"Ragazzi non dovevate fare tutto questo per me! Sono solo 19 anni!", esclama Eric vedendo cosa hanno organizzato i suoi amici per il suo compleanno.
Ebbene sì, domani 4 gennaio, è il compleanno del mio ragazzo o meglio fra circa due ore visto che manca poco alla mezzanotte. Con Peter e i suoi amici abbiamo pianificato una piccola festicciola in attesa della mezzanotte, una cosa tranquilla a casa di Eric.
"Arya!", "Isa è successo qualcosa?", la guardo con aria interrogativa.
"Ho notato solo ora una cosa! Tu sei di fine anno mentre Eric di inizio anno quindi è come se aveste quasi due anni di differenza! Tu ne hai appena compiuti 17, lui invece ha un anno in più di te e quindi ne ha 18, ma fra poco ne compirà 19!", la guardo di nuovo cercando di capire perché stia facendo questi discorsi.
"Non farci caso ha già bevuto quattro drink abbastanza forti ed è quasi ubriaca!", dice Greg ridendo.
"Ecco svelato il mistero!", esclamo togliendole il bicchiere che ha fra le mani, meglio evitare di avere vomito sparso per tutto il salotto!
Appena scatta la mezzanotte i suoi amici non perdono tempo e organizzano dei giochi alcolici, ma Eric riesce a rispondere a quasi tutte le domande, per fortuna, altrimenti avrebbe dovuto andare a dormire strisciando sul pavimento!
"Adesso tocca a me, vorrei darti il mio regalo...", gli dico consegnandogli una busta.
"Aspetta. Spero che ti piaccia questo mio gesto. Negli ultimi giorni sei stato un po' assente per la questione con tuo padre e volevo distrarti da questa quotidianità."
"Tu sei pazza, davvero Washington?!", "Dimmi che non ci sei mai stato!"
"Non sono mai andato e sono sicuro che ci divertiremo un mondo! È il più bel regalo che potessi farmi piccola!"
"Sono felice che ti piaccia, partiamo domani mattina ci accompagnerà mio padre e tua madre all'aeroporto, sanno già tutto!!", esclamo saltando di gioia sul materasso.
Per un istante la sua faccia si rabbuia, ma poi i suoi occhi incontrano i miei e tutto diventa così bello...
*****
"Sono così felice Eric, è tutto perfetto, questo albergo è bellissimo!", "Hai scelto proprio bene piccola, pronta per uscire?!"
"Sesto senso! Dove andiamo?", "Allora ho cercato e siamo vicini allo United States Capitol, il Campidoglio cioè la sede ufficiale del Congresso degli Stati Uniti. È uno dei pochi uffici governativi dove è possibile l'accesso al pubblico, ci conviene iniziare da quello!"
"Perfetto poi andremo alla National Gallery of Art e voglio anche vedere il Washington Monument, l'Obelisco giusto?"
"Esattamente, sei preparata Valli! Ti sei dimenticata il Lincoln Memorial!"
"Hai ragione! Domani poi decideremo cosa fare e nel tardo pomeriggio abbiamo l'aereo per il ritorno!"
****
"Sei stanca piccola?", "Stanchissima! Abbiamo camminato tantissimo oggi!"
"Hai ragione..."; "Eri che cosa hai?"
"Volevo chiederti una cosa, ma ho paura che poi possa succedere un casino."
Stai calma Arya non pensare al peggio.
"Dimmi, qualsiasi cosa sia ne parleremo."
"Ti ricordi quando mi facevi domande su tuo padre e su mia madre? Ecco, hai più saputo niente?"
No, non è possibile. Avevo dimenticato quel sogno, ho cercato di non pensare perché i miei genitori si amano e sono felici ed ora che è tutto perfetto esce con questo discorso...
"Avevo chiesto a Charlie e mi aveva raccontato che erano vecchi amici... Perché?"
"Non so se l'hai notato, ma ultimamente quando ci siamo trovati a mangiare si guardavano in modo strano, quando si sono messi a raccontare dell'università a tuo padre brillavano gli occhi..."
"Cosa stai dicendo? Sei impazzito per caso? Non c'è niente tra mio padre e tua madre, sono vecchi amici punto, adesso dormiamo."
"Scusami piccola non volevo farti arrabbiare, è solo che certe volte è meglio sapere la verità piuttosto che vivere nella menzogna, tutti sbagliano e prima o poi tutti i nodi verranno al pettine."
Non so se sto per fare la cosa giusta, ma sento che è arrivato il momento.
"Eric devo raccontarti una cosa importante... Ti ricordi quando abbiamo fatto quella mangiata a casa dei miei nonni e poi è arrivato anche tuo zio?", gli chiedo mettendo a fuoco nella mia testa quella giornata indimenticabile...
"Sì, eravamo insieme da pochissimo, cosa vuoi dirmi?"
"Quel pomeriggio ho sentito la risata di tua madre e ho avuto un flash pensando di averla già udita altrove, ma non mi ricordavo né quando né dove per cui ho concluso che mi ero confusa con qualcun altro."
Eric mi guarda inconsapevole della cosa che sto per dirgli. Dopo la mia rivelazione tutto cambierà.
"Arya parla, non puoi fermarti ora,", dice prendendomi le mani.
"La mattina seguente mi svegliai sudata dopo un incubo, ma solo poco dopo realizzai che non era un incubo, ma un ricordo di quando avevo 15 anni e stavo tornando a casa sotto il diluvio universale. C'è un posto, un piccolo parchetto con un grande albero dove io e Giulia e i nostri amici parlavamo del più e del meno. Stavo passando di lì quella sera e vidi due persone... Mio padre con una donna che non era mia madre e mi rimase in mente la sua risata, quella risata... La risata di tua madre."
Silenzio. Un silenzio infinito.
"Piccola. Non so cosa dire, mi spiace che ti sei dovuta tenere tutto questo dentro fino ad ora."
Non riesco più a trattenere il tutto e scoppio a piangere.
"Vieni qui Arya. Ci sarà una spiegazione a tutto. Non ti preoccupare, supereremo tutto. Noi non centriamo niente con il loro passato."
"Lo so che non abbiamo niente a che fare con il loro passato, ma se loro due hanno una relazione capisci che soffriremo tutti. Mia madre, Charlie, io e te... Come diventeranno le cene? Sarà un disastro, la mia famiglia è perfetta non può accadere tutto questo.", dico asciugandomi le lacrime.
"Senti ora come ora non sappiamo come stanno le cose. Non possiamo dedurre che abbiano una relazione. Pensiamo al presente va bene? So che è difficile e che lo sarà ancora di più, ma dobbiamo restare uniti almeno io e te."
"Andrà tutto bene.", ripeto più a me stessa che a lui.
"Certo piccola e per prima cosa godiamoci l'ultimo giorno del mio regalo."
"Ora è meglio dormire allora altrimenti domani saremo degli zombie, notte."
"Ti amo Arya, ricordatelo."
"Anche io ti amo Eric."
SPAZIO AUTRICE
Eccomi con un nuovo capitolo! Cosa ne pensate di questi ultimi risvolti? Secondo voi questa relazione fra i genitori dei due innamorati esiste? Fatemi sapere cosa ne pensate, Giulia :)
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Toglimi il fiato
RomanceIl destino di Arya è a New York, la sua vera casa. Lì la aspetta una nuova scuola, nuovi amici, nuovi amori, ma anche nuovi problemi. Inizialmente andrà tutto bene, poi, dovrà affrontare tensioni, tradimenti e difficoltà. Grazie all'affetto della s...