Capitolo 3

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Quella notte non dormii,e anche se per caso prendevo sonno sognavo il volto preoccupato di mio fratello e mi risvegliavo. Non potevo stare tranquilla,non dopo avere visto Theo soffrire in quel modo. Il giorno dopo andai in ufficio che sembravo uno zombie e mi sedetti nella mia scrivania per poi crollare con la testa sul tavolo.
- buongiorno,biscotti glassati?- mi chiese una voce familiare
- non ho fame- risposi secca. Mi ero bevuta a stento il caffè per svegliarmi,ma non aveva funzionato.
- cosa?? Che crollino i cieli! Meg non ha fame di cose dolci!- gridò in modo teatrale Scott sedendosi accanto a me. Alzai la testa e lo vidi sobbalzare. Facevo così paura?
- sono glassati e ripieni di cioccolato- incominciò a tentarmi girandomi il sacchettino di carta davanti al viso
- ho detto che non ho fame- ripetei
- va bene- disse rassegnato
- va bene?- chiesi stranita da quell' affermazione. Si stava già arrendendo?
- ti ascolto- mi disse avvicinando la sedia
- è per Theo... Sto male per lui- ammisi
- Theo è tuo fratello giusto?- chiese leggermente irritato
-si- risposi in un sussurro
- ah! Andrà tutto bene lo aiuteremo! A proposito hai letto la tua copertura?-
- no,scusa stanotte sono stata impegnata a non dormire- risposi acida
- bene perché io l'ho studiata benissimo e voglio presentarti Oliver Mayson! 17 anni viene dal Texas ed è il tipico ragazzo invisibile- ripeté soddisfatto
- ma tu non eri un cantante?- chiesi confusa risvegliandomi dal mio torpore
- era una copertura-
- ma io ti ho visto su un paio di riviste per teenager!-
- ehm , ho fatto un paio di esibizioni ma ora il caro James è finito in rovina- sorrise
- peccato, mi piaceva il fascino del cantante- lo presi in giro
- ogni tanto può tornare per fare qualche concerto privato- si avvicinò baciandomi.
- grazie- sospirai
- andrà bene, insieme supereremo ogni cosa- sussurrò
- lo diceva anche mio fratello- scossi la testa trattenendo le lacrime
- a maggior ragione,allora!- sorrise e mi passò il mio fascicolo.
- benvenuta Cloe Benson- mi sorrise
- leggimelo tu- sorrisi mentre lo guardavo spostare i suoi occhi azzurri sui fogli del fascicolo.
- bene. Sei irlandese e ti sei trasferita con tutta la tua famiglia per il lavoro di tuo padre che ha un'azienda di patate! Wow, avresti un futuro nel commercio di patate!- sghignazzò
- continua- dissi accennando un sorriso
- ok, hai diciassette anni e sei .....una normale teenagers- concluse annoiato
- grazie- dissi offesa
- no in quel senso! Io... Io... Biscotti glassati?- chiese a disagio
- ne prenderò giusto uno- cedetti infine
- ecco la mia Meg! Ehm... Che ne dici se stasera usciamo per fare una passeggiata?- mi chiese guardandomi con quel suo sguardo affascinante. Mi alzai e lo abbracciai
- biscotti ottimi! Andiamo nel reparto travestimenti?- chiesi poi prendendogli la mano. Sembrò stupito.
- non sapevo avessero questo potere dei biscotti glassati- esclamò
- non sono stati i biscotti ma un ragazzo magnifico!- sospirai entrando nel reparto travestimenti. Lucy ci accolse con un grande sorriso
- ecco i piccioncini! Vi aspettavo!- disse poi guardando Scott e poi a me con uno sguardo interrogativo. Mi voltai e notai che mi stava guardando in un modo molto intenso.
- ehm,ehm!- lo richiamai alla realtà
- certo, ovvio! Vado nel reparto maschile- disse poi dandomi un bacio nella guancia e correndo via.
- ok,sta bene?- mi chiese Lucy
- a volte, mi correggo, non lo capisco mai!- alzai le spalle e la seguii nel reparto femminile.

Due spie al liceoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora