La famosa festa che danno i gemelli è a numero chiuso. Saremo una trentina massimo. La gang e gli amici più intimi. Tutto ciò di cui ho bisogno, più o meno. Alcol, amici, musica.
Peccato che questa volta non ci sarà Beatrice e che probabilmente comincerò a vedere con occhi diversi Marc. Giorgia bussa alla mia camera ed entra senza nemmeno aspettare che dica niente. Che senso aveva bussare?
«Ciao Meli.»
«Ehi.»
Si siede vicino a me sul letto e mi guarda pensierosa.
«Com'è andata con il maglioncino blu? A me sembrava bene.» le chiedo, perché era un po' che volevo farlo.
«Mi considerava, ma non desiderava. Non so come spiegartelo, ma ho due ipotesi: la prima è che lui si trattenga e che in realtà vorrebbe lasciarsi andare. La seconda è che ci sia un'altra ragazza che lo attragga particolarmente. Non so, ma ho questa impressione... L'ho visto più volte con una bionda, sai chi è?»
Il cuore mi sobbalza a sentire che anche per Giorgia Marc è interessato a qualcuna, potrei essere io?
«No, ma cosa dici. La bionda è una sciaquetta con poco cervello a cui ho già chiesto gentilmente di starci lontana. Ma a Marc non gliene importa nulla di lei.»
Annuisce e abbassa lo sguardo.
«E te?»
Io cosa? Giorgia sospetta che sia io la ragazza in questione? Pensa che Marc si sia preso una cotta?
«Cosa?» balbetto.
«Con Mirko?»
«Mi ha bidonata quello! Per questo ho cambiato numero.»
Così io e mia sorella iniziamo a parlare ed è fottutamente piacevole. Avevo bisogno dei suoi consigli, del suo punto di vista.
Passato il timore che lei abbia gli stessi sospetti di Tommaso, è più facile raccontarle quello che mi succede.
«Cos'altro sai di Lorenzo?»
«Gran poco a dire la verità. È un ragazzo meraviglioso però, pieno di creatività, voglia di fare e di divertirsi»
«Mi piacerebbe conoscerlo da come ne parli, Mel.»
«Mi piacerebbe presentartelo, davvero.»
Ci prepariamo per andare. Giorgia mette un abitino bluette, con uno spacco sul fianco. Come al solito è folgorante, sia nel vestito che con quel sorriso. Anche io decido di mettere un abito e mi metto alla ricerca nell'armadio. Il mio telefono vibra così lo raggiungo e apro il messaggio ricevuto.
Numero sconosciuto: Hai visto che anche la mia sim è piena di merda, Mela. Però esiste sempre il tasto reset. Se resettassimo insieme?
Mi si blocca il respiro a queste parole illuminate sul display. Lorenzo vuole il mio aiuto, dandomi il suo. Ha bisogno di me e io, ora, sento bisogno di lui come non mai. Appoggio il telefono lasciando aperto quel messaggio, quello splendido messaggio. Mi infilo un vestito con degli strappi sulle spalle e qualche collana. Mi guardo allo specchio e sorrido, non sarò mai sola. Prendo il telefono e rispondo: Resettiamo.
Sorrido alla Melissa nel riflesso, perché lei lo sa quanto mi senta bene, quanto mi piaccia quando sono felice.Alle otto, come sempre suona il clacson di Marc sotto casa. Raggiungo l'auto e mi appoggio al cofano, mentre aspettiamo Giorgia.
«Risparmiami le solite raccomandazioni su tua sorella.» ridacchia girando l'auto e avvicinandosi.
«Marc fatti tutte le tipe che vuoi, divertiti. Diciott'anni si hanno una volta sola.» dico senza rabbia o sarcasmo, ma con serenità.
I suoi occhi mi guardano inquisitori, poi confusi.
«Cosa hai Mel?»
«Niente dico solo che capirai da te quando una donna ti conquisterà il cuore e se questo non è il momento, non posso farci nulla io.»
Lo guardo con un sorriso e aggiungo: «Certo, se la fai soffrire ti taglio il pisello in ogni caso.»
Scoppia a ridere e un po' mi unisco a lui. Poi mi prende il braccio e mi costringe a scivolargli addosso. Mi chiude le braccia attorno ai fianchi e mi stringe semplicemente. Un abbraccio bello, sincero. Forse l'unica cosa di cui avevo veramente bisogno.
«L'unica a conquistare il mio cuore è solo la regina.» sussurra nel mio orecchio.
Purtroppo arriva Giorgia e mi stacco da lui prima che possa vederci. Chissà se era la solita battuta o c'è davvero un fondo di verità. Non posso saperlo, perciò saliamo in auto e partiamo.
La casa dei gemelli è una villetta, ma la cosa bella è la piscina che ha una vista mozzafiato sulla città.
Il cancellino è già aperto così entriamo e sento la musica ad un volume smoderato. Poi mi ricordo che la festa è organizzata da Sam e Dan e perciò è normale questo casino.
«Fanciulle!» ci accoglie il primo dei due con un sorriso. Allora Dan si china e bacia le mani a me e a mia sorella. Scoppiamo tutti a ridere quando Giorgia gli tira una pacca in testa. Gaia, Tomma sono già là e ci salutano. Ci sono altre persone, ma come al solito non mi interessa, sorrido per cortesia quando mi salutano, ma non sono davvero sicura di quali siano i loro nomi. Raggiungo la cassa degli alcolici e la sollevo sul tavolo. Tiro fuori i bicchierini e distribuisco tutto con ordine.
«Ti dai già all'alcol?»
Mi volto e compaiono due occhi di cioccolato fuso.
«Ciao Edo. Si, l'alcol è l'unico amore della mia vita devi sapere.» sorrido «Dopo mio padre.»
Ridacchia e mi da un lieve bacio sulla guancia.
«Come stai Meli?»
Preparo due drink e sospiro.
«Bene tutto sommato. Tu?» chiedo e gli passo un bicchiere.
«Bene, ma non bevo.»
«Cosa?» alzo la voce e sgrano gli occhi.
«Non mi piace ubriacarmi e perdere il controllo.»
«Meglio.» sorrido e gli riprendo il bicchiere dalle mani. Berrò due drink io, sai che problema. Edo ridacchia e scuote la testa. Inizio a buttare giù uno dei drink e mi godo il bruciore che causa lungo la gola.
«Quindi chi conosci per essere invitato a questa festa?»
«In teoria te, ma in pratica ho conosciuto Luca prima.» spiega riferendosi a Luk, che sta ballando da solo in mezzo alla stanza, probabilmente già abbastanza ubriaco.
«Reggi!» urlo a Edo lasciandogli il bicchiere vuoto e quello pieno. Corro da Luk e inizio a ballare con lui. La musica è così alta che non sento i miei pensieri e un po' aiuta anche l'alcol che inizia ad entrare nel sangue. Luk mi vede e mi prende per le mani facendomi girare. Ridiamo e balliamo negli occhi di tutti, sulla bocca di ognuno. Non me ne frega niente se siamo solo noi a ballare, la festa la facciamo iniziare noi, perché siamo noi i capi. Mi struscio addosso a Luk che muove i fianchi e mi guarda con aria di sfida. Scendo, risalgo, mi volto e mi lancio, ma so che Luk è pronto a riprendermi al volo. Qualcuno applude, altri ridono. Mi blocco per riprendere fiato e vedo Edo con un bel sorriso che scuote la testa, i bicchieri ancora tra le mani. È così bello quel ragazzo, per una vipera come Sabrina è proprio sprecato. Mi piace come mi guarda, è come vorrei essere guardata sempre da un uomo. Con desiderio, ma rispetto, dolcezza e sensualità. Gli corro incontro e invece che afferrare il drink che mi porge, gli afferro la mano e lo trascino con me fuori dalla casa.
«Meli cosa fai?» ridacchia.
«Shh...»
Lo porto sul retro dove ci sono delle scale e mi siedo su un gradino. Lui appoggia i bicchieri e si siede. Appena è appoggiato gli salgo sulle gambe a cavalcioni e lo guardo negli occhi. Non c'è rimprovero o disapprovazione, solo stupore, curiosità, eccitazione.
«Cosa penserà ora Sabrina?» gli chiedo con voce cantilenante avvicinandomi sempre di più e fissando le sue labbra dolci e tese. Per tre secondi rimane fermo, ma si sente dal respiro che è combattuto. Alzo gli occhi e i suoi si incastrano nei miei.
«Melissa...»Spazio Æmis
Oh oh...
Secondo voi che capita?Un bacio
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Tutti pazzi di lei
Novela JuvenilE se la protagonista fosse apparentemente bellissima ed inarrivabile? Se il problema non fosse trovare un ragazzo che s'innamori, ma trovarne uno che non lo faccia?