Entrando in classe ricordo del mio primo giorno di scuola, quando all'età di sei anni sono andata per prima volta insieme alla mamma.
Ma questa è completamente un'altra storia. Appena entro insieme alla vicepreside qualcuno mi saluta in questo modo: "Heylla!"
Altri ragazzi ridacchiando fanno dei suoni strani. Tipo: "uuuuuuhhh" e sbattono con le mani sul loro banco.
La vicepresside dice: "Ragazzi fate i bravi, buoni eh! Questa sarà la vostra nuova compagna di classe, si chiama Taylor ."
Sento che qualcuno di questi ragazzi dice ridacchiando: "Taylorina! E vaai con DJ- TAY! " e batte il cinque con suo compagno di banco. La prof li guarda male.
"Lenox fai il bravo insieme al tuo compagno di banco Gio" li riprende la vicepreside.
Sento una voce che arriva dal fondo della classe: "Hey bella, vieni sederti vicino a me."
È un ragazzino moro con il capello in testa abbassato fino agli occhi, quegli occhioni bellissimi di colore nero luccicanti come due stelline, ma, nello stesso tempo, anche tristi.
La vicepreside lo interrompe: "No, Taylor va a sedersi vicino a Matteo."
Tutti ridacchiano, io mi avvio nella classe. In questo momento un ragazzo biondo che è all'ultimo banco si passa la mano tra i capelli e guarda male i suoi compagni dicendo: "Dai prof, io sto benissimo da solo."
Non ho capito il perché, ma si vede che c'è qualcosa di particolare in quel ragazzo che già mi butta addosso una brutta occhiataccia.
"No Matteo, tu chiacheri troppo, non stai zitto mai, con Taylor sarai più tranquillo" risponde la prof.
Già mi sono vista male. Ho capito che sto entrando in una classe davvero problematica. Quello che ho notato subito, è che le ragazze erano pochissime rispetto ai maschi. Sarà difficilissimo penso io.
"Taylor perfavore ti sedi di là, vicino al ragazzo biondo, quello è Matteo. Poi ci vediamo alla prossima lezione che sarà quella di geografia e ci conosceremo meglio con tutti i ragazzi. Buon proseguimento prof" dice lei alla professoressa che è in quella classe ed esce.
Io mi siedo vicino a Matteo, come mi hanno detto.
"Ciao " dico io."Ciao " risponde neanche guardandomi.
"Io sono Taylor, faremo amicizia?" chiedo ironica, non sapendo cos'altro dire. Questa frase me l'ha fatta imparare Dani mentre venivamo a scuola. Ho ripetuto questa frase cento volte per non dimenticarla e fare una figuracea come al solito faccio io.
Lui mi risponde soridendo: "Si certo che faremmo amicizia, ovvio."
In classe i ragazzi hanno iniziato fare rumore, guardano tutti nella mia direzione. Alcuni mi sorridono gentilmente . Dopo, da quello che capisco, c'è la lezione di matematica, il prof non riesci a far fare silenzio.
In questo momento si sente il suono della campanella per l'intervallo.
Alcuni ragazzi escono fuori dalla classe, altri rimangono per conoscermi e per fare due chiacchiere con me.Solo che io non sono tanta brava, ho difficoltà nel parlare. Dal primo giorno alcuni ragazzi già intendono fare gli stupidi.
Durante l'intervallo voglio andare in bagno, ma non so come chiedere , poi sono un po' imbarazzata e uno dei ragazzi nota che cerco qualcosa.
"Cosa cerchi?" chiede lui.
"Il bagno" spiego io con tanti gesti.
"Vieni che ti faccio vedere, sono Seul piacere" dice molto gentile lui.
"Taylor" dico io sforzando un sorriso. Mi accompagna fino là."Qui" dice lui sorridendente facendomi segno con il dito. Io entro ma non capisco nulla, dentro ci sono solo maschi. Mi guardano molto male. Uno di loro con i capelli biondi e molto ricci con un sguardo molto dolcissimo e solare uscendo mi dice:
"Dall'altra parte per le ragazze, qui è il bagno dei maschi" mi prende per la mano e mi conduce, facendomi vedere la porta del bagno delle femmine.
"Grazie" dico io. Potevo guardare anch'io il cartello, ma si vede che l'emozione mi ha offuscato la vista. Già sento il bruciore che mi viene sulle guance, sono arrabbiata.
Ho capito che sono stata fregata, beh, ha fatto lo stronzo quello. Per la vergogna che mi vieni, mi sarei fatta la pipì addosso. Esco dal bagno e mi dirigo in classe.
Vado a sedermi al mio posto, tutti, con lo sguardo puntato su di me, ridono per mio conto come stronzi. Ma qui c'è un'altra sorpresa che mi aspetta.
Qualcuno ha messo il caffè sul mio quaderno, appena mi siedo Matteo spinge leggermente con un dito il bicchiere con il caffè dicendo: "Uupss."
Vorrei proprio urlare come una leonessa nella savana. Tutto il caffè mi vieni addosso e si bagnano anche il tavolo e il mio quaderno, ma proprio tutto.
È ben chiaro che tutto questo è fatto apposta per me, come a dire che mi hanno datto il benvenuto, ma io non posso sopportare queste stupidate non ci penso neanche. Ho capito benissimo che loro si divertono così, ma con me non funziona questa cosa.
Qualcuno salta imediatamente ed inizia ad asciugare il caffè dal tavolo con dei fazzoletti. È lui il ragazzo riccio che mi fatto vedere dov'era il bagno delle ragazze. Almeno uno in questa classe ha il cuore buono.
"Dai, dai che va tutto bene, non rimanere male, sono dei bambini, li manca la tata. Io sono Ric" dice per tranquillizzarmi porgendomi la mano con dei fazzoletti per asciugarmi.
"Ecco, adesso piangera ragazzi guardatela" dice un'altro. Davvero mi viene da piangere, invece loro ridono.
"Ma smettilaaaa una volta, basta fare lo stronzo!" grida il ragazzo che mi ha aiutata ad asciugare il tavolo bagnato con il caffè.
Mi sono seduta in attesa che arrivi il prof ed inizi la lezione. Mi sono appoggiata la testa tra le mani in modo che mi copra anche la faccia, perché sto veramente male. Mi sono detta: "Ma vale la pena frequentare questa scuola?"
Spazio autore. ❤
Ciao a tutti Taylorini. Spero che la storia inizia darvi qualche piacere, aspetto i vostri suggerimenti. Grazie mille a tutti per le vostre stelline.Un abbraccio fortissimo. ❤ 😘 💋.
YOU ARE READING
♡Avvelenata con Amore1♡ (CameronDallas & EmisKILLE)
FanfictionLa storia di una ballerina di danza classica e un cantante raper stupisce tutti. Amore, tradimento, tristezza , e anche un sacco di divertimento troviamo tutto questo bel misculio in questa avventura di questi giovani scatenati. Questa storia compl...