XXIV

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"Arya sei sveglia?! Mi senti?!", "Il tuo cellulare sta vibrando da circa mezz'ora!", "ARYA!!"

"Isabell la finisci di urlare?", farfuglio girandomi dall'altra parte.

"Vuoi rispondere oppure no? È Eric, hai sei chiamate perse da lui.", dice passandomi il cellulare.

Lo richiamo e risponde al primo squillo "Arya! Stai bene?!"

"Buongiorno anche a te Eric, io sto bene e tu?"

"Pensavo ti fosse successo qualcosa, è quasi mezzo giorno e non rispondevi alle chiamate!"

"Ieri sera quando siamo tornate Isabell è rimasta a dormire da me e abbiamo chiacchierato fino a tardi. Come sei premuroso grazie, ma va tutto bene!"

"Perfetto! Mio padre mi ha invitato per pranzo con la sua compagna, non ho molta voglia di andare e ho pensato di invitare te e lui ne è stato molto contento. Passo a prenderti per le 12.45."

"Ma cosa stai dicendo?!", inizio a tartassarlo di domande saltando in piedi sul letto.

"Non potevi avvisarmi prima?"

"Eri nel mondo dei sogni! Non preoccuparti a mio padre stai simpatica!"

"Va bene a dopo, questa me la segnerò Collins.", riattacco più agitata del solito e inizio a urlare ad Isabell di cercare nell'armadio dei vestiti carini per il pranzo.

Alle 12.45 precise Eric suona il campanello facendomi sobbalzare dal divano! Nel frattempo i miei genitori e Charlie sono andati a mangiare dai nonni mentre Isabell è tornata casa sua.

"Stai benissimo piccola!" esclama il ragazzo dagli occhi verdi vedendomi ed io lo ringrazio arrossendo come sempre.

"Pomeriggio devi studiare?", mi chiede lui. "No, per fortuna non ho niente per domani!"

"Perfetto, ti porterò in un posto.", "Dove?", gli domando strabuzzando gli occhi.

"A trovare mio fratello.", dice e dopo una breve pausa continua, "A te piace festeggiare Halloween?"

Non sono mai brava con le date e sembra che vivo sempre sulle nuvole! Il weekend prossimo è quello di Halloween!

"In realtà non ho mai fatto niente di speciale, passavamo la serata in giro nei locali come ogni sabato sera.", e lui annuisce con la testa.

"Perché me lo chiedi?", "Curiosità!", esclama divertito.

"Tutto questo mistero?", "Tempo al tempo biondina! Più tardi vedrai!" risponde facendomi l'occhiolino. Non posso fare altro che aspettare pomeriggio per capire cosa sta escogitando.

Il pranzo è andato bene per fortuna! Il signor Collins sembra un uomo severo e riservato all'apparenza, in realtà conoscendolo è molto gentile al contrario di quello che pensa Eric. La sua compagna Gillian, con la quale si sposerà la prossima primavera, è molto più giovane di lui e si capisce subito che lei sta assieme a lui solamente per soldi. La classica donna da vestiti firmati, brunch e limousine.

Siamo in macchina e ci stiamo dirigendo dal fratello di Eric, sulla sua tomba. È una cosa un po' triste, ma da quanto ho capito lui ci teneva a portarmi lì per farmelo conoscere.

Nessuno ha voglia di parlare. C'è stata solamente una frase del mio ragazzo.

"Matt lei è Arya, Arya lui è mio fratello." Il resto del tempo lo abbiamo passato in silenzio. In certi momenti non c'è bisogno di parlare.

Mi sono allontanata un attimo per lasciarlo solo e sono ritornata in macchina.

"Eccomi. Sei pronta per la bella notizia?", "Non vedo l'ora di sapere cosa stai tramando Collins!"

Toglimi il fiatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora