Canzone consigliata: Give Me Love - Ed Sheeran
CHIARA'S POV
Sono passati diversi giorni da quanto io e Miri siamo arrivate all'università.
Ormai ci siamo orientate benissimo.
L'università è bellissima, non solo perché è situata in centro di Londra, ma perché gli edifici sono in stile gotico, immensi.
Corridoi dai soffitti altissimi con ai fianchi archi a sesto acuto. Da quello che potete intuire adoro l'arte. Amo trasmettere qualcosa attraverso un dipinto o un disegno, trasmettere un'emozione. Le mie emozioni.
Ho dipinto già qualcosa, ma la maggior parte della gente a cui ho mostrato i miei lavori non capiva.
Mi sono sentita dire frasi come "Ma che significato ha?" "Lo so fare anche io"
La cosa più semplice che potevo fare era mandarli a fanculo e continuare. Infatti l'ho fatto.
All'università mi sono iscritta anche al corso di Arte. Inizierà settimana prossima, perché é considerato come corso extra scolastico.
Sono le 15:03 di sabato e io e Miriana abbiamo appena finito lezione.
Usciamo dall'aula e mi volto subito verso di lei
"Vado a fare un giro." dico in tono frettoloso
"Vengo con te..?" Era una domanda abbastanza insicura, penso conosca già la risposta.
"No, ho bisogno di stare da sola."
"Okay." Si limita a rispondere.
Sa che quando ho bisogno di pensare voglio essere lasciata sola.
Non mi saluta nemmeno, si gira e con la sua solita calma e il suo passo sicuro si dirige verso il dormitorio femminile.
Non vado nemmeno in camera,mi dirigo verso gli immensi giardini dell'università. Sono davvero immensi.
Questo giorno è nuvoloso, come piace a me. Giro per il roseto e faccio qualche schizzo a matita sul mio taccuino. Lo porto sempre con me, nel caso mi venga all'improvviso un'ispirazione artistica, non si sa mai.
È già passata un'ora da quando sono uscita e mi rendo conto di una cosa.
Non sento Gio da tanto tempo.
Giovanni è il mio fidanzato. È stato il primo ragazzo ad accettarmi nonostante il mio carattere di merda. Ci siamo conosciuti in una gelateria in centro del mio paese, in Italia. Gli chiesi se aveva un accendino, me l'ero accidentalmente dimenticato a casa.
Successe tutto molto in fretta.
Due uscite fuori, un bacio, qualche "ti amo" e ora siamo qua. Siamo fidanzati e non potrei essere più felice di così. Nessuno avrebbe mai detto che mi sarei fidanzata.
Invece è successo.
So di non essere esattamente una bella persona, ma Gio mi accetta per come sono.
Lo amo.
Decido di passeggiare ancora un po'.
Mi siedo su una panchina, tiro fuori cartina, tabacco e filtro e inizio a rollare una sigaretta. Non me ne frega niente della gente che mi squadra con lo sguardo, tanto domani se lo saranno già dimenticato,
Il mio viso intendo.
Fumata la mia sigaretta, metto tutto via e mi indirizzo verso al campus femminile.
Arrivata in camera avrei chiamato Gio per sapere come andava lì in Italia. Mi manca così tanto.
Il corridoio dove é situata la mia stanza è affollatissimo e non ho idea per quale strano motivo.
Arrivo alla mia stanza, prendo la chiave elettronica e la passo sotto il sensore.
Adoro il rumore di quando si sblocca la porta.
Entro silenziosamente, è mio solito farlo.
Sento una voce provenire dal bagno, anzi due. Non amo origliare le conversazioni, ma un particolare attira la mia ritenzione.
Il nome di Giovanni.
Sento una voce provenire da un cellulare messo in modalità vivavoce. Miriana sta parlando con qualcuno.
"Ma ne sei davvero sicura?" dice Miriana in tono davvero sconvolto
"Si Miri. Sono tua sorella, non potrei mai mentirti. Ho visto Giovanni slinguarsi una tipa alla gelateria in centro."
Mi paralizzo.
'Ho visto Gio slinguarsi una tipa alla gelateria in centro'
Questa frase suona e risuona nella mia testa come una cantilena. Mi viene una fitta al cuore.
Non seguo più la conversazione, aspetto finché non finiscono.
Miriana riattacca ed esce dal bagno. A questo punto mi vede. Non dico niente. Penso che in questo momento abbia uno sguardo perso, vuoto, quasi confuso.
"Chiara... Hai sentito la conversazione?"
"Si." Rispondo in tono freddo. Abbasso il mio sguardo sul pavimento.
"Chiara. Mi dispiace. Spero non sia vero."
"Avevo intenzione di sentirlo tornata in stanza. Vediamo ora che mi dice di bello."
Prendo il mio telefono dalla borsa, vado nella rubrica.
Gio❤️
Uno squillo, due squilli, tre squilli...
"Pronto?"
"Ciao Gio." rispondo. Non sono dolce come al solito e penso se ne sia accorto.
"Amore, come va lì?" Il suo tono è così falso. Probabilmente me ne sarei accorta anche senza la notizia.
"Bene. Ma dimmi. Lì invece come va? Un uccellino mi ha detto che hai trovato un'altra tipa con cui spassartela."
Silenzio. Sento solo il respiro affannato di Miriana accanto a me, e a malapena il mio. Non sento quello di Gio.
"Chiara. Posso spiegarti."
"Allora è vero."
"Si... Mi spiace." Il suo tono sembra davvero dispiaciuto.
Mi scende una lacrima. Scendono una dopo l'altra, fino a diventare un oceano.
"Lo hai pure ammesso.
Sei un coglione."
Il mio cuore si riempie di rabbia, un miscuglio di emozioni.
"Senti" dico "brutto coglione di merda ora tu ti levi dal cazzo okay? Pensi che io mi sia innamorata di te per giocare? No. Non ho mai giocato con te. Sai che non l'avrei mai fatto. E mi ripaghi così? Facendotela con un'altra. Sei una bella, proprio una bella merda di persona. Più della sottoscritta. Dimentica tutto. Le promesse, i ti amo, i sorrisi e i regali. Dimentica l'amore. Dimenticalo. Dimenticami. È finita Gio."
"Lasciami parlare" prova a interrompermi. Questo mi manda su tutte le furie.
"No. Non ti lascio parlare. Non lascio parlare le merde come te. Sei solo una merda umana. Ti odio. Cancella il mio numero. Non permetterti più nemmeno di pensarmi. Brutto schifoso bastardo. E ben si che mi fidavo. Mi fidavo di te. Se lo avessi saputo prima ti avrei fatto male con le mie mani. Invece mi sono ridotta a urlarti dietro a uno stupido telefono. Che schifo.
È finita. Addio. "
L'ultima frase la dico piangendo. Per tutta la conversazione ho mantenuto un tono duro, di ghiaccio. Alla fine non ce l'ho più fatta.
Non sento niente dall'altro capo del telefono. Non sa cosa rispondere. Gli ho tolto la parola. Eppure é un tipo che sa controbattere. Ha un carattere forte. Questa conversazione ha dimostrato una cosa.
Sono più forte di lui.
"Ah dimenticavo.Hai il cazzo piccolo"
Riattacco.
Il telefono cade per terra. Mi giro lentamente con le mani lungo il corpo e la testa bassa.
Miriana mi abbraccia. Avvolgo le braccia sul suo corpo e inizio a esternare la mia rabbia. Piango per quasi tutto il giorno. Ho voglia di spaccare tutto dalla rabbia, di urlare ai quattro venti che lo amo ma lo odio alle stesso tempo. Non posso negare l'evidenza.
Giovanni mi ha tradito. Lo amavo, cazzo.
Fino a sera rimango sul letto a pensare. Precisamente a piangere e a pensare.
Il mio non è un pianto disperato, è un pianto silenzioso.
A un certo punto Miriana viene da me. Non mi ha parlato per tutto il pomeriggio.
"Sta sera usciamo."
"Dove?" Dico ancora con le lacrime agli occhi.
"Ti porto a bere."
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1000 Types Of Fear
Fanfiction"Fisso sempre le persone negli occhi, ma di solito lo faccio per trovare un punto fisso dove guardare mentre la gente mi parla, non provo mai emozioni nel farlo, ma stavolta sento come una sensazione di sollievo fissandolo negli occhi. E mi piace ta...