Capitolo 16

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Canzone consigliata: The A Team - Ed Sheeran.

CHIARA'S POV

Oggi ho lezione dalle 9:00 alle 14:00 e mi sembra un'orario più che accettabile.
Le lezioni di Miriana iniziavano alle 8:00 e dovrà rimanere molto più di me.
Oggi non abbiamo né sociologia né psicologia.
Suona la sveglia. La spengo con un gesto brusco e noto che Miriana è già uscita.

8:15

Vorrei dormire per sempre, ma non posso. Sono costretta ad alzarmi.
Mi alzo a malavoglia e mi guardo allo specchio.
Ho delle occhiaie enormi. Vado in bagno ed inizio a prepararmi. Oggi non ho assolutamente voglia di truccarmi, infatti non lo faccio.

8:50

Devo sbrigarmi.
Prendo la mia borsa con tutto il necessario dentro, esco dalla camera e mi incammino verso l'aula di lezione.
Non passo per la caffetteria, non ho tempo di fare colazione e durante le ore di lezione non si puó mangiare, merda.
Mangerò qualcosa alla fine dell'ora.
Entro in aula e mi siedo.

"Hey è libero qui?"
Mi giro e vedo una ragazza alta, con i capelli castano chiaro corti fino alle spalle e con il ciuffo rosso.
"Si sì, è libero, siediti pure"
Non è mio solito essere scortese con gli sconosciuti.
Solo con quelli che mi sembrano antipatici.
"Come ti chiami?" chiedo alla ragazza
"Mi chiamo Juliet, tu?"
"Sono Chiara"
"Non sei inglese vero?"
"No, sono italiana"
"Comunque piacere di conoscerti. Non avrei mai detto che fossi italiana"
Sorrido.
Durante la lezione io e Juliet parliamo, ci raccontiamo un po' del più e del meno, ma principalmente stiamo attente alla lezione.
Finisce la lezione, saluto Juliet
"Ciao Juliet, ci si becca in giro"
"Ciao" mi saluta sorridendo
Faccio cenno con la mano in segno di saluto e mi giro verso la caffetteria.
Dio che fame.

10:00

Prendo il mio solito cappuccino e la mia brioche, vado sul sicuro.
Non ho molto tempo prima che inizi l'altra lezione, per cui mangio velocemente incamminandomi verso l'altra aula.
Arrivo e la lezione passa in modo tranquillo. In questo corso conosco abbastanza gente e non faccio fatica a trovarmi degli amici, sono quasi tutti molto simpatici.
La cosa più strana è che penso di stargli simpatica anche io.
Boh.
In passato mi è capitato di non andare a genio a qualcuno, ma ormai ci sono abituata.

12:00

Devo tenere l'ultima lezione della giornata e poi andrò nell'aula di musica.
Qualche giorno fa ho scoperto che c'è anche un'aula di musica in università e ho intenzione di farci un salto oggi, dopo aver pranzato.
Per chi non lo sapesse sono sempre stata appassionata di musica da quando ero piccola, solo a 13 anni ho iniziato un corso di canto e da allora è venuto tutto. Ho imparato a suonare la chitarra, l'ukuleke e il pianoforte. So anche suonare il clarinetto.
La musica è la mia passione insieme all'arte. Sono due cose il quale non potrei vivere senza.

L'ultima lezione scorre lentissima. Forse perché continuo a chiedermi nella mia testa come sarà l'aula di musica.
Non vedo l'ora di andarci.
Mi manca tantissimo suonare e cantare.

Finalmente finisce dopo due lunghe ore di attesa. Esco di corsa e mi precipito a comprare un panino da mangiare veloce.
Chiedo a qualcuno dove si trova l'aula di musica.
Mi rivolgo a un ragazzo, mi sembra abbastanza carino,
"Scusami, sapresti dirmi dov'è l'aula di musica?"
"Hey bellezza" mi guarda con un sorriso malizioso
"Sapresti dirmi dov'è l'aula di musica?"
Ripeto in tono serio.
Non sopporto i morti di figa. Mi verrebbe da spaccargli la faccia.
"Sei davvero carina."
"Senti brutto coglione ti ho fatto una domanda. Sei abbastanza intelligente per rispondere? Si? Bene allora fallo."
Ho uno sguardo assassino, lo noto dal fatto che cambia subito espressione.
"Nella parte nord dell'edificio. Arrivi, vai dritto, alla prima giri a destra, in fondo al corridoio."
Mi giro senza nemmeno ringraziarlo. Come si è permesso non lo so nemmeno.
Faccio come mi è stato indicato e dopo aver camminato per 10 minuti arrivo.

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