Capitolo 5

79 8 2
                                    

Canzone consigliata: Victorious - Panic! At The Disco.

"Ti porto a bere" dico
So che é sbagliato, ma lei lo farebbe comunque; se non oggi domani, per tanto preferisco essere lí con lei nel caso esageri troppo con l'alcool.
E so che lo farà.
"Dove?"
"Taci e preparati. Per le 23 devi essere pronta e non aspetterò un minuto di piú, ci siamo intesi?"
Lei esita un po' prima di rispondermi.
"Va bene, adesso mi preparo"

Stiamo camminando da 10 minuti, la festa si terrà al pub dall'altro lato del campus e penso che per arrivarci manchino 5 minuti ancora.
Chiara é vestita con il solito paio di jeans strappati neri che le piacciono tanto, una maglietta nei Nirvana, una giacca di jeans ed un paio di anfibi.
Io, invece, indosso un paio di jeans classici, una maglietta nera, una felpa grigia ed un paio di vans.
Non siamo tipe da vestiti corti con la scollatura che mostra in bella vista in seno.

Spero si sia capito.

"Penso sia di lí" affermo prima di svoltare per la via da dove provengono urla e musica assordanti.
Chiara é ancora incazzata.

E la capisco.

Anche io lo sarei se il mio ragazzo decidesse di tradirmi dopo due anni che stiamo insieme.
E chissà da quanto va avanti cosí.
Io le ho detto e ridetto tante di quelle volte che Giovanni non era il ragazzo giusto per lei, ma ha preferito non ascoltarmi ed andare avanti per la sua strada.
Forse le sarà da lezione.
Spero tanto che non faccia lo stesso errore in futuro.

L'amore fa schifo.

Ci troviamo davanti al pub, è pieno di gente e già da fuori si sente il forte odore di alcool e fumo.
Odio l'odore del fumo, mentre mi piace bere ogni tanto.
Bevo per il gusto di farlo, non per fare la figa ubriaca o per dimenticare, come fanno molte persone.
Sinceramente non capisco, come per esempio Chiara, anche se lei la capisco fin troppo bene.

Appena entrate l'odore è ancora più forte, mi fa venire la nausea.
Ci sono ragazze mezze nude ubriache che ballano e ragazzi che le vanno dietro come cagnolini.

Mi fanno troppo ridere.

"Cos'è quella risatina?" si accorge Chiara
"No, niente, certa gente dovrebbe imparare a contenersi un po' eh" dico ridendo e indicando la pista da ballo.

Sono le 3 di notte.

Io ho bevuto solamente 2 birre. Chiara ha bevuto davvero troppo, ed inizia a essere già ubriaca fradicia, non riesce a stare seduta e ride per ogni singola cosa che faccio, anche quando cerco di spiegarle che è ubriaca e che dobbiamo tornare in camera non mi ascolta e continua a ridere.
"Andiamo" dico infine seccata alzandomi prendendola per un braccio.
"Mir..." le sento dire prima che inizi a vomitare brutalmente. Meno male che c'era una pianta vicino e ci vomita dentro, mandandomi alcuni schizzi sulla maglietta.
"Cazzo Chiara" ci siamo messe in un angolino del locale abbastanza vuoto, e in pochi si girano a guardare la scena.
"Io adesso vado in bagno a prendere dei fazzoletti e per cercare di lavarmi via questa merda, tu non ti azzardare ad andare via di qui oppure ti prendo a schiaffi" mi dispiace parlarle così ma è l'unico modo per farle capire le cose quando è ubriaca.
Non ricevo risposta così le prendo il viso e la fisso negli occhi.
"Ci siamo intesi?" dico
"Sì" sento dire da lei un po' insicura.
Lascio perdere e mi dirigo verso il bagno.
Per il bagno c'è una coda immensa, non ho intenzione di stare un'ora in fila ad aspettare.
Vedo un cartello con su scritto 'Personale'

Quasi, quasi...

Entro nel bagno del personale, che, come immaginavo, è vuoto.
Non mi vedrà nessuno se faccio in fretta.
Prendo un po' di sapone liquido, lo metto sopra la maglia e inizio a strofinare.
Quando ho quasi finito sento aprirsi la porta.
Non ho neanche il tempo di pensare a che cosa dire o fare che vedo entrare un ragazzo. Ha i capelli color biondo cenere e due occhi azzurri che farebbero incantare qualunque ragazza.

Tranne me.

"Stavo proprio per usc..."
"Non sono del personale, se è quello che pensi" mi blocca il biondino.
"E allora perchè sei qui?" chiedo
"Per lo stesso motivo per cui sei qui tu"
"Non ricordo di averti detto il motivo per cui sono qui, o mi sbaglio?"
"Non penso ci voglia un genio per arrivarci, vedendo la coda che c'è là fuori" si limita a dire.
Lui è ancora sulla soglia della porta ed io sto per chiedergli il nome, quando la porta si apre bruscamente. L'unica cosa che riesco a vedere è il ragazzo biondo per terra e Chiara che viene verso di me barcollando.
"Non arrivavi così ho deciso di venire a vedere dove eri" mi dice Chiara ancora ubriaca, subito prima di accorgersi di aver fatto cadere il ragazzo appoggiato alla porta aprendola.
Prima che Chiara possa scusarsi prendo della carta igenica per pulirle un po' la faccia, la prendo per un braccio e usciamo dal bagno senza neanche salutare il ragazzo biondo.

10 minuti dopo siamo tornate nel dormitorio femminile. Sottolineo che abbiamo corso.
O meglio.
Ho corso con Chiara caricata in spalla. Durante quei 10 minuti ha dovuto trattenere il vomito e quando non ce la faceva vomitava in qualunque posto le fosse sotto tiro.
Appena apro la porta con la chiave elettronica Chiara si precipita in bagno, io chiudo la porta e la seguo subito.
Le tengo i capelli raccolti dietro mentre lei continua a vomitare e adesso ha iniziato anche a piangere.

Quanto mi dispiace.

Di solito quando piange non le dico mai le solite parole come 'non piangere' oppure 'dai che tutto si risolverà', ma mi limito a prenderle il viso tra le mani, fissarla negli e dirle 'calmati'; funziona sempre con lei. Penso che più per lei, che per tutti quelli che conosco la frase: 'gli occhi valgono più di mille parole' sia azzeccata.
Quando decido di toglierle la maglietta per non farla sporcare ancora di più noto una cosa che mi spiazza.

Un bigliettino.

C'è un cazzo di bigliettino nel reggiseno di Chiara.
Come cazzo ci è finito lì?
Quando lo apro leggo un numero di cellulare.

Adesso sclero.

"Ma cazzo, la lascio sola per 5 minuti e lei va a farsi lo spogliarello davanti al pubblico" dico senza accorgermi di stare urlando.
Chiara continua a vomitare.
'D'altronde lei era ubriaca Miri, non sapeva cosa stava facendo' penso.
'Ma il coglione che le ha messo il numero di telefono nel reggiseno sì, o forse no, Miri non lo puoi sapere'
Torno in bagno e vedo Chiara che ha smesso di vomitare ed è scoppiata in un pianto profondo.
È in ginocchio davanti al water con le mani sul viso. Continua a singhiozzare.

Non ce la faccio a vederla così.

Non me ne frega niente, domani scoprirò di chi è quel numero telefono, che sia giusto o sbagliato farlo.

1000 Types Of FearDove le storie prendono vita. Scoprilo ora