XIII

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Mi sveglio con un profumo dolce che invade la stanza, riconosco subito essere quello dei pancake.

Guardo il cellulare, sono le dieci e c'è un messaggio da parte di Mark.

Messaggio da Mark: Buongiorno piccola! Vengo a prenderti alle quattro questo pomeriggio, va bene? Vuoi ancora uscire con me? ;)

Messaggio a Mark: Certo, va benissimo a dopo!

Scendo per la colazione e trovo mio padre intento a fare i pancake, mio padre in cucina?!

"Papà sei proprio tu?", "Buongiorno! Volevo portare la colazione a tua madre che è a letto a leggere le email che sono arrivate dopo l'inaugurazione di ieri!"

Così prendo un vassoio, metto un bicchiere con del succo d'arancia, una fetta di torta alle fragole avanzata da ieri sera e poi un piatto dove mio padre mette i pancake e della nutella.

 "Direi che è perfetto!" esclama soddisfatto e sale in camera.

Ho l'imbarazzo della scelta per la colazione! Ci sono diversi dolci avanzati dal party di ieri e il catering gli ha lasciati a noi, ci sono ancora delle torte intere!

Apparecchio la tavola per me, mio fratello e la sua ragazza proprio mentre stanno entrando in cucina.

"Buongiorno sorellina.", "Giorno Charlie, Christine. Scegliete la torta che volete dato che ne sono avanzate abbastanza per sfamare una squadra di calcio!"

"Come sei simpatica sorellina! Allora oggi cosa devi fare?"

"Perché?" perché vuole sapere cosa devo fare, non voglio dirgli che devo uscire con Mark.

"La domanda te l'ho fatta prima io! Io volevo andare dai nonni con Christine, vuoi venire?"

"In realtà ho un impegno." rispondo un po' vaga e lui non sembra insospettirsi di nulla.

Nel pomeriggio decido di chiamare Eric dato che oggi dovevamo vederci, ma lui non si è fatto più sentire e poi ieri sera tornata a casa dalla festa ho trovato una sua chiamata.

"Pronto? Telefono di Eric Collins" risponde una voce femminile, magari è sua madre penso.

"Sono Arya, posso parlare con Eric?"

"Mi spiace, è sotto la doccia.", risponde la voce femminile emettendo una risata e in sottofondo si sente la voce di Eric  "Audry con chi stai parlando?"

Non ci posso credere è assieme a quella Audry? Quella delle macchinette? La sua amichetta che usa per divertirsi? Potevo anche evitare di chiamarlo, è palese che non si ricorda nemmeno che oggi dovevamo vederci. Così le dico che non è importante e di non dirgli che l'ho cercato e riattacco.

È da un'ora che sono davanti alla cabina armadio per decidere come vestirmi per l'appuntamento con Mark, mi ha solamente detto che va bene un abbigliamento comodo e non ha voluto rivelarmi dove mi porta!

Dopo diversi tentativi metto i pantaloni neri a vita alta, una maglietta corta nera con delle scritte bianche, una felpa bianca e le Adidas nere.

"Arya c'è il tuo amico Eric fuori, ha detto che deve parlarti, mi sembrava molto agitato." Urla mio padre dalle scale.

Eric?! Ho sentito bene?! E adesso cosa vuole??

Scendo e lo trovo seduto sulla panchina in giardino. "Ciao biondina, bel giardino."

È odioso quando mi chiama biondina, ma è infinitamente bello nello stesso momento...

"Ciao cosa vuoi?" gli chiedo un po' scocciata.

Toglimi il fiatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora