Capitolo 40

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Mi girai e mi ritrovai davanti Federik vestito elegantemente che mi sorrideva.  Non avevo mai dubitato del fascino di Federik. È alto e snello con due occhi tra il verde e il castano e i capelli biondicci. Sorrisi ma non riuscii a sembrare convincente perché lui storse la bocca e si avvicinò alzando le spalle.
- ha ragione Scott,non sai mentire- disse poi prendendomi la mano e baciandomela delicatamente
- mi porti a ballare?- chiesi poi raddrizzando le spalle
- certamente principessa- disse mettendomi una mano nel fianco e tenendo l'altra mano stretta nella sua. Facemmo qualche volteggio poi incominciò a guardarmi fisso
- mi metti a disagio se mi guardi così- dissi guardando Scott che in fondo alla sala teneva stretta Suzy
- mi aveva detto che eri gelosa-  sorrise facendomi fare una giravolta
- cos'altro ti ha detto di me?- chiesi infastidita
- tante cose. Comunque perché non riesci a concentrarti? Stai ballando malissimo principessa!- disse facendomi fare un'altra giravolta
- ballo benissimo! Piuttosto parlami di questa festa. Come vi hanno dato il permesso?- chiesi
- Scott aveva fatto una promessa alla ragazzina con cui sta ballando e inoltre funge  pure da festa d'addio- disse alzando le spalle
- cosa? Per chi?- chiesi curiosa. Nessuno mi aveva detto niente,come al solito.
- Scott verrà trasferito a Vienna per un anno. Ordini di tuo padre- disse vagando con lo sguardo. Mi fermai e rimasi a guardarlo esterrefatta. Il cuore sembrava essersi fermato e la mano che mi stringeva aveva incominciato a sudare.
- non può essere- balbettai
- ha una missione super segreta da compiere. L'ha convocato stamattina per informarlo e lui ha deciso di usare questa festa anche per salutarci- disse spronandomi a continuare ma io avevo i piedi piantati nel terreno e non riuscivo a muovermi.
- come mai non me l'ha detto?- dissi abbassando lo sguardo sconsolata
- principessa c'è qualcosa che non va?- chiese scuotendomi leggermente
- vorrei .... Vado a incipriarmi il naso,scusami- sussurrai uscendo dalla sala. Mi stava abbandonando quell'imbecille  e non aveva avuto neanche il fegato di dirmelo di persona. Entrai nel nostro ufficio e mi sedetti nella mia sedia girevole. Mi tolsi i tacchi e sospirai mettendomi la testa fra le mani mentre mi cadeva una lacrima.
- sapevo che ti avrei trovata qui- disse Scott entrando nel nostro ufficio. Mi alzai e mi sistemai guardandolo severa
- così te ne vai- lo fulminai con lo sguardo
- te lo stavo dicendo. Non starò via a lungo- disse sedendosi accanto a me
- non ti chiedo che cosa andrai a fare perché ovviamente se non me lo dici vuol dire che non è affar mio,giusto?- dissi in modo arrendevole
- lo saprai a tempo debito. Andrà bene vedrai. Comunque volevo chiederti se volevi ballare con me,ma prima avevo una promessa da onorare- disse poi sfiorandomi la mano
- credo che Suzy abbia una cotta per te- dissi rabbrividendo al suo tocco
- già, è una brava ragazza. Peccato che io abbia una cotta per un'altra- disse e prendendomi la mano mi fece alzare, mi circondò  i fianchi e incominciammo a ballare. Mi strinsi a lui e dimenticai tutto, perfino che pochi giorni dopo sarebbe partito per un anno e che saremmo stati lontani non solo fisicamente.
Qualche giorno dopo il ballo Julien e Derek partirono per l'università di Legge, Simon e Dana decisero di sfruttare il loro addestramento forzato entrando nell'esercito americano mentre Suzy iniziò un corso per infermiere. Scott partì per Vienna e fu accompagnato eccezionalmente da Federik, lasciandomi con Charlie e Gillian a compiere lavoro d'ufficio. Inutile dire che mi si prospettava un anno noioso.

Due spie al liceoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora