Capitolo 4

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Sono molto contenta, meno male che ha capito che io sono meglio di tutte queste. Certo lo sono sotto un punto di vista esteriore, perché se no, non sono sicura che quest'ultima affermazione sia corretta.

Arriviamo in classe senza dirci nient'altro, ma la cosa positiva è che lui si viene a sedere vicino a me. Alcune volte mi piacerebbe proprio sapere cosa pensa la gente di me, ma soprattutto lui.

Vorrei sapere se pensa che sia bella.

Se pensa che sia abbastanza per lui.

Se mi pensa come una delle tante che si vuole solo portare a letto come avevo pensato io appena l'ho visto, oppure se vuole di più da me. Perché io sarei anche disposta a restare con lui, è bellissimo, e mi piace un sacco.

Ma forse sto correndo troppo.

Chi mai vorrebbe una come me?

Chi mai starebbe con una che è andata a letto con più persone che un uomo?

Chi mai perderebbe il piacere che è stato l'unico a mettere le mani sul corpo di una ragazza?

Io sarò destinata a vivere da sola per tutta la vita e portarmi a casa ogni tanto qualche bell'uomo che voglia avere solo un'avventura.

Certo, il mio sogno fin da piccola era quello di trovare il principe azzurro, sposarmi e avere dei figli. Ma da quando i miei sono morti, il mio sogno è sparito con loro. Quanto sarebbe doloroso per loro passare quello che ho passato io e non riuscire ad uscirne. Pure io non ci sono ancora riuscita, per me è troppo difficile, vuol dire dimenticare i miei genitori, ma io ero molto legata a tutti e due.

Quindi è per questo che non mi metterò mai con qualcuno e soprattutto non con uno come lui a cui sono morti i genitori, come a me. Anche se questo vuol dire frantumare in milioni di pezzettini il mio cuore già rotto, essere sua amica e vederlo con altre ragazze non sarà per niente facile, anzi troppo complicato.

L'unica soluzione che mi viene in mente è rompere tutti i ponti che posso aver involontariamente creato e lasciarlo andare, non voglio soffrire e sento che lo sto già facendo e che prima o poi crollerò per sempre e nessuno sarà lì a cercare di incollare i pezzetti del mio cuore.

E' meglio per tutti se io sparisco dalla sua vita e lui fa lo stesso con la mia.

'Senti, mi dispiace ma prima ho detto una stupidaggine'.

Lui mi guarda confuso e mi chiede: 'Di cosa parli?'

'Parlo del fatto che io e te non possiamo essere amici' anche se sento le lacrime agli occhi lo guardo con uno sguardo duro e freddo, seppellendo i miei sentimenti in fondo al mio animo, come ho imparato a fare già da parecchio tempo.

'Perché non possiamo essere amici?' si vede che è deluso da quello che ho detto, forse ci teneva davvero alla mia amicizia, ma non posso permettermi di avere dei sensi di colpa. Lo devo per forza lasciare andare.

'Te l'ho detto, io non ho amici' rispondo cercando di farlo desistere il più in fretta possibile anche se dalla luce che vedo nei suoi occhi capisco che sarà un'impresa colossale.

'Davvero, non capisco. Cosa c'entro io? Io ci tengo a te e mi stai molto simpatica, e voglio continuare ad essere tuo amico' cerca di convincermi.

'Mi dispiace di averti illuso, se cerchi anche tu un'avventura come tutti gli altri ok oggi pomeriggio a casa mia, ma se non è così io preferisco non vederti più'.

Dopo aver detto ciò vorrei solo spararmi o buttarmi in un precipizio. Vedo i suoi occhi colmi di tristezza ma non so cosa farci, io non posso essere amica di nessuno.

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