Il vento mi scompiglia i capelli e i brividi compaiono ovunque."TU SEI PAZZO!" Urlo. Si è lanciato dalla finestra e ha incluso anche me in questa pazzia; per fortuna 'atterra' perfettamente su due piedi come se l'avesse fatto chissà quante volte,e mi sorride soddisfatto.
"Non è stato tanto male dai" dice e si mette a ridere appena vede la mia faccia sconvolta.
"Sei un cretino." Dico ancora aggrappata a lui.
"Che fai resti attaccata a me o scendi?" E continua a ridere, gli mordo la spalla per vendicarmi e scendo sistemandomi i capelli. Mi prende la mano e inizia a camminare, un piccolo gesto che mi fa provare mille emozioni, ad ogni suo tocco il mio corpo reagisce diversamente, gli stringo la mano e lo seguo.
"Dove andiamo?" chiedo curiosa.
"Sapessi" dice sghignazzando.
Gli tiro un pungo sul braccio ma sembra non averlo nemmeno sentito,anzi penso di essermi fatta più male io."Quello sarebbe un pugno?"
"Non sottovalutarmi potrei essere molto crudele" rispondo offesa.
"Okay,scusa capo" ridacchio e alzo gli occhi al cielo.
"Ora mi dici dove stiamo andando?" Chiedo in tono supplichevole.
"Non te lo dirò mai"
"Sei uno stronzo, allora quanto manca mi fa fatica camminare tanto." Dico fermandomi e sbuffando.
"Per prima cosa andiamo a fare colazione e poi vedrai."
"Non mangerò mai più un bombolone, scordatelo."
"Be troverò qualcos'altro,muoviti o ti prendo di peso e ti trascino nel bar."
"Sei stressante oggi" dico rialzando per l'ennesima volta gli occhi al cielo.
"Se rialzi un altra volta gli occhi al cielo sarò costretto a torturati lentamente."
"Non ne saresti mai capace" e rialzo gli occhi al cielo per provocarlo. Mi prende e mi fa indietreggiare piano piano fino ad appoggiarmi al muro,mi guarda intensamente negli occhi e mi bacia il collo, chiudo gli occhi godendomi quel contatto paradisiaco, si stacca avvicinandosi alle mie labbra lentamente e a quasi un millimetro da esse si allontana.
"Andiamo?" Chiede sorridendo per avermi davvero torturato psicologicamente. Incrocio le braccia al petto e lo seguo imbronciata.
"Hai qualcosa qui" dico indicandogli la guancia.
"Qui?"
"No qui." Dico avvicinandomi velocemente posandole mie labbra sulle sue, lo sento sorridere, e mi stacco soddisfatta.
"Ho vinto io" dichiaro e entro nel bar ormai a pochi metri da noi. Mi siedo al tavolo e vedo Zack andare ad ordinare al bancone ancora con il sorriso stampato sul volto, una barista molto bella gli sorride e resta a fissarlo per troppo tempo per i miei gusti, si sporge in avanti per fare vedere la scollatura ma lui sembra non accorgersene nemmeno, allora mi alzo dal tavolo e gli prendo la mano.
"Allora cosa prendiamo?" Chiedo stringendogli la mano mentre fisso la ragazza , Zack si mette a ridere e mi stampa un bacio sulle labbra.
"Non lo so piccola" mi giro di scatto e sorrido come una cretina per il nomignolo che mi ha appena dato.
"Io prendo una brioche vuota" dico alla barista, mi lancia un occhiataccia mi prende la brioche la matte su un piattino e me la passa , aspetto che Zack ordini e si mette a sedere davanti a me con due pizzette davanti. Continuo a mangiare lentamente e becco Zack fissarmi.

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It's real.
Hombres LoboLydia, una ragazza dai lunghi capelli rossi e gli occhi verdi spenti dalla disperazione per la morte di suo fratello, chiusa in se stessa e sola. Zack si potrebbe definire un ragazzo misterioso e dal bell'aspetto, ma custodisce un segreto enorme pe...