38 - Secret place

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Sento un forte odore di fumo e apro subito gli occhi.

Stavo sognando una cosa e non scoprirò mai il finale...che tristezza.

Vedo Gennaro appoggiato con la schiena alla tastiera del letto che in una mano ha la sigaretta e nell'altra il cellulare.

Io - " Per colpa tua e del tuo stupido vizio non saprò mai il finale del sogno che stavo facendo".

Lui ridacchia e io mi giro dal lato opposto fingendomi offesa.

Genn - " Cosa stavi sognando di così bello?".

Io - " Non ti interessa".

Genn - " Non fare la bambina adesso".

Io - " Non faccio la bambina e seriamente: smettila col fumo".

Genn - " Lo sai che evito di fumare solo quando ci sei tu".

Io - " E perchè cazzo non potevi evitare anche ora?".

Genn - " Ma smettila, inventa tu il finale. Hai la libertà di scelta. Felice o triste, bello o brutto. E se il sogno finiva male e ti rovinava la giornata? Dovresti ringraziarmi sai?".

Io - " Sta zitto. Che ore sono?".

Genn - " Mezzogiorno e un quarto".

Io - " Cosa?! È tardissimo, mia madre mi ammazza.- esclamo alzandomi subito dal letto, ma poi mi giro e lo guardo- Chi mi accompagna a casa?".

Genn - " Alessio".

Io - " Bello dare le responsabilità agli altri eh?".

Genn - " Guarda che me l'ha detto lui che quando eri pronta ti veniva a prendere".

Io - " Allora chiamalo perfavore".

Mi vesto e temporeggio durante l'attesa.

Alessio arriva in poco tempo e, dopo aver salutato la famiglia Raia, lo raggiungo alla macchina.

I primi minuti di viaggio sono silenziosi e li trascorro osservando il paesaggio che cambia man mano che la macchina prosegue.

Quando manca ormai poco, Alessio mi rivolge una domanda.

Alessio - " Sei sicura di star bene?".

Non capisco il motivo per cui debba pensare che io stia male, anzi.

In questo momento ho una pace interiore che quasi mi stupisce per come sono io.

Io - " Certo che sto bene, perchè?".

Alessio - " Ti vedo strana e pensierosa".

Io - " Al contrario, è raro che io sia così tranquilla. Per la prima volta posso dire di star bene. Non so esattamente il motivo".

Alessio - " L'importante è che vada tutto bene, poco importa il motivo".

Io - " Già. A te va tutto bene?".

Alessio - " Abbastanza".

Io - " Non mi sembri così convinto".

Alessio - " Va tutto bene, sul serio. Sono solo un po' stanco, Gennaro mi costringe a provare fino a tardi, lui e la sua inutile ansia".

Io - " Nel dizionario sotto la parola ansia c'è scritto Gennaro, quindi" accenno una risata mentre vedo Alessio sorridere.

Alessio - " Non lo capisco. Alla gente piacciamo, nei locali ci richiedono in tanti, ma lui è costantemente in ansia".

Io - " Lo sai com'è, dagli tempo".

Alessio - " Arrivati".

Io - " Grazie del passaggio, ci sentiamo più tardi".

E furono loro a farla rimanere in piedi || The Crookids ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora