Capitolo 9

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Canzone consigliata: Supreme - Robbie Williams

"Svegliaaa" sento urlare da mio padre quando entra in camera.
"Sono già le 8, più aspettate, più la variante si riempie"
La variante è la curva che io e mio padre preferiamo di tutta la pista. Ogni anno ci mettiamo sempre su quelle tribune.
"Dai Chiara svegliati" le dico già eccitata.
"Si, si adesso mi alzo" sento dire da lei.
Durante il tragitto guido io, con la mia schifosa panda, che mi comprò mio padre quando presi la patente due anni fa.

Non vedo l'ora di cambiare auto.

"Prego, giù da quella discesa si entra in pista" mi dice la ragazza che controlla i biglietti.
Le avrei voluto dire che conosco questo posto come le mie tasche e che so benissimo come raggiungere la pista anche ad occhi chiusi, ma mi limito a ringraziarla.
"Minchia 250 euro per vedere 20 macchine che girano su una cazzo di pista"
"Non ti incazzare, tu non puoi capire, perché sei stupida", le dico io mettendole il mio braccio sulla sua spalla.
"Hai ragione, proprio non ti capisco" dice lei ridendo.
Quando sento al megafono che le vetture stanno per scendere in pista ancora non ci credo.
Non vedo l'ora di assaporare l'odore della benzina, di vedere quelle astronavi scendere in pista e guidare a 360 km all'ora, di sentire il rumore del motore quando la macchina accellera e quando rallenta.

Preferisco quando accellera.

"Chi è quello?" "Ah ma quindi si può superare?" "Vanno troppo veloci, finiranno per farsi male"
Chiara ha passato tutto il giorno a farmi queste stupide domande, ed io avrei voluto tanto tirarle un bel pugno in faccia tanto forte da farla addormentare e oggi è solo venerdì!
"Allora, raccontatemi tutto" mi dice mio padre una volta tornate a casa.
Abbiamo fatto un po' tardi essendoci fermate a veder girare anche la formula 2, la formula 3 e le porsche.
Gli racconto tutto in ogni minimo dettaglio,
so quanto ci tiene.
Sabato e domenica passano in men che non si dica.
Vettel e Räikkönen, i due piloti della Ferrari, si sono posizionati uno secondo e l'altro quarto, anche se le qualifiche li davano come primo e quinto.
In verità Sebastian avrebbe vinto se non fosse stato per quella merda della 'virtual sefty car', che salta fuori in caso in incidenti non gravi, per permettere agli uomini di pista di pulire appunto la pista in caso qualche pezzo di una vettura si fosse staccato o frantumato. Le regole dicono che durante la 'virtual sefty car' bisogna mantenere un certo limite di velocità, e Sebastian, essendo l'unico ad averlo rispettato ha perso un po' di secondi, che poi gli sono costati cari durante il cambio gomme.
"Beh dai nonostante tutto è stato un ottimo weekend, si rifarà l'anno prossimo" dico guardando il viso di Chiara che già mi squadra con gli occhi.
"No" dice lei freddamente.
Io, mio padre, mia madre e mia sorella scoppiamo a ridere.
"A che ora avete il volo?" chiede mia madre.
"Alle 20, ma abbiamo promesso ai genitori di Chiara che saremmo passati da loro per parlargli un po' dell'università, quindi faccio un salto in bagno e poi andiamo" le rispondo io.
Una volta uscita dal bagno, ci rechiamo a piedi verso casa di Chiara, che non dista tanto da casa mia.
"Allora raccontateci un po' dell'università" ci dice la mamma di Chiara dopo averci servito un bel tè caldo, anzi, più che caldo, bollente, non riesco neanche a tenerlo in mano.
Le raccontiamo tutto quello che abbiamo passato in queste settimane, ovviamente senza accennarle della festa di sabato scorso.
Adesso che ci penso non ho neanche raccontato a Chiara del ragazzo moro.
Vabbè, le dirò tutto più tardi, o magari lo farò vedere, tanto sono sicura che lo rivedrò, perchè abbiamo un po' di corsi in comune.
"Vabbè ci conviene andare, fra un'ora abbiamo il volo e non vorrei perderlo" dice Chiara.
"Si, torneremo a farvi visita presto, grazie di tutto arrivederci" dico io prendendo le valigie in mano, pronta per tornare al campus.
"Grazie a voi ragazze, fatevi sentire, buon volo" dice la mamma di Chiara seguita subito da suo padre.
Usciamo dalla casa e cerchiamo un taxi.

"Si torna alla vita da universitarie" dice Chiara quando stiamo per decollare.
"Già, ma ammetto che non mi dispiace per niente" dico.
Entrambe ci infiliamo le cuffiette nelle orecchie e finiamo per ascoltare musica durante tutto il volo.
Io non ho un genere preferito, ma mi piace molto il rap, ovviamente inglese, un po' il pop, il rock e ho un debole per la musica anni 90.
Chiara invece è più sul rock, alternative, l'heavy metal, metal core, punk e potrei elencarne infiniti. Ascolta anche artisti attuali, che come dice lei "meritano davvero di essere ascoltati".
"Arrivate" dico appena il taxi ci lascia davanti al nostro campus. Lo pago, scarichiamo i bagagli, e ci dirigiamo verso la segreteria.
"Okay, potete tornare in camera" ci dice la ragazza della segreteria una volta aver controllato i nostri permessi.
Senza neanche svuotare le valigie ci buttiamo sul letto e ci addormentiamo.
Da domani si rinizia a mettere la testa sui libri.




Hey
Volevo avvisarvi che questo capitolo, come potete vedere é un po' piú corto degli altri.
So che siete ansiose che la storia si faccia piú interessante, ma vi giuro che fra pochi capitoli lo sarà.
Noi siamo molto piú avanti con i capitoli, ma preferiamo comunque aspettare e postarli ogni due giorni.
Grazie per il vostro supporto, e ci piacerebbe che ci lasciaste dei commenti, sia positivi che negativi, noi accettiamo tutto😂
Insomma fateci sapere se vi piace la storia!


MIRI

1000 Types Of FearDove le storie prendono vita. Scoprilo ora