Scott

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Il gruppo di Tom era costituito per lo più da due ragazzi che lo seguivano ovunque. Uno si chiamava Walter Stekson ed era alto secco con voluminosi capelli ricci  di un castano scuro,mentre l'altro era un ragazzino un po' spaventato di nome Louis Redford che di costituzione era basso e tozzo. Louis e Walter erano le spalle costanti di Tom. Anche in bagno gli sorvegliavano la porta! Era in pratica impossibile parlare solo con Tom per estrapolargli delle informazioni. Inoltre Tom non faceva altro che parlare di sport e di quante ragazze gli cascassero ai piedi. Walter mi aveva sfidato mandandomi a provarci con Meg e fui contento che fosse proprio lei e non un'altra. Walter vedevo che guardava in modo strano Meg e dopo la scuola lo stesso giorno che mi unii alla loro comunitiva lo capii. Eravamo seduti sopra le panchine nelle piste di motocross vicino scuola a fumare. Non sono mai stato un amante del fumo e in quel momento mi veniva da vomitare ma l'apparenza per loro era tutto ed io ero diventato un duro. Mi ricordo bene quando al liceo avevo continuamente bisogno di approvazione. In quel momento mi passò per la mente una sera in cui mi ubriacai così tanto che il giorno dopo mi ritrovai in un cassonetto della spazzatura senza ricordare assolutamente nulla. Mentre eravamo seduti,dicevo, Walter iniziò a parlare
- quella tipa che oggi ti ha respinto,come si chiama?- disse dandomi uno spintone
- Mi deve interessare?- chiesi facendo cadere la cenere della  sigaretta a terra
- è carina ed ho saputo che è anche molto intelligente- disse cercando approvazione nel mio sguardo
- non mi sono mai piaciute le secchione- dissi cercando di fargliela dimenticare ma sembrava seriamente interessato e mi ritrovai a stringere i pugni desiderando di picchiarlo.
- a Tom le secchione piacciono. Ve-vero Tom?- chiese Louis balbettando. Louis era balbuziente e non sembrava nemmeno avere una personalità brillante ma,visto che era il cugino di Tom,non poteva mancare alla compagnia.
- Julien è innamorata follemente di me e me l'ha confessato varie volte ma è orgogliosa e in più non sopporta essere popolare. È molto timida- disse con tono esperto Tom
- a me sembra solo una secchiona. La sua amica mi interessa. Dai,Oliver,sai come si chiama! Dimmelo- mi incitò nuovamente Walter
- ti ho detto che non lo so e non ho capito che ti interessa sinceramente- dissi cercando di mascherare la gelosia
- mi piace e la invito al ballo. Ora mi dici come si chiama?- mi ripeté sputandomi il fumo dritto in faccia
- non lo so- conclusi buttando a terra la mia sigaretta e pestandola per bene.
- Maison sembri un deficiente  quando non collabori,lo sai?- mi disse Walter continuando a guardarmi dall'alto al basso con indifferenza
- e tu lo sai che sei noioso quando rompi le scatole!- disse e mi alzai per andarmene ma Tom mettendomi un braccio intorno alle spalle mi fermò.
- siamo amici Oliver e Walter scherza,vero Walter?- gli chiese e lui annuì per poi continuare a fumare indisturbato. Non solo ero sicuro che Walter tramava qualcosa e che era colpevole in qualche modo ma,inoltre,avevo la certezza che Meg fosse in pericolo.

Due spie al liceoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora