Levi premette le labbra su quelle di Eren con una lentezza e una dolcezza esasperanti. Il corpo del ragazzo fu scosso da brividi di eccitazione ed emozione, e quegli attimi gli parvero infiniti. Quando Levi si staccò, iniziò a tracciare un percorso di baci dal mento fino all'orecchio, che mordicchiò appena, mandandolo completamente in tilt. In effetti, Eren era già andato in tilt nel momento stesso in cui Levi si era seduto su di lui, ma quello era un dettaglio.
Levi continuò a stuzzicare il lobo per qualche istante, poi scese lungo il collo, ripercorrendolo più volte fino a lasciargli addosso una serie di succhiotti tanto dolorosi quanto piacevoli.
"Oi..." lo richiamò all'improvviso, riportandolo alla realtà. "Ti ho chiesto com'è andato l'esame."
Il suo tono era il solito, gelido e autoritario, ma Eren non riuscì a concentrarsi sulla risposta. Proprio in quel momento, Levi tornò ad accarezzargli la spalla con le labbra, poi si fermò e incrociò il suo sguardo.
"Moccioso, ti ho fatto una domanda. Pretendo una risposta."
"Non lo so... c-credo... oh!"
Non appena provò a parlare, lui intensificò i suoi movimenti, baciandogli ripetutamente il pomo d'Adamo e facendo scivolare la lingua sulla pelle sensibile del collo. Eren inarcò leggermente la schiena, scosso da una nuova ondata di piacere.
"Credo bene," riuscì a balbettare.
Non sapeva spiegarsi il motivo per cui quei gesti lo mandassero così in estasi, ma era certo che Levi lo avesse capito prima di lui e stesse usando quella consapevolezza a proprio vantaggio.
"Credi?" lo provocò il più grande, sollevando un sopracciglio. "Non hai fatto i compiti?"
Poi, senza dargli il tempo di rispondere, si abbassò fino al suo petto e cominciò a tormentargli i capezzoli con la lingua, tracciando piccoli cerchi attorno ad essi, avvicinandosi lentamente al centro. Nel frattempo, lo fissava con un'intensità tale da metterlo ancora più in imbarazzo.
Eren si rese conto solo in quel momento che il suo maglione era scomparso. Probabilmente lo aveva gettato da qualche parte, come il gatto. D'istinto, portò le mani al viso per nascondere il rossore che gli aveva invaso le guance, ma Levi gliele afferrò saldamente, costringendolo a guardarlo.
"Non hai bisogno di coprirti," gli sussurrò, prima di fiondarsi nuovamente sulle sue labbra e morderle con forza, come se potessero sfuggirgli da un momento all'altro.
Poi, all'improvviso, si fermò e si scostò leggermente.
"Eren?" lo chiamò con voce bassa.
Fu in quell'istante che il ragazzo si rese conto della situazione. La sua erezione premeva contro Levi, ben evidente.
"Ehm..." cercò di dire qualcosa, ma le parole gli morirono in gola. Era completamente confuso, non sapeva spiegarsi cosa gli stesse succedendo.
"Perché fa m-male?" balbettò, sperando che Levi avesse una risposta.
L'altro lo fissò con aria incredula, inarcando il sopracciglio.
"Sul serio, moccioso? Non sai proprio nulla sui tuoi genitali? Ma dove diavolo hai vissuto fino ad ora, nel Paese delle Meraviglie?"
Il calore sul viso di Eren aumentò, mentre distoglieva lo sguardo per la vergogna. Levi, però, non gli diede tregua. Lo sollevò senza alcuno sforzo e lo portò in quella che Eren supponeva fosse la sua stanza. Una volta buttato sul letto, Levi si fermò e si mise a fissare il suo pantalone con espressione indecisa.
Un attimo. Indeciso di che?
Un sorrisetto diabolico gli si disegnò sulle labbra. Incrociò le braccia al petto e lo scrutò con aria divertita.
"Sai, moccioso... non so se spiegartelo con le parole o con un esempio pratico."
Si tolse velocemente la cravatta e la camicia, gettandole in un angolo fuori dalla vista di Eren.
Quest'ultimo trattenne il fiato, osservandolo senza riuscire a distogliere lo sguardo. Il fisico di Levi era sorprendentemente scolpito, nonostante la sua statura, e la definizione dei suoi addominali era talmente evidente da fargli sentire un'ondata di calore ancora più intensa al volto.
Levi si stese sul letto e iniziò a strusciarsi contro di lui, partendo dalla sua evidente erezione per risalire fino all'orecchio.
"Se non vuoi, puoi fermarmi," gli sussurrò, facendogli avvertire il calore del suo respiro sulla pelle.
Eren deglutì con difficoltà. Era terrorizzato all'idea di quello che stava per succedere e, allo stesso tempo, imbarazzato oltre ogni limite.
"Prima di tutto, dobbiamo scoprire le tue zone erogene," aggiunse Levi con tono malizioso.
"È... è tutto m-molto i-imbarazzante," cercò di ribattere Eren, la voce tremante.
"Se non vuoi fermarmi, chiudi la bocca e ascolta," lo interruppe l'altro con tono autoritario. "Hai bisogno di una lezione in materia, e non c'è nulla di cui vergognarsi. È una cosa del tutto normale."
Normale? Sì, certo. Come se bastasse saperlo per farlo sentire meno a disagio. Il solo pensiero di quello che stava per succedere gli fece avvampare il viso di un rosso intenso.
"L'orecchio, per esempio, sembra che non ti abbia stimolato molto," lo prese in giro Levi.
Poi, con estrema lentezza, fece scorrere un dito lungo il ventre, tracciando piccoli cerchi immaginari sulla pelle.
"Mmhh... vediamo un po'..."
Si abbassò ulteriormente e, con un movimento fulmineo, fece scivolare la lingua all'interno della coscia del ragazzo.
Eren sussultò violentemente, inarcando la schiena e trattenendo un gemito. Il suo membro pulsava così tanto che quasi gli faceva male. Levi lo trattenne con una mano sulla schiena, mantenendolo inarcato, e lo guardò con aria soddisfatta.
"Quindi orecchio, pube, ventre..." sussurrò sulle sue labbra. "Va bene se continuo?"
Il ragazzo tremò leggermente.
"L-Levi?" balbettò.
"Dimmi."
Deglutì. "Fa male."
"Tch. Sei proprio un moccioso impaziente," borbottò Levi, abbassando lo sguardo sul suo addome.
Poi, senza smettere di fissarlo, slacciò con calma il bottone del pantalone e abbassò la zip molto lentamente. Scostò appena il tessuto, facendo pressione con il naso contro la stoffa della sua biancheria.
"Se fa male è perché sei eccitato al punto che hai bisogno di scaricare il piacere," spiegò con calma. "Ma se non te la senti, io non muoverò un dito."
Eren deglutì più volte. "E come fai a sapere se sono pronto?"
"Me lo devi dire tu," mormorò l'altro, continuando a baciargli il ventre.
Il ragazzo esitò. "E se... lasciassi a te la scelta?"
Levi lo fissò per qualche secondo, poi sospirò.
"Non posso prendermi una responsabilità così grande. È una decisione che devi prendere tu, con i tuoi tempi."
Eren si sollevò sui gomiti e lo guardò con sospetto.
"Che ti prende, moccioso?"
"Ma tu sei davvero così premuroso o lo fai per qualche scopo preciso?" scherzò.
"Tch. Per chi diavolo mi hai preso?" sbuffò LeviHello, it's me!
Hi people! Volevate il momento pervy vero? E invece nha, vi faccio aspettare ancora un po' dopo tutto sono solo due settimane che si conoscono, già è tanto che fanno tutto sto macello.
Ragazzi questa domenica è stata illuminante, il capitolo 21 come il 22-23-24 e il più importante 25 mi sono usciti, così, e rullo di tamburi
(Anche un pochino di suspence (?) il capitolo 25 è quello che attendete di più. Ci ho passato ben 4 ore sopra quindi lo apprezzerete che vi piaccia o no :)
Ovviamente scherzo, spero tanto che vi piaccia e non vi do assolutamente indizi, spoiler o altro. Attenderete buoni buoni.
Detto questo ci si vede al prossimo capitol.
Chu~💙

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Il mio primo amore
Romance!!!In revisione!!! Attenzione, questa è una storia d'amore fra due uomini, quindi a chi da fastidio per favore cambi libro. Eren ha vent'anni, è ormai lontano da casa da un anno. Studia legge, lavora in un bar, e si è costruito una nuova vita a picc...