Capitolo 17

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Canzone consigliata: White Wood - Urban Strangers

Chiara non si é fatta sentire per tutto il giorno.
Decido di chiamarla.

INIZIO CHIAMATA

Io: "Chiara dove cazzo sei?"

Chiara:"Adesso arrivo, stai calma"

Io: "Michia é da stamattina che non ti vedo, non dirmi di stare calma"

Chiara:"É successa una cosa"

Io: "Vieni qui, cosí mi spieghi"

Chiara:"Arrivo subito"

FINE CHIAMATA

E ora cos'é successo?

"Racconta", le dico io appena apre la porta.
"Beh, ero andata in aula di canto, e ho visto Genn"
"Oh, bene, vi siete menati?"
"Abbiamo cantato insieme"
Certe volte non riesco proprio a capirla, odia Gennaro e ci canta insieme,
Ma é fuori?
"E cosa hai provato?",
So che ogni volta che canta Chiara esprire le proprie emozioni,
cantare davanti a Gennaro....,
Veramente non so cosa pensare.
"Non lo so"
"Come non lo so?"
"Minchia Miri, già non ci sto capendo un cazzo in piú arrivi te che mi pressi"
"Hai ragione", le rispondo
"Vado a farmi un giro", ho bisogno di pensare.
"Va bene", si limita a dire.
Esco ed é già buio.
Ho passato tutto il pomeriggio in camera a studiare e ho perso la cognizione del tempo,
Non ho idea di che ore siano.
Passeggio un po' per le vie del campus, ho mille pensieri per la testa.
In questo momento avrei bisogno dei suoi occhi,
del vuoto dei suoi occhi.
Ho deciso.
Vado da Alessio.

"Chi é?", sento la sua voce da dentro la camera.
"Sono Miriana"
Sento un rumore strano, come se qualcuno stesse camminando tra mucchi di fogna per raggiungere la porta, poi sento un'oggetto cadere e la voce di Alessio,
"Cazzo", impreca.
"Alessio tutto bene?", chiedo
"Sisi, entra entra"
Entro e c'é il caos assoluto.
Spartiti ovunque, fogli stropicciati, matite e penne buttate sul pavimento ed una chitarra poggiata sul letto.
Poi lo vedo.
Indossa un golfino nero ed un paio di jeans, sta benissimo,
come sempre d'altronde.
Incrocio i suoi occhi e mi sento già meglio.
"Scusa per il casino"
"No, no tranquillo"
"Ho sentito un tonfo, ti sei fatto male?"
"Nono, sto benissimo tranquilla" lo vedo sorridere, e cosí faccio anche io.
"Avevi bisogno qualcosa?"
"In verità no, passavo di quí...", mento
Sul suo volto compare un sorriso stupendo,
Oddio quanto é bello.
"Stavi suonando?"
"Si, beh in verità stavo scrivendo"
"Posso....?"
"No ti prego, fa schifo"
"Giuro che non ti criticherò"
Lui si volta e copre il volto con le mani.
Non fare cosí altrimenti giuro che vengo da te e ti riempo di baci, penso.

Ovviamente scherzavo,

O forse no.
Prendo uno dei tanti fogli sparsi sul comodino e leggo.

" I don't know the words,
I don't know the reason,
a voice inside of you,
screaming "help, I just want the freedom".

"This place is too cold,
now you're covered with white wood,
nothing can keep you warm."

"The rage, 
the choice you've taken let us with no words you were young, even in age, it's a pillow that he holds, 
the worst, 
 this is the worst way to express your thoughts that feeling, nobody managed to catch it, to see it."

"Now I see empty eyes are? to the sky ,"

"maybe I'll see you, perhaps is true, 
maybe I write a new song and I could be wrong,
but my inspiration comes down from the moon."

Oddio, non posso credere a quello che leggo.
Sono parole profonde, veramente bellissime.
Quasi mi commuove leggere quei capoversi.
"Alessio..."
"Lo so, lo so, puoi anche buttarlo via"
Il mio cervello dice di non farlo ma le mie gambe si muovono da sole e vanno verso di lui, poi le mie braccia si aprono e lo stringo in un caldo abbraccio.
Non ho mai abbracciato una persona con cosí tanta passione.
Passano i secondi e noi stiamo ancora qui abbracciati.
Starei cosí per sempre.
"Grazie", lo sento dire tra le mie braccia.
Stiamo cosí ancora un po', finché non sento la porta aprirsi.
"Oh, scusate io non volevo", dice Genn appena ci vede abbracciati.
"No, no, tranquillo, stavo proprio per andarmene e comunque non hai interrotto niente"
"No aspetta Miri, ti accompagno", dice Alessio
"No tranquillo Ale, faccio da sola"
"Ma é anche buio"
"Alessio ho 20 anni non ne ho 5"
"Ma..."
"Ale, basta, ha detto che vuole andare da sola, lasciala stare", lo interrompe Genn.
Se non ci fosse stato Genn probabilmente avrei ceduto.
Alessio rimane con la bocca aperta per qualche secondo senza dire niente.
"Ale ci vediamo domani, grazie comunque, ciao Genn", li saluto amaramente.
Ammetto che avrei voluto restare lí.
Ma é anche tardi e ho lasciato Chiara da sola in camera nel bel mezzo di una discussione.
"Ciao", dice Genn,
"Ciao", risponde Alessio,
Dalla sua voce sembra che avrebbe voluto che restassi lí.
Alessio non se ne é accorto, ma quando ci stavamo abbracciando mi sono infilata il foglio con il suo testo in tasca.
Penso che non lo farò leggere a Chiara,
Voglio tenerlo per me.
Esco dal dormitorio maschile ed é ancora piú buio,
Non ho la minima idea di che ore possano essere.
Tiro fuori il cellulare e per poco non prendo un colpo.
23.00
Com'é possibile?
Chiara mi ammazzerà.
Stranamente non leggo né messaggi e né chiamate dal suo numero.
Ho ricevuto solo un messaggio da un numero sconosciuto.
Lo apro e lo leggo

Da n.s.

Hai detto "ci vediamo domani", ma domani non abbiamo lezione

Salvo subito il numero come Alex,
anche se avevo giurato che l'avrei chiamato Ale, Alex non mi dispiace, penso che lo chiamerò in tutti e due i modi.

Ad Alex

Vorrà dire che ci vedremo fuori lezione.

Da Alex

Per un momento ho giurato che avresti detto che ci saremmo visti alla prossima lezione.

Ad Alex

Perché dev'essere cosí complicato il tuo italiano?

Da Alex

Ma vaffanculo

Ad Alex

Ciao ragazzaccio ci vediamo domani, bussa da me alle 14

Da Alex

Non vedo l'ora, notte

Anche io non vedo l'ora Alessio.
Forse stò dando troppa confidenza a questo ragazzo, ma penso di potermi fidare. Penso che anche lui ci tenga alle proprie emozioni, ed un lato di me prega che dopo tutti quegli sguardi, tra noi nasca qualcosa.
Questo si vedrà con il tempo.
Apro la porta e vedo Chiara addormentata sul tavolo.
Oddio, é stata sveglia apposta per aspettarmi. Probabilmente se lo era immaginato che sarei andata da lui ed é per questo che ha preferito non inviarmi messaggi o chiamarmi, non voleva disturbarmi.
La sollevo e la poggio delicatamente sul letto
Senza neanche andare in bagno o infilarmi il pigiama vado a letto anche io.
Non so se le racconterò di essere andata da Alessio.
No dai si glielo dirò, tralasciando però la parte della canzone.
Voglio tenermela per me.
Ho il foglio ancora in tasca e decido di sistemarlo domani.
Adesso però é meglio dormire, cercherò di prendere sonno.

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