Capitolo 2

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Mio padre si diresse verso l'armadietto della dispensa con nonchalance e,appena aperto, spostò un barattolo di semi di girasole. All'improvviso tutte le serrande automaticamente si chiusero oscurando del tutto la casa. Mia madre accese una luce vicino al divano e poi rivolto il cellulare verso il muro sopra il camino aspettò finché non spuntò uno schermo dal soffitto.
- wow! Perché non abbiamo mai visto i film da questo schermo?- chiesi per smorzare la tensione che si era creata. I miei genitori non risposero affaccendati a scrivere in un computer che spunto dal tavolino davanti al divano.
- come avere un cinema a casa e non saperlo- sorrise sotto i baffi Scott. Se non ci fosse stato lui mi sarei sentita una stupida o,ancora peggio, sola. Dopo che lo schermo si fu illuminato spuntò il viso di mio fratello. Era sudato con i capelli bruni ricci appiccicati alla fronte. Strizzava gli occhi e per quanto non stesse piangendo aveva gli occhi gonfi,segno che aveva pianto molto. Non avevo mai visto mio fratello in quelle condizioni e non pensavo che lo avrei mai visto. Mi sembrava tanto uno di quegli incubi dove ti svegli con il cuore che batte all impazzata e sei sudata fradicia come se avessi corso per una maratona. Dopo essersi guardato intorno mio fratello cominciò a parlare.
- qui agente Theodore Turner,per quanto ho cercato il responsabile della missione non sono arrivato a niente, ma c'è un problema e chiedo aiuto alla base. La mia copertura è rimasta intatta ma qualcuno ne ha pagato le conseguenze: l'insegnate di storia Jessy Lipson è scomparsa. Ripeto ho bisogno di aiuto. Mandate soccorsi al più presto- terminò e il video si spense. Jessy Lipson? È la ragazza di cui mi aveva confessato di essere innamorato! Povero Theo.
- ma lui cosa cercava in quella scuola. Quale era la sua missione?- chiese Scott in modo composto anche se aveva la fronte aggrottata. anche lui era rimasto turbato.
- ci avevano chiesto di controllare se la scuola era stata edificata in un terreno legale e sicuro e Theo doveva trovare il responsabile fingendosi uno di loro- rispose mio padre mettendosi le mani in tasca
- ma purtroppo ha scoperto che non c'è solo quello dietro. La scuola è una copertura- aggiunse mia madre intrecciando le dita delle mani.
- per cosa?- chiesi con gli occhi sbarrati
- non lo sappiamo. Doveva scoprirlo ma con la scomparsa della signorina Lipson le cose si sono complicate parecchio- constatò mio padre
- Theo si ritirerà?- chiesi con un filo di voce
- no, rischierebbe troppo ma ha bisogno di aiuto,come credo abbiate capito, e noi vogliamo mandare voi- disse mio padre con enfasi. Io e Scott ci guardammo e annuimmo.
- le vostre coperture sono già pronte e tutto è a posto dovrete essere operativi entro una settimana. Sapete come si lavora sotto copertura ma in questo caso c'è una regola che dovete rispettare assolutamente: non dovete avvicinarvi l'uno all'altra. Rimanete separati così avrete più possibilità di arrivare all'obiettivo. Ricordatevi che la signorina Lipson è stata rapita perché hanno sbagliato Soggetto, ma la prossima volta staranno più attenti chiunque essi siano- disse mia madre mettendoci davanti dei fascicoli e guardandoci seria. Le
Facemmo un cenno e si rasserenò.
- che ne dite ora di mangiare la torta?- chiese mio padre incominciando a sorridere ed alzando, con un pulsante del telecomando della televisione, tutte le serrande.
- certo!- rispose entusiasta Scott seguendo mio padre in cucina. Mi avvicinai a mia madre.
- Theo... - sussurrai quasi supplicante. Mio fratello stava soffrendo e non avrebbe smesso finché non avremmo ritrovato Jessy.
- è una missione importante. Non fate cavolate!- mi disse dandomi una pacca sulla spalla.

Due spie al liceoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora