Eric controlla tutte le stanze della casa e di Mark nessuna traccia. Dopo che l'ho visto in macchina deve essere andato via. C'è ancora la televisione accesa e il film che è quasi alla fine.
Le immagini di quello che è successo mi tornano in mente e una lacrima scende dagli occhi. Per fortuna ho incontrato Eric, l'ultima persona che pensavo di aver bisogno mi ha aiutata. È stato gentile, non ha insistito sul chiedermi cosa mi fosse successo. Mi ha prestato dei vestiti asciutti e adesso mi ha portata a casa. Non scorderò mai le sue parole non posso lasciarti di nuovo da sola, cosa intende con di nuovo da sola?
"Ho controllato in ogni parte della casa e non c'è Mark per cui possiamo stare tranquilli, adesso chiudo la porta e inserisco l'allarme.", mi comunica Eric.
"Va bene, poi andiamo in camera mia, non voglio stare più su quel divano.", non voglio sedermi mai più lì.
"Che bella! Ti sono arrivati i mobili, hai scelto proprio bene, anzi abbiamo scelto!"
È vero che lui mi aveva accompagnata a scegliere la libreria e gli altri mobili.
"Oggi io e ... Mark gli abbiamo montati.", dopo aver pronunciato quel nome la sua faccia si rabbuia.
"Arya non devi per forza nominarlo, dobbiamo pensare che lui non esiste. Mi spiace non aver potuto fare niente."
"Non è colpa tua Eric, io mi sono fidata nonostante lo conoscevo solo da due settimane e alla fine ho pagato per questo sbaglio. Appena mi sono tirata indietro lui si è infuriato, si vede che voleva solamente portarmi a letto, sono troppo ingenua."
"Non sei ingenua Arya, il punto è che tu vedi sempre il buono in tutte le persone. In parte è anche colpa mia...", mi spiega Eric "L'altro giorno mi sono ricordato dove avessi già visto Mark. Era venuto al sedicesimo compleanno di... di mio fratello. Non si conoscevano direttamente, la voce si era sparsa e c'erano amici di amici. Mark era in fissa con Sophie, la migliore amica di mio fratello, e continuava a cercare di baciarla, ma lei non era interessata e lui diventava sempre più violento e insistente. Finché alla festa mio fratello gli urlò di lasciarla perdere e che lei non sarebbe mai stata sua."
Mark aveva già provato a comportarsi in questo modo, aveva già avuto altre vittime ingenue come me.
Eric continua "Ne ho parlato con Peter e mi ha detto di lasciare passare questa settimana e se le cose fra te e lui fossero andate bene allora voleva dire che Mark era cambiato. Per questo non ti ho detto niente, ma avrei dovuto. Mi spiace davvero tanto Arya, non voglio che qualcuno ti faccia ancora del male."
Le sue parole sembrano sincere, si è davvero preoccupato per me? Sembra proprio di sì...
"Non è colpa tua lo sai benissimo, l'unico colpevole è Mark. Grazie per quello che hai detto. Ma tu hai anche un fratello?", forse gli ho fatto la domanda sbagliata, il suo sguardo cambia e diventa più triste.
"Sì. Ora è meglio andare a dormire sarai stanca, io sto qui con te."
Cosa? Vuole dormire nel mio stesso letto? "Vuoi dormire con me? In questo letto?" gli chiedo.
"Sì, te l'ho detto non ti lascio più.", "Ma noi non siamo mai stati insieme non capisco perchè continui a dire che non mi lasci più.", non capisco il senso delle sue parole, sono in uno stato confusionale.
"Ti ho lasciata andare perché avevo paura di quello che provavo nei tuoi confronti, non sapevo come comportarmi e come sempre sono scappato. Ne riparleremo domani, adesso dormiamo."
La storia di Mark è allucinante, non auguro a nessuno una cosa del genere, non è giusto che si approfitta di ragazzine come me.
I miei pensieri vagano e tornano a Eric, alle sue parole, alla sua gentilezza. Come faccio a dormire con lui a neanche dieci centimetri da me, come faccio a non pensare alle sue parole di poco fa. Non riuscirò mai ad addormentarmi dopo le cose che mi ha rivelato...
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Toglimi il fiato
RomanceIl destino di Arya è a New York, la sua vera casa. Lì la aspetta una nuova scuola, nuovi amici, nuovi amori, ma anche nuovi problemi. Inizialmente andrà tutto bene, poi, dovrà affrontare tensioni, tradimenti e difficoltà. Grazie all'affetto della s...