Capitolo 29

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Attimi di silenzio riempirono le nostre menti mentre continuavamo a guardarci senza aver il coraggio di dire più qualcosa dopo le parole di Stefano. Davvero la amava ancora?
«Anche io sono innamorata» ammise Emma, «Sono innamorata e felicemente fidanzata, quindi per favora esci dalla mia vita come hai fatto quattro anni fa.»
Non gli diede il tempo di rispondere che lo spinse fuori e chiuse la porta del camerino per poi lasciarsi andare fra le mie braccia.
«Da quando dici pubblicamente che sei fidanzata?» le chiesi ridendo per smorzare la tensione che si era creata.
«Infatti non mi sono resa conto neanche di quello che ho detto... É che quell'uomo ha la capacità di farmi perdere il controllo di me stessa, mi manda su di giri.» rispose acida staccandosi da me e andando verso la borsa per prendere il telefono.
«Ma guarda che stavo scherzando, é tutto apposto.»
«Un cazzo é tutto apposto, non voglio riverlo e questa é casa mia, come la mettiamo?»
Quella frase mi fece insospettire... Stefano dove avrebbe potuto rivederlo?
«E lo so che questa é casa mia quanto sua.» continuò amareggiata e a quel punto capii di cosa avessero parlato lei e Maria.
«Non dirmi che...»
«Si e non solo farà parte dei professionisti, sarà anche uno dei due supporters, due nuove figure che introdurranno quest'anno.»
Emma ci teneva fin troppo a quel suo ruolo da coach "bianca", lei si sentiva a se stessa quando entrava dentro quella casetta e cercava di aiutare tutti i ragazzi a vivere quell'esperienza al meglio, proprio come l'aveva vissuta lei. Aveva trovato la fama, il lavoro e anche l'amore e nonostante tutti i cambiamenti lei era rimasta la ragazza salentina di sempre, quella che ogniqualvolta poteva, raggiungeva il padre in Puglia e insieme a lui andava nei localini del paese a sentire le piccole band emergenti perchè infondo lei amava la musica grazie a Rosario. Le piaceva essere coccolata da sua mamma quando tornava a casa, amava sedersi nel suo solito posto a tavola, fra suo padre e suo fratello e mangiare le cime di rapa preparate da Maria con tanto amore. Passava quanto più tempo possibile con la sua famiglia, i suoi cugini, e i suoi amici perché lei non era cambiata per niente, era solo cresciuta quindi per Emma, la casetta bianca e Amici rappresentavano comunque il nido da cui aveva scoccato il volo e non voleva rinunciarci solo perché Stefano, per qualche motivo, aveva deciso di tornare a lavorare lì ma allo stesso tempo sapeva che sarebbe stato un infermo soprattutto se lui avrebbe continuato ad avere quel atteggiamento così oppressivo nei suoi confronti.
«Comunque a me non é dispiaciuto sentire dire dalle tue labbra che sei felicemente fidanzata.» le dissi ammiccando un sorriso e facendole l'occhiolino. Eravamo tornate a casa e dopo aver mangiato una pizza ci eravamo sdraiate a letto. Lei aveva poggiato la sua testa sul mio petto e insieme guardavamo la televisione. Sapevo che dopo la mia affermazione stava sorridendo, mi piaceva farla ridere, renderla felice.
«Ma senti un po'... Con chi saresti fidanzata?» le dissi fingendomi seria. Nel nostro strano rapporto c'erano i momenti seri, i momenti dolci e i momenti assolutamente stupidi come quello appunto.
«Con una persona molto bella, che mi piace tanto e di cui sono innamorata persa.» rispose e mi prese per mano.
«Se é molto bella mi sa che non la conosco!»
«Si chiama Francesca Savini ed é la donna della mia vita.»
Ripensare a quei momenti mi fa male, se solo potessi parlarle, baciarla, risentire la sua voce, poterla stringere a me e invece non mi resta altro che il ricordo...
Io ed Emma eravamo davvero felici in quel periodo.
Dopo quel pomeriggio, avevamo parlato con Maria e alla fine avevamo fatto un patto. Se Emma avesse accettato di essere la coach dei bianchi ancora una volta, i produttori avrebbero fatto di tutto affinchѐ lei e Stefano passassero il meno tempo possibile negli stessi posti per evitare ogni problema. Maria aveva anche parlato con lui che per fortuna aveva capito ed era sparito nel nulla, non si era più fatto risentire, a casa nostra non era più arrivato un solo tulipano ne tanto meno ulteriori regali...
Quei mesi a seguire furono abbastanza pieni per fortuna, dato che stavamo finendo il disco. Emma aveva scelto brano per brano, ne aveva sentiti davvero tanti e alla fine aveva preferito quelli che in qualche modo parlassero anche di lei ma non sapeva ancora che in quel disco ci sarebbe stata un'ulteriore canzone che lei non aveva ancora sentito.
Ogni volta che facevo l'amore con lei mi sentivo bene, mi sentivo me stessa ed ero così felice che puntualmente pensavo che se fossi stata brava avrei potuto scrivere una canzone. Una mattina, dopo essermi svegliata ed essermi rivestita, lasciai Emma che dormiva sotto le coperte e andai da Alessandra, si, la mia ex, ma anche una delle scrittrici di Emma e soprattutto una mia grande amica.
Quando suonai al campanello, mi aprì ed era ancora in pigiama con i capelli scombinati.
«Stavi dormendo?» le chiesi retoricamente cercando poi di scusarmi per l'orario.
«Cosa ci fai in casa mia alle 7 del mattino? Penserei che hai litigato con Emma se non avessi quel sorrisetto stampato in faccia!» disse per poi dirigersi in cucina. Preparò il caffѐ e si sedette a fare colazione sapendo che se ero andata da lei a quell'ora il motivo doveva essere serio e lei se la mattina non faceva colazione proprio non riusciva a capire quello che gli altri le dicevano! Io la prendevo sempre in giro per questo... Emma invece amava fare colazione con le brioche del bar calde e con il cappuccino, sempre con mezza bustina di zucchero, diceva che il retrogusto amaro le rendeva la vita più dolce. Che a dirlo così sembrerebbe un controsenso ma fondamentalmente non aveva tutti i torti. Se cominci con qualcosa di amaro, tutto il resto sembrerà più dolce! Io la pensavo in modo diverso, pensavo che proprio perché la vita fosse abbastanza triste era meglio mangiare più cose zuccherate... Ora diciamo che ho rivalutato la mia idea dal momento che nonostante tutto quello che stia succedendo io non solo ho smesso di mangiare dolci ma praticamente non mangio quasi più nulla...
Comunque, quando Ale finì di fare colazione, mi sedetti di fronte a lei e le dissi cosa avevo pensato.
«Ho bisogno del tuo aiuto, voglio regalare una canzone ad Emma.»

#angolomio
Stasera dopo aver visto la foto di Emma, Franci e Tina mi é tornata la voglia di scrivere!! Ci sono delle parti che dovrei correggere formalmente ma ho preferito andare avanti a scrivere piuttosto che correggere dato che stasera avevo la giusta ispirazione. Ho pronti altri 3/4 capitoli. Che ne pensate di questo?
Per la prima volta Francesca parla anche al presente e a quanto pare questo presente non é molto felice.. Cosa sarà successo secondo voi? Vi avviso che lo scoprirete solo alla fine!!
Un bacio a tutti e aspetto i vostri commenti❤

Carol

Argento AdessoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora