Capitolo 15

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CHIARA'S POV

Io e Miri rientriamo in camera, non mi lascia nemmeno dire una lettera
"Chiara oddio è successa una cosa"
"Cosa? Ti ha stuprato?"
"No scema. Quando eravamo da soli abbiamo parlato."
"E niente di più?" Dico io un po' delusa
"Già."
"Un piccolo bacino?"
"No Chiara, no. Ti racconto cosa ci siamo detti"
Mi racconta dei suoi occhi, di quanto siano belli per lei, di come ci si perde dentro e della sua paura di impazzire. Mi racconta del suo sguardo, di quanto la faccia impazzire, mi racconta di come lui abbia continuato a fissarla tutto il tempo e di lei che evitava i suoi sguardi.
Mi racconta della conversazione che hanno avuto da soli in macchina, all'entrata del parcheggio. Mi racconta di quando Alessio le ha detto che era bella. Penso che si fosse sentita davvero bella.
Sorrido come un'ebete, vedere l'eccitazione e la felicità negli occhi di Miriana è bellissimo, fa sorridere anche me.
"Non so cosa mi sia successo."
"Te lo dico io Miri. TI STAI INNAMORANDO DI ALESSIOOO" dico quasi urlando, sempre sorridendo
"Boh." Risponde abbassando lo sguardo, anche se posso intravedere un sorrisetto.
"Non hai capito. Sei cotta. Hai appena passato mezz'ora a parlarmi dei suoi occhi. Andiamo Miri, sei cotta."
"Non lo so Chiara, non lo conosco benissimo" mi dice in tono insicuro
"Ci saranno altre occasioni per parlare e per conoscervi meglio" rispondo abbracciandola
"Avevi ragione, penso sia il ragazzo giusto per me" sussurra con la testa sulla mia spalla e le braccia intorno alla mia schiena.
"Te lo avevo detto" dico stringendola ancora più forte
"A proposito" dice staccandosi da me
"a te come è andata con Gennaro?"
"Normale. Non abbiamo parlato molto. Mi sta ancora sui coglioni."
"Ho notato una cosa"
"Cosa??" Dico in tono incuriosito
"A tutte le domande che ponevi rispondeva lui, ho visto che Alessio tentava di rispondere, ma era sempre fermato da Gennaro."
"Non ci ho fatto caso e non me ne frega un cazzo sinceramente" ribatto in tono menefreghista
"E soprattutto c'è una cosa che mi spaventa. Non mi spaventa sul serio, ma mi lascia sempre perplessa."
La guardo in modo strano. Che cazzo vorrà dire?
"Il fatto che abbia un carattere uguale al tuo. E anche a quello di Giovanni."
L'ultima frase la pronuncia in modo veloce, quasi come se non me la volesse far sentire.
"Lo so."
Avevo già notato questa cosa, non ci avevo dato tanto peso.
"Se ti dico una cosa non mi uccidi vero?"
"Dipende" dico con un sorrisetto maligno
"Okay te la dico.
Secondo me tu e Gennaro stareste troppo bene insieme. Non lo so, forse perché vi tenete testa, avete lo stesso sguardo."
Giuro, ora la picchio.
"E Chiara me ne sono accorta. Spesso quando ti guardava distoglievi lo sguardo. Non sei mai stata intimorita da uno sguardo.
L'ho notato perché non ti avevo mai visto così, nemmeno con Giovanni."
"Preferisci che ti picchi con un'ascia o con un martello? Scegli tu."
"Nessuno dei due." Dice in tono duro
"Non puoi negarlo Chiara" e mi guarda negli occhi.
"Oh, io nego quanto voglio" dico guardandola nelle pupille.
"Okay ho capito, la smetto" dice alzando le mani in segno di resa.
"Questo non cambierà di certo la mia idea peró."
"Fa come vuoi." Dico alzandomi dal letto
"Non prendertela" dice venendo ad abbracciarmi
"Scusa, solo che ho ancora in testa Gio."
"Ti capisco." Dice "ripassiamo psicologia, ti va?"
A quella domanda sorrido, ricordandomi del commento di Gennaro.
"Okay" dico smettendo di sorridere.
Miriana sorride. Penso che abbia capito a cosa stessi pensando.
"Non posso negarlo, hai ragione. Ma lo odio comunque" dico dopo una pausa di silenzio
Miriana non dice nulla, prende il libro, lo apre e mi sorride.
Sorrido anche io.
"Studiamo va'" dice infine.

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