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Le parole di Uncover di Zara Larsson rimbombano nella mia testa, non mi sembra vero di essere ad un suo concerto, sono troppo felice! Ad un tratto capisco che è tutto un sogno perché sento la voce di mio fratello Charlie e ricordo di avere impostato la sveglia la sera precedente con questa canzone. Non faccio in tempo ad aprire gli occhi che arriva anche mia madre e urla "Arya alzati altrimenti perdiamo l'aereo! Finisci di preparare le tue valigie e portale a tuo padre così le carica in auto."

Questo pomeriggio abbiamo il volo per New York dove ci trasferiremo. 

Ho sempre desiderato vivere nella grande mela, forse perché passando quasi tutte le estati dai nonni materni iniziò a nascere in me questo desiderio che finalmente si sta avverando. La nota negativa è che devo lasciare i miei migliori amici Giulia e Riccardo che per un certo periodo è stato anche il mio primo fidanzato, ma poi abbiamo capito che non eravamo fatti per stare assieme e siamo rimasti lo stesso amici. Giulia è come se fosse una sorella, ci conosciamo dall'età di 4 anni e in realtà siamo molto diverse, io bionda, alta 1.65 e socievole, lei mora, alta 1.75 e molto riservata, ma nonostante tutto siamo rimaste sempre unite.

Mi mancherà tutto di Milano! Uscire di casa e passare davanti al Duomo per andare a scuola, trovarci al nostro bar preferito a fare merenda oppure per ripassare prima di una verifica. Passeggiare per le vie del centro piene di negozi e di gente, correre in piazza duomo sotto la pioggia quando mi dimentico l'ombrello.

Purtroppo da domani inizierà una nuova parte della mia vita a New York, nuova casa, nuova scuola, nuovi amici, nuove esperienze.

Perché proprio a New York? Mia madre Crystal non è italiana, è nata a New York e ha vissuto lì fino ai 24 anni. Un giorno d'estate incontrò mio padre Alessandro che era in vacanza con degli amici e fu un colpo di fulmine, si innamorarono subito! Entrambi non erano molto sicuri di volere una relazione a distanza, così dopo pochi mesi mia madre si trasferì a Milano dove comprarono casa assieme. 

Il lavoro non fu un problema grazie anche ai miei nonni, una famiglia molto nota di New York, i Morris, che la aiutarono economicamente ad aprire uno studio di moda, così riuscì a continuare la sua carriera da stilista. Mio padre invece dopo essersi laureato andò a lavorare come avvocato nello studio di famiglia. A soli 26 anni mia madre rimase incinta di mio fratello, così si sposarono e dopo due anni nacqui io, Arya.

Ed eccomi qui pronta per trasferirmi definitivamente a New York, dico definitivamente perché ho passato tutte le estati dai miei nonni lì per cui è come se fosse una seconda casa.

All'inizio doveva partire solamente Charlie perché ha deciso di frequentare la facoltà di matematica alla New York University, ma poi un'amica stilista di mia madre le ha proposto di aprire un atelier proprio nella grande mela e così andiamo tutti e quattro. Mio fratello inizierà la sua esperienza al college, io frequenterò il terzo anno alla Columbia Secondary School, mia madre lavorerà nel suo studio di moda e mio padre la aiuterà a gestire la parte amministrativa dei due studi.

Sembra essere davvero tutto pronto, non mi sembra ancora vero, me ne accorgo solo quando sto salutando Giulia e Riccardo consapevole di non poterli rivedere il giorno seguente. Gli addii non li ho mai sopportati, per questo non lo vedo come un vero e proprio addio, spero di riuscire a restare in contatto con loro e magari anche di invitarli nella mia nuova casa di NY.

Le otto ore circa di volo non sono state molto pesanti, ho dormito tutto il tempo sulla spalla di mio fratello e poi ho mangiato un panino disgustoso portato dalla Hostess. Dopo aver aspettato le valigie, arriviamo a casa dei nonni che ci ospitano per qualche giorno finché la nostra nuova casa non è completamente sistemata.

Dato che sono circa le otto di sera mangio un pezzo di pizza che ho trovato in frigo e poi decido di fare un bagno caldo per rilassarmi. Quando esco non sento nessuna voce e deduco che saranno andati già tutti a dormire, così dopo aver parlato un po' su Skype con Giulia mi addormento anche io.

Apro gli occhi e guardo il cellulare, vedo che sono quasi le dieci, strano che nessuno sia venuto a svegliarmi! Dopo pochi secondi mi ricordo di non essere nella mia cameretta di Milano così scrivo subito un messaggio a Giulia e Riccardo.

Messaggio a Giulia e Riccardo: Mi mancate :(

Per mia fortuna la scuola inizierà fra una settima quindi ho ancora un po' di tempo prima di cominciare a pensare ai test e alle interrogazioni.

Scendo le scale e quando arrivo in cucina trovo mia madre e mia nonna impegnate a cucinare. "Buongiorno tesoro."

"Ciao mamma, nonna. Ma state cucinando per noi oppure per una squadra di calcio?"

"I tuoi nonni hanno voluto invitare i Wood e altri amici di famiglia questa sera per darci il benvenuto così li conoscerai anche tu, hanno un figlio della tua età mi sembra! ", dice mia madre facendomi l'occhiolino.

Speriamo non sia il solito ragazzo ricco e snob, penso tra me e me; nonna sembra leggermi nel pensiero infatti dice "E' un ragazzo molto educato e gentile, ha un anno in più di te e frequenta la tua stessa scuola così conosci già qualcuno mia piccola Arya." La nonna mi chiama sempre così anche se fra poco farò 17 anni per lei sarò sempre la sua piccola Arya!

Prendo un muffin ai mirtilli e un succo al mirtillo, sì sono un po' fissata sui mirtilli! Amo i mirtilli, il gelato al mirtillo, il frappe al mirtillo e le torte ai mirtilli, direi che è il mio frutto preferito.

"Mamma allora vado a vestirmi e poi scendo ad aiutarvi! Ma papà, Charlie e il nonno dove sono?"

"Charlie doveva ritirare alcuni documenti in università invece il nonno e il papà sono andati a sistemare le carte per il nuovo studio!" Mia madre deve esserne molto entusiasta di questo nuovo investimento, lo si vede dal suo sorriso quando ne parla.

Salgo in camera, metto una maglia bianca e un paio di leggings neri tanto mi sarei sicuramente sporcata cucinando quindi mi vestirò per la cena più tardi.




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