Capitolo 10

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Non so perchè ma sono nella foresta, qualcosa mi ha riportato qui con la consapevolezza che potrei rivedere il lupo e che potrei essere sbranata.. Ma scaccio via questo pensiero dato che ormai sono qui e non voglio che le mie azioni siano sempre dettate dalla paura.. la paura di amare..la paura di perdere qualcuno..di non essere abbastanza. Voglio essere forte voglio essere una ragazza di cui mio fratello sarebbe andato fiero. Non voglio essere una ragazzina impaurita che non sa affrontare i propri demoni. Quindi adesso sono qui e aspetterò, non so cosa. Ma aspetterò. Qui da sola.. in una foresta buia.. senza nessuno che possa aiutarmi.. con dei lupi nelle vicinanze, No! Io non ho paura.

Le ore passano ma questa volta so la strada di casa quindi non ci sono problemi, sono seduta da troppo tempo e la circolazione nelle gambe si sta fermando  odio quando succede quindi con un balzo mi alzo da terra e mi tolgo la terra dai vestiti, cammino un po, ci sono alberi secolari con lunghi rami e miliardi di foglie, sono ovunque di tutti i colori. Continuo a camminare e a osservare ogni minimo dettaglio quando scorgo una pietra enorme  sopra c'è una grossa spirale e sotto c'è scritta una parola in latino o greco.

'λυκάνθρωπος'

prendo il telefono e faccio una foto, quando sento il rumore di passi e delle voci allora mi nascondo dietro un albero.

"Devono essere vicini non possono nascondere le loro traccie per sempre, devono essere ammazzati e subito ci sarà la luna piena il prossimo mese e potrebbero esserci altre vittime innocenti. "

Di cosa stanno parlando? Sono completamente schiacciata all'albero senza respirare o potrebbero sentirmi. Quando sento le loro voci sempre più lontane esco e cerco di schiarirmi le idee torno verso il sentiero di casa ma un mano mi prede da un braccio e mi mette un fazzoletto sul viso, qualsiasi cosa sia mi fa perdere conoscenza e cado per terra sbattendo la testa. Mi risveglio legata ad una sedia in una stanza, mi fanno male i polsi da quanto è stretta la corda e mi fa male la testa per la botta presa prima.

"Aiuto!C'è qualcuno! Qualcuno mi aiuti" urlo dimenandomi impaurita, un uomo entra nella stanza e mi scruta attentamente.

"Cosa ci facevi nella foresta tutta sola? ad origliare le nostre discussioni poi. Davvero incaricano una umana per queste cose?" fa un sospiro e poi continua a parlare.

"O forse non sei un umana sei qualcosa di più." Si avvicina e mi prende per le spalle. "Allora dov'è il tuo alfa eh dove si trova! "

La testa mi gira e io non sto capendo niente non so cosa voglia da me quest'uomo, vedo leggermente sfocato e non riesco a riconoscere i suoi lineamenti ma sono più che sicura di non conoscerlo.

"Io non so niente, non so di cosa stai parlando ti prego lasciami andare io non so nulla." sussurro mentre cerco di togliermi le corde che mi legano i polsi.

"HAHAH, tu pensi che io sia così stupido da crederci? Se non parli con le maniere buone dovrò usare quelle cattive e non ti assicuro che ne usciresti viva." apre un armadietto a cui non avevo fatto nemmeno caso e tira fuori un coltellino.  "allora sei sicura di non volere parlare?"Si riavvicina, sento il suo alito sulla testa e delle lacrime iniziano scendere velocemente sulle mie guance. Mi appoggia il coltellino sulla gola e con lo sguardo mi incita a parlare.

"Io non so nulla lo giuro, ero li per caso stavo facendo una passeggiata e poi siete arrivati voi io non so nulla." Continuo a ripetere inutilmente.

"Be se cosi fosse dovrei ucciderti comunque ormai sai troppo." Mi alza il mento intento a piantarmi il coltello nel collo quando un ringhio fortissimo si propaga in tutta la stanza, apro gli occhi di colpo e vedo un essere con delle lunghe zanne che fuoriescono dalla bocca, la faccia deformata e gli occhi di un rosso brillante paragonabile a quello di un rubino.Il cuore inizia a martellarmi nel petto e mi dimeno sulla sedia impaurita e tremolante.

L'uomo scappa via veloce come un coniglio non avendo niente con cui difendersi. Due ragazzi spuntano dietro a quell'essere che piano piano ritorna nella sua forma normale..

"Ei stai tranquilla non ti faremo del male." cerca di rassicurarmi una ragazza mentre mi toglie le corde. Rialzo lo sguardo per poi incontrare quello di Zack che mi guarda con preoccupazione. Ingoio il groppo che mi si è formato in gola e trattengo l'urlo che vorrei tanto liberare.


"Lydia" mormora Zack. Le lacrime non si fermano scendono una dopo l'altra senza sosta, prova ad avvicinarsi a me.

"Non mi toccare!" urlo. Mi allontano il più possibile da lui e mi rannicchio in un angolino cercando di capire cosa sta succedendo.

"Sto sognando" sussurro guardandomi i polsi. "Sto sognando" continuo a ripetermi, anche se in fondo so di essere davvero  in questo luogo e che tutto questo sta succedendo realmente.

"Cosa sei?" Chiedo con un filo di voce incapace di guardarlo in faccia.

"Ti prego Lydia non avere paura di me, so che ti sembra un grosso incubo ma non ti farò mai del male puoi fidarti di me anche se puo sembrarti impossibile.. " fa una piccola pausa e si passa una mano tra i morbidi capelli castani per poi ricominciare a parlare "sono un licantropo, per le altre persone posso sembrare un ragazzo normale ma posso trasformarmi come hai appena visto e con la luna piena posso diventare un lupo solo più grande di quelli nella norma.. Nella foresta ero io quel lupo..Ascoltami ti prego guardami sono sempre io." mormora mentre si inginocchia davanti a me.

"tu uccidi le persone?" domando prendendomi la testa tra le mani.

"No No non farei mai una cosa del genere all'inizio con la luna piena era difficile gestire la rabbia ma adesso sono perfettamente cosciente di quello che sono e di quello che faccio. Loro sono Liam, è un licantropo come me,  e lei è Denise è una umana ."

Non so se scoppiare a piangere o ridere quindi mi limito a chiudere gli occhi e sperare di svegliarmi nel mio letto.

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