Una gonna nera e una camicia bianca direi che possano andare bene per una cena informale, mascara nero e blush sulle guance giusto per farmi sembrare più presentabile data la mia carnagione molto chiara.
Sinceramente vorrei passare la serata guardando la televisione e mangiando schifezze, ma non posso scappare di nascosto da una cena che si terrà in casa mia! Meno male che c'è Peter! È il figlio di John Wood e sua moglie Catherine, sono amici del college di mia madre, l'ho conosciuto la prima estate che ho passato qui a NY e avevo solamente tre anni. Poi ogni estate ci organizzavamo e passavamo le giornate , con il passare degli anni è diventato un bel ragazzo... Biondo, occhi azzurri, ma con una carnagione scura. Siamo sempre andati d'accordo ma negli ultimi anni ci siamo persi un po' di vista, spero che potremo recuperare il tempo perso!
Esco dalla camera, ma vado a sbattere contro qualcuno... "Scusa, mi spiace ...", incontro subito i suoi occhi verdi e i suoi capelli neri un po' mossi che ricadono sulla fronte.
"E tu chi sei?" mi chiede il ragazzo, "Chi sei tu, io ci abito qui!"
"Io sono Eric..." ma viene interrotto da mia madre che dice "Arya! Oh Eric! Allora vi siete già conosciuti? Lui è il figlio dei Collins, ha un anno in più di te e frequenta la tua stessa scuola!"
Oh beh allora andiamo proprio bene penso! E' un ragazzo molto carino e allo stesso tempo misterioso.
"In realtà io stavo cercando il bagno, lei mi è venuta addosso." dice Eric indicandomi e io rispondo "Ti ho già chiesto scusa, sono uscita velocemente dalla camera e non ho guardato."
Ha gli occhi fissi su di me, come se stesse facendo uno scanner mentale della mia faccia, dei miei occhi azzurri, dei nei che ho vicino al naso e quello sull'occhio. Meno male che mi salva mia madre "Il bagno è da quella parte. Arya se vuoi scendere che fra poco inizieremo la cena."
Appena entro in sala riconosco subito la chioma bionda del mio amico, "Arya finalmente!"
"Peter mi sei mancato un sacco! Buonasera signor Wood, Catherine.", non sono cambiati per niente sembrano le stesse persone che ho visto l'estate scorsa, molto giovanili.
"Cara sono contento che vi siete trasferiti qui a New York penso che ti piacerà vivere qui e poi andrai a scuola con Peter!", dice il signor Wood e io ribatto "Sì, sono molto felice anche se ho dovuto lasciare i miei amici, ma in compenso ne posso conoscere degli altri."
Il mio sguardo si posa proprio su di lui, Eric si chiama giusto? Mi sta fissando da quando è entrato in sala pranzo e continua a farlo.
"Arya loro sono i Collins, Edward con suo figlio Eric che hai conosciuto prima e Gillian." dice mio padre. Il signor Collins deve avere sui cinquanta anni, un uomo sorridente mentre la moglie sembra molto più giovane di lui, mi chiedo da chi possa avere preso gli occhi verdi Eric dato che nessuno dei due li ha come lui.
E' un ragazzo di una bellezza...
Ecco questo è la mia parte di cervello che non ragiona prima di pensare, per favore se puoi evitare grazie che devo restare lucida durante la cena ed evitare figuracce.
Mi accorgo che si sono già tutti seduti così prendo posto, alla sinistra ho Peter e a destra mia madre, e lui cavolo lui è di fronte a me e mi sta fissando, di nuovo.
"Allora Arya ti sei già iscritta a scuola? Sai già che corsi frequentare?", i miei pensieri vengono interrotti dalla domanda del signor Wood così rispondo "Sì, mi sono già iscritta e ho dovuto fare anche degli esami per portarmi alla pari, devo solamente andare a ritirare il foglio con gli orari dei corsi!"
"Devo andare anche io domani, vieni con me?", mi chiede Peter "Certo così mi fai vedere la scuola.", rispondo sorridendo e lui ribatte facendomi l'occhiolino "Perfetto allora poi ci organizziamo."
La cena prosegue in modo molto lento, non mi sono mai annoiata come stasera. Gli uomini parlano di affari e decidono di andare in salotto con anche mio fratello, mentre mia madre non smette di raccontare del suo nuovo studio!
"Piccola perché non vai con i tuoi amici giù in taverna? Così potete guardare la televisione o giocare a qualcosa." dice mia nonna, so benissimo che vogliono mandarci via per restare un po' da sole così ci alziamo e faccio strada.
La taverna dei mie nonni è grande quanto la casa, in un angolo c'è una libreria enorme e delle poltrone, poi in mezzo c'è un biliardo e sulla destra c'è una piccola cucina con un bancone. Ah ho dimenticato il divano ad angolo e sulla parete di fronte una televisione al plasma.
"Allora cosa vi va di fare?" chiedo io. "Facciamo una partita a biliardo?", chiede Peter a Eric "Si, così ti straccio un'altra volta! Biondina giochi anche tu? Ah, non so se è un gioco adatto a te!" ridacchia rivolto a me.
"N-no io resto qui a guardare Peter che ti straccia!" dico facendo un occhiolino a lui.
"Arya mi sa che perderò, Eric è davvero bravo, nessuno è riuscito a batterlo da quando lo conosco." Ride mentre lo dice, si vede che si conoscono da molto tempo però durante l'estate non me l'ha mai presentato.
Durante l'estate passavamo due settimane al mare con i nostri genitori e poi ci organizzavamo per vederci negli altri giorni. Questa estate ho visto Peter solamente al mare e poi è andato un mese e mezzo in vacanza a casa del suo migliore amico, che sia Eric?
Mentre aspetto che finiscano la partita accendo la televisione, ma non c'è nulla di interessante così ne approfitto per scrivere a Giulia e a Riccardo nel gruppo che abbiamo creato su Whats App ricordandomi solo dopo aver inviato il messaggio che staranno dormendo perché sarà notte in Italia. Dannato fuso orario!
Resto a guardarli mentre giocano a biliardo per un oretta circa e ovviamente Eric sta vincendo! All'apparenza sembra un ragazzo simpatico e molto carino, ogni volta che è il turno di Peter, Eric si gira e inizia a fissarmi oppure quando fa punto cerca i miei occhi. Devo ammettere che sarebbe il ragazzo che tutte le ragazze vorrebbero però mi chiedo se dietro quel fare da figo ci sia anche un lato dolce!
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Toglimi il fiato
RomanceIl destino di Arya è a New York, la sua vera casa. Lì la aspetta una nuova scuola, nuovi amici, nuovi amori, ma anche nuovi problemi. Inizialmente andrà tutto bene, poi, dovrà affrontare tensioni, tradimenti e difficoltà. Grazie all'affetto della s...