Capitolo 29

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Mi svegliai nel lettone di Theo con i suoi piedi in faccia. Mi ricordo che da bambina amavo il suo letto perché era grande e spazioso mentre il mio piccolino e mentre il suo sembrava sempre più comodo il mio diventava ogni anno più duro. Mi alzai scostando il piedone taglia 45 di mio fratello e mi stiracchiai sbadigliando.
- sembra che balli la macarena mentre dormi- si lamentò Theo toccandosi la schiena dolorante
- l'ho sempre fatto da bambina. Pensavo ti fossi abituato- sorrisi compiaciuta
- invece io pensavo che avendo compiuti i diciannove anni ti fossi calmata almeno un pochino! Stanotte mi hai schiaffeggiato come minimo tre volte!- si lamentò alzandosi e dirigendosi  verso la cucina. Mamma stava  preparando i suoi muffin e papà leggeva il giornale. Non ricordavo quanto tempo era passato prima che potessi risentirmi a casa con la mia famiglia. Theo incominciò a ingurgitare così tanti muffin che mamma dovette allontanare la teglia dalla sua portata,mentre papà sorseggiava austero il suo caffè.
- questo è il miglior venerdì della mia vita- sospirai guardando tutti felice.
Dopo la colazione però tutto ritornò alla normalità. Theo dovette ritirarsi e promettere a mio padre che non avrebbe fatto più eccezioni e sarebbe rimasto fedele alla sua copertura,mentre mamma Si divertiva a cucinare,papà andò in ufficio non senza prima avermi spiegato che cosa NON dovevo fare.
- non rientrare nella missione Meg. E vieni in ufficio,lo so che sei molto turbata ma abbiamo del lavoro per te. Passa se vuoi- concluse dandomi un bacio in fronte. Appena la casa fu libera accesi il computer e salutai Julien.
- Ehi com'è andata ieri?- le chiesi e mentre camminava fece un giro per poi sospirare
- magnifico. Non pensavo che potessi sentirmi così contenta anche non vincendo nessuna gara di fisica. È tutto nuovo per me!- esclamò trasognante
- sono felice per te Julien,ma ora concentrati. Devi salutare un certo ragazzo che si chiama Oliver Maison e parlargli di Tom. Digli che stai con Derek e che non vuoi illuderlo e bla bla bla... Capito?- chiesi seria
- qual è lo scopo di un'azione così stupida?- chiese scettica
- ehm... Non so ancora se funzionerà ma quel ragazzo ..... Io... Fallo e basta! Sono io la spia qua- conclusi tirando un sospiro di sollievo appena accettò di farlo. Non volevo vedere Scott,volevo soltanto riuscire a capire se il suo obbiettivo  era rimasto Tom o era cambiato. Volevo provare a capirlo dalla sua espressione. Lo conoscevo così bene che se per lui ero un libro aperto lui per me era una mappa del tesoro per dei bambini delle elementari! Appena Julien entrò a scuola Derek la salutò e le si mise di fianco.
- come hai dormito?- le chiese
- benissimo,grazie. Ehm.... Dov'è Suzy?- chiese Julien guardandosi intorno
- doveva fare una cosa da sola e mi ha chiesto un po di privacy- disse tranquillo Derek.
- Julien non permettere al tuo principe asiatico di rovinare i nostri piani! Vai da quel ragazzo!- la sgridai come una mammina
- stai calma!- mi sussurrò ma non abbastanza piano perché Derek la guardo in modo curioso
- tutto ok? Sei agitata?- chiese prendendole la mano
- ehm... No, io sono solo emozionata. Non so che cosa... Penseranno appena ci vedranno insieme- disse Julien giustificandosi
- ma alla fine negli ultimi tempi siamo sempre stati insieme. Non cambierà niente vedrai- disse lui ricominciando a camminare senza lasciarle la mano. I due piccioncini si separarono solo davanti all'aula di inglese dove Derek aveva lezione e quando anche lui se ne fu andato potei ricominciare a comunicare con la mia socia.
- mondo reale chiama Julien! Scendi dal mondo delle favole- la richiamai scherzosamente
- sono sveglia quella troppo su di giri sembri tu. Sei proprio impaziente di incontrare questo Oliver Maison. Per caso lo conosci?- chiese in modo malizioso avanzando verso gli armadietti di Tom e dei suoi compari.
- non sono proprio niente! Io non capisco cosa ti passa per la testa Julien Cross- dissi in modo teatrale cercando di cambiare discorso
- sai benissimo che non sono stupida. Non puoi incastrarmi- rise mentre in lontananza lo vidi. Era proprio lui! Appena Julien gli fu vicina lui la guardò per un secondo ,confuso.
- cosa posso fare per te?- chiese con quell'atteggiamento stupido che aveva acquisito per quella parte.
- voglio che dici a Tom che sono fidanzata con Derek Wong e che non si illudi più. Potresti farmi questo piacere Oliver?- chiese Julien nella maniera più gentile possibile ma Scott non era certo un cretino e sentì qualcosa che non andava.
- ti conosco?- chiese ancora più confuso. Julien rimase ferma e zitta e incominciò a giocherellare con la spilla.
- ok,digli che tieni a Tom, specifica la parola "Tom" e non vuoi che soffra- le consigliai e lei lo fece. Lui nonostante un po' di stupore non mostrava preoccupazione ne aveva leggermente sgranato gli occhi sentendo la parola Tom. Il suo obbiettivo era cambiato.

Due spie al liceoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora