con se stessa, é molto debole e ci rimane male anche per le semplici cose. Il suo pregio migliore é quello di essere una persona estremamente sincera e che crede davvero in quello che dice.» risposi schietta.
«Qualcuno ci ha detto che voi condividete lo stesso appartamento...» disse Silvia ammiccando un sorriso e facendomi gelare il sangue ma poi continuò la domanda e il mio cuore riprese a battere.
«Saprai bene allora se Emma é innamorata in questo periodo, se sta con qualcuno!»
A quella domanda non tardai un attimo a rispondere, ero sicura che me l'avrebbero chiesta e avevo già preparato la risposta.
«Questa é una domanda che magari rifarai la prossima volta ad Emma quando sarà di nuovo tua ospite, non voglio parlare della sua vita privata, non mi sembra corretto!»
«Va bene, e invece che rapporto c'é fra te e lei?»
Ecco, questa fu una di quelle domande che non volevo mi venissero poste.
«Beh, credo sia normale che dopo diversi anni ci si affezioni alla persona con cui si passano 20 ore su 24.» e pensai a quell'ultimo periodo in cui accanto ad Emma trascorrevo anche tutta l'intera giornata.
«Quindi vi volete molto bene immagino.»
«Si ovviamente.»
«Dato che oggi sei qui con.noi, possiamo chiederti qualcosa su di te? Per esempio, come vivi il fatto di essere la manager di una cantante famosa?»
Questa era una bella domanda perché io avevo un carattere molto particolare. Non mi piaceva essere al centro dell'attenzione, odiavo essere famosa, essere riconosciuta e additata quando andavo banalmente a fare la spesa ma nonostante questo il mondo dei Vip non mi dispiaceva quindi il ruolo che svolgevo mi calzava a pennello. Ero io che amministravo tutti gli impegni di Emma a cui la maggior parte delle volte partecipavo anche ma con il vero pubblico compariva solo lei. Avevo conosciuto molti miei colleghi che per questo motivo si erano licenziati, non sopportavano di essere subordinati al loro cantante famoso o alla loro attrice io invece stavo benissimo così. Vivevo nella giusta via di mezzo del mondo dello spettacolo.
Mentre parlavo con Silvia pensavo ad Emma che mi aspettava a letto sotto le coperte. Pensavo che forse anzi sicuramente il fatto che io amassi così tanto il mio lavoro era assolutamente merito suo. L'amore che provavo nei suoi confronti era qualcosa di magico, qualcosa che mi faceva ammirare il mondo in maniera diversa.#angolomio
Non sono morta non vi preoccupate! Sono solo molto impegnata e con la testa persa ormai!
Voi come state? Spero di aggiornare presto.. Un bacione ❤Carol
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Argento Adesso
Romance#NoOmofobia #loveislove Mi piacerebbe che anche chi pensa che l'omosessualità sia qualcosa di sbagliato, leggesse la storia e capisse che in realtà se è amore vero, non importa se la coppia è formata da due persone di sesso diverso o di sesso uguale...