V

5.3K 314 22
                                    



 "Ti va di andare a mangiare qualcosa?" propongo io, non so da dove mi sia uscito il coraggio... 

"Va bene biondina, ma facciamo veloce che poi devo raggiungere Peter e gli altri in palestra.", mi dice lui.  "Ah okay allora non fa niente, sarà per la prossima volta.", mugugno io un po' triste e lui mi tira su il mento e mi guarda negli occhi dicendomi "Andiamo a fare merenda Arya, ho fame anche io."

"Mi hai chiamato Arya?! Sai non ci speravo più..." dico stupita ma sorridendo e lui mi prende per mano e mi trascina nel bar di fronte.

"Io voglio un frappe al mirtillo lo avete?" chiedo alla cameriera "Certo e per te cosa porto?" dice posando lo sguardo su Eric e praticamente lo sta squadrando da capo a piedi. "Per me un toast al bacon e un succo alla mela grazie." dice lui con un mega sorriso.

"Perfetto arrivo subito.", ribatte lei continuando a guardarlo, "Ma hai visto che maleducata? Continuava a fissarti."

"Sei gelosa biondina?" dice lui ridendo, "No per niente, scemo.", e gli do un pugno sul braccio.

"Perché hai preso un frappè al mirtillo?" mi chiede e io ribatto "Perché tu hai preso un toast al bacon e un succo alla mela?"

"Biondina non è giusto te l'ho fatta prima io la domanda!", "Mi piace qualsiasi dolce dove ci siano i mirtilli, è il mio frutto preferito.", rispondo sorridendogli e lui ricambia il mio sorriso.

"Un po' strano, non avevo mai conosciuto nessuno che aveva come frutto preferito il mirtillo!", "Adesso conosci me." gli rispondo con un sorriso a trentadue denti.

Mi riaccompagna a casa e prima di scendere dalla macchina mi lascia un bacio sulla guancia, i nostri occhi si incontrano e come la volta precedente, non capisco niente, penso di avere le farfalle nello stomaco. No Arya non può essere, riprenditi.

Scendo dalla macchina e lo saluto "Ciao scemo ci vediamo a scuola.", lui come suo solito mi fa l'occhiolino

Entro in casa e subito sento "Arya finalmente! Allora hai comprato tutto il negozio?" "Mamma! Sì, ho fatto un po' di spese!" rispondo facendole una linguaccia.

"Questi sono i pass per l'inaugurazione dello studio che si terrà sabato sera alle 19.30, se vuoi darli a Peter e ai tuoi amici così possono venire anche loro."

Se vuoi darli ai tuoi amici? Che amici? Beh Peter è un mio amico e anche il ragazzo dagli occhi verdi, potrei invitare anche Isabell e Greg così passeremo una serata insieme.

"Ah Arya mi stavo dimenticando, da domani pomeriggio fino al giorno dell'inaugurazione, devi venire allo studio che devi aiutarmi con le decorazioni, poi dobbiamo ordinare il cibo e preparare i tavoli e ovviamente ho bisogno di un consiglio sui vestiti che devono indossare le modelle! Sai che ho deciso di far sfilare anche due ragazzi, non vedo l'ora di sabato!" parla a raffica senza neanche respirare "Mamma stai tranquilla, andrà tutto bene e sì vengo molto volentieri ad aiutarti, adesso vado a fare la doccia poi penso di andare a dormire non ho molta fame."

Sono felice che vuole un mio consiglio sui vestiti per la sfilata, mi è sempre piaciuta la moda, però amo più la scienza, la medicina infatti vorrei seguire quella strada, ma chissà mancano ancora due anni al college!

Prima di fare la doccia chiamo Giulia su Facetime perché doveva vedersi con Riccardo così potrò sentirli entrambi.

Mi mancano davvero tanto, ero abituata a vederli tutti i giorni alla mattina a scuola e al pomeriggio andavo a fare un corso di Zumba con Giulia in palestra oppure uscivamo in centro con Riccardo e altri nostri amici.

Sono felicissimi di sentirmi si capisce dal loro sorriso, Giulia non smette di parlare, continua a raccontarmi di tutti i pettegolezzi che ci sono a scuola. Mentre Ricky mi parla di questa ragazza che ha conosciuto al parco perché a lui piace andare  a correre quasi tutti i giorni, un vero e proprio atleta! Si vede che gli piace perché gli brillano gli occhi, lo conosco troppo bene. Gli dico che sono molto felice per lui e che magari potremmo organizzare di vederci per il mio compleanno dato che è nelle vacanze di Natale.

Finisco la videochiamata e mi viene in mente che potrei cercare una palestra e vedere se fanno un corso di Zumba o balli del genere così posso tenermi in allenamento, magari posso chiedere a Isabell se vuole venire con me.

Scendo per chiedere a mio fratello se ne conosce qualcuno dato che è un patito di fitness e vuole essere sempre in forma. "Charlie tu conosci qualche palestra qui vicino a casa?", "Hai deciso di alzarti dal divano tesoro?" ridacchia mio padre. Dato che sono la più piccola della famiglia ogni volta che apro bocca devono sempre prendermi in giro, sia mio padre che mio fratello. "Si papà e sai dovresti andare anche tu ad allenarti un po'!" gli rispondo con un occhiolino e continuo "In realtà vorrei continuare a fare Zumba o qualche corso simile, per svagarmi e non pensare alla scuola."

"Sorellina l'altro giorno ne ho vista una dove volevo provare anche io, se vuoi andiamo a dare un occhiata e magari facciamo la lezione di prova e poi decidiamo, così ti posso tenere d'occhio!", "Ma non ho più cinque anni dai per favore posso andare benissimo da sola, papà dì qualcosa!"

"Sarei più tranquillo se ci fosse anche Charlie in palestra, non si sa mai chi possiamo incontrare in giro.", risponde mio padre, ma sono sicurissima che sta trattenendo un sorrisetto a mio fratello.

"Eh va bene allora poi decidiamo quando andare.", "Se non hai niente da fare potremmo fare un giro sabato mattina sorellina."

"Okay, adesso vado a fare una doccia fratellino e papino."

Non ho mai capito perché le sorelle o fratelli minori vengono quasi sempre presi in giro dalla famiglia, presi in giro ovviamente in modo scherzoso! Ogni componente della mia famiglia mi chiama in modo diverso: sorellina, tesoro, piccolina. Chiamarmi semplicemente Arya? Lo avete scelto voi questo nome! Ogni volta che tiro fuori questo argomento mio padre si giustifica dicendomi "Arya sei la piccolina della famiglia e così dovrai restare fino a quando  ti sposerai!" e poi tutti scoppiano quasi sempre a ridere. 

 Adoro la mia famiglia, siamo molto uniti e mi ritengo molto fortunata. Sono felice che mia madre e mio padre si sono incontrati quasi casualmente e alla fine il loro amore era così forte che hanno deciso di combattere la distanza e infine andare a vivere assieme. 

Toglimi il fiatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora