XXII

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Se non torno a casa entro cinque minuti sono sicura che i mie chiameranno la polizia! Sono rimasta a studiare da Giulia poi abbiamo cenato assieme e iniziato a chiacchierare e abbiamo perso la cognizione del tempo. Sono le 21.15 e dovevo essere a casa per le 20.30! Spero che non si accorgano della mia assenza dato che dovrebbero avere invitato degli amici per cena, magari non hanno fatto caso all'orario.

La strada che separa casa mia da quella di Giulia non è molta e ci impiego circa dieci minuti solitamente, ma poco fa sono arrivati dei nuvoloni grigi infatti ora sta diluviando e i genitori della mia amica non erano in casa per cui ho dovuto arrangiarmi da sola dato che neanche mio fratello mi ha risposto al cellulare.

Questo punto è il mio posto preferito e d'estate io, Giulia e i nostri amici ci fermiamo a giocare a carte, a ridere e giocare a pallone. È un piccolo prato pubblico dove il comune ha deciso di mettere delle panchine e dei giochi per i bambini e al centro c'è un grande albero dove ci rintaniamo a scambiarci i nostri pettegolezzi...

Delle ombre attirano la mia attenzione...Cosa ci fanno due persone sotto l'albero proprio adesso che c'è il diluvio universale?! Cerco di guardare meglio per vedere se li conosco e il mio cuore si ferma. Anzi tutto intorno a me si ferma.

C'è mio padre con una donna che non è mia madre. È molto bella, ma non l'ho mai vista.

Mio padre e una donna. Mio padre... E  la cena con i loro amici?!

Non stanno facendo niente di male, stanno solo parlando sotto il diluvio universale e lei sembra essere felice e non smette di ridere... Perché non andare in un bar? Perché quella donna non l'ho mai vista? Sto cercando di capire meglio la situazione quando una macchina sfreccia a tutta velocità e il risultato lo potete immaginare! Ho i vestiti completamente zuppi! Mi giro e loro non ci sono più, sono spariti... Era tutto frutto della mia immaginazione?

Mi sveglio sudata per il sogno che ho appena fatto, mio fratello sta ancora dormendo, pensavo di averlo svegliato. Il mio presentimento non sbaglia mia. Quella donna.

La risata di quella donna, sono sicura che era la sua, ne sono certa.

Non ne ho mai parlato con nessuno, non ho dato molto peso a quell'episodio, avevo 15 anni ed ero ancora un po' ingenua allora. Non mi sono fatta molti problemi e ho cercato di rimuovere quella scena dopo poche settimane evitando di fare domande a mio padre o a mia madre.

Ma ieri quella risata, era la stessa che ho sentito quel giorno sotto la pioggia. La donna con mio padre era la mamma di Eric, ne sono sicura.

Una domanda mi assale. Perché tutto questo?

Non può essere vero. Non può essere successo qualcosa fra loro, la mia famiglia è perfetta, mio padre ama mia madre e non potrebbe mai succedere una cosa del genere.

Devo cercare di scacciare questo pensiero perché non può essere così, io non ci voglio credere. E poi cosa faccio? Così di punto in bianco chiedo a mio padre se ha avuto una relazione con la mamma di Eric? Anzi con la madre del mio attuale fidanzato... Non può essere vero infatti sto correndo troppo. In fondo so che si sono conosciuti perché lo zio Bruce andava in università con mio padre per cui hanno passato le vacanze qui a NY, sono solo amici di vecchia data...

Tra poco mi alzerò e farò colazione come ogni mattina con loro e Charlie. Poi andrò a scuola con Eric, pomeriggio studierò e forse starò un po' con il mio ragazzo e con i miei amici e andrà tutto bene.

Toglimi il fiatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora