21. Questione di vita

519 26 0
                                    

Quando io ed Edo siamo tornati alla villa, molta gente si è svegliata. Tomma mi viene incontro e mi solleva da terra.
«Non mi divertivo così da... da mai!»
Scoppio a ridere per la sua espressione devastata.
«Ma Bea dov'è?» gli chiedo.
«Ha dormito con Sam credo.»
Inizio a cercarla per il giardino ed infine in casa. Non riesco a trovarla e inizia a salirmi l'ansia: che può esserle successo? Decido di provare nel bagno al piano superiore e lancio un sospiro di sollievo quando la trovo addormentata profondamente nella vasca da bagno, abbracciata ad una bottiglia di Jack Daniels. Le scatto una foto con il cellulare, credo che le farò un poster. Le accarezzo la fronte e lei si sveglia con gli occhi rossi.
«Mio dio, sono a pezzi.» si lamenta toccandosi la testa.
«Forza devi tirarti su, tesoro.» la incito. Ci prova almeno tre volte, senza successo. Alla quarta riesce a sollevarsi, ma si lascia cadere fuori dalla vasca, sul tappeto lilla. Scoppia in una lunga risata contagiosa. Continuiamo a ridere mentre la appoggio sulla mia spalla e la aiuto a scendere le scale.
«Meli ha chiamato mamma e ha chiesto se va tutto bene.» mi informa fredda Giorgia.
«Si certo, torniamo presto, avvertila.»
Lei annuisce e lancia un'occhiata a Bea. Improvvisamente mi torna in mente l'immagine di Marc e Bea che si baciano. E il dolore negli occhi di mia sorella. Lascio la mia migliore amica sul divano a bere da una bottiglia di acqua e torno nel giardino. Marc è seduto nel prato che fuma.
«Marc.» lo chiamo, mentre mi avvicino.
«Ehi bellezza.»
«Come stai?»
«Sono stato meglio, ma anche peggio.» ridacchia. È segnato dalla notte difficile, passata a vomitare nelle siepi. Ha due grandi occhiaie, ma rimane sempre il più bel ragazzo della Terra.
«Bene. Domani dobbiamo parlare.»
Annuisce solo e gli stampo un bacio sulla guancia, per poi andarmene.
«Ah Mel.» mi richiama prima che rientri in casa: «Non mi ricordo un cazzo di ieri sera.» dice scoppiando a ridere. Alzo le spalle ad entro in casa. Il fatto che non si ricordi niente non toglie quello che ha fatto ieri ed il suo comportamento nei confronti di Gio. Dato che Marc non è affatto nella situazione di guidare, ci porta a casa Tomma. Quando Bea scende dall'auto scendo con lei e faccio cenno agli altri di aspettare un momento.
«Che c'è? Ce la faccio, sai.» ridacchia lei.
«Non ne sono sicura.. Bea ti ricordi qualcosa di ieri sera?»
Mi guarda preoccupata e poi si tocca la testa con una smorfia.
«Veramente poco, però... potrei aver baciato Marc.»
«Si l'hai fatto.»
«Mi dispiace per Giorgia, non volevo, solo che Marc è... È molto convincente.»
Bea ha capito tutto, è sempre stata un passo avanti agli altri. Annuisco lentamente.
«Domani parlerò con lui, voglio capire se è il solito coglione o magari riuscirà mai ad innamorarsi.»
«Soprattutto se è la prima, che la smetta di far male a Gio.» come al solito Bea conclude le mie affermazioni. Torno a guardarla negli occhi, così simili ai miei, non nel colore, ma nella lucentezza. Non ha mai perso la voglia di vivere che ci accomunava e questa è la vittoria più grande.
«Ciao Bea.» sorrido.
«Ciao Meli.»
Torno in macchina e chiacchiero con Tomma riguardo alla serata. Anche lui a quanto pare se l'è davvero spassata. Mi racconta di una mora spettacolare con cui ha passato la serata e che vuole assolutamente chiederle di uscire. Una volta arrivate a casa, Giorgia non saluta nessuno e si rinchiude in camera. Mi faccio una doccia rapida, giusto per darmi un tono e pulirmi via fumo e alcol. Mamma non è a casa, perché la domenica è il giorno che dedica solo a se stessa e perciò c'è la babysitter, Marika.
«Ciao Mari, tutto bene?» la saluto giungendo in salotto. È seduta sul divano, mentre Angi sta giocando con i dinosauri sul tappeto.
«Buongiorno Meli, si tutto ok, com'è andata la festa?»
Un casino unico.
«Benone, ci siamo divertite molto.» tant'è che Giorgia è in camera sua in lacrime.
«Mangi qua?»
«No, ho il turno con il vecchio tra poco.»
Il "vecchio" è l'anziano millionario a cui Mari fa da badante. Lei ne parla sempre con disprezzo, dev'essere un uomo lunatico e scorbutico, che non ha più voglia di vivere. Mari gli ha già salvato la vita un paio di volte, mentre lui cercava di togliersela. Ma non l'ha mai ringraziata, anzi le ha dato della troia, perché si è intromessa nelle sue decisioni. Lei non ha mai smesso di accudirlo e di impedirgli di farsi del male, per questo ha tutto il rispetto e la stima da parte mia. L'ho sempre trovato un paradosso più che interessante: lei che dalla vita non ha niente la ama, lui che ha avuto una vita piena, ora vuole perderla. Marika è una ragazza incredibile, che ci è sempre stata vicina e che abbiamo ormai integrato nella famiglia. Ormai è come una parente, oltre a tenere d'occhio Angi la domenica, viene ai cenoni delle feste o ai weekend al lago. È una sorella maggiore, che io non ho avuto poiché nella famiglia quella sono io. Metto su una pentola d'acqua a bollire, ebbene sì la domenica spesso mi tocca cucinare. Elisa è al tavolo in cucina con le solite cuffie, che scrive chissà cosa. Almeno mi fa compagnia, e che compagnia. Mentre aspetto a buttare la pasta mi ritrovo a pensare a un paio di occhi azzurri come il mare. Chissà dov'è Mirko in questo momento, chissà com'è la sua vita e quanto egli ci tenga.

Tutti pazzi di leiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora