Capitolo 28

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Rimasi scioccata per quelle lacrime pentite di Julien. Era così tanto leale che si era sentita in colpa quando si era innamorata di Derek,che per quanto ne sapeva lei, piaceva a me! Mi avvicinai a lei e l'abbracciai.
- sei un'amica fantastica Julien! Sono sicura che tu e Derek starete benissimo insieme- le sorrisi poi sedendomi accanto a lei
- come dici? Io... Non capisco- Ammise mettendosi dei capelli dietro l'orecchio un po' confusa
- era una bugia. Avevo bisogno di una scusa per uscire con Tom per avere informazioni per la missione ma poi pensavo di averti detto la verità. Non avrei voluto di certo guastarti il tuo primo bacio con Derek. A proposito,come è stato?- chiesi maliziosa
- bellissimo. Mi ha .... Detto che non gli sarebbe piaciuta nessuna che non sia io e poi senza preavviso mi ha baciato. Io... Sono scappata senza dire niente forse..- incomincio a dire arrossendo.
- si anche io penso che debba ritornare da lui. Dammi la telecamera e l'auricolare non voglio guastare il vostro primo appuntamento da coppietta- dissi tendendo la mano.
- grazie. Io... Sono emozionata. Non avevo mai provato una tale sensazione- disse togliendosi la spilla e l'auricolare e sistemandosi i capelli
- dagli un bacio anche da parte mia- scherzai prima che uscisse dalla porta. Ero felice per lei però ero anche un po' malinconica. Lei aveva quello che io non avevo più e questo un po mi faceva male. Ritornai a casa e incominciai a cucinare. Pensai che fosse la cosa più giusta da fare,prima di bruciare l'impasto  per una torta alle mele.
- sei proprio una frana!- disse una voce maschile alle mie spalle. Una voce profonda che avrei riconosciuto tra mille voci. La voce che mi ha accompagnato inconsciamente dalla nascita. Theo. Mi girai e senza neanche guardarlo in faccia lo abbracciai con tutta la forza che avevo in corpo.
- provavi un altro  mestiere?- mi chiese poi sorridendomi.
- l'hai saputo,eh?- dissi poi staccandomi imbarazzata
- non ti ho visto più a scuola ed è arrivato il nullaosta per Cloe Benson. Dice che tornava in Irlanda. Sono venuto a vedere come eri ridotta. Sapevo che non l'avresti  presa bene- ammise accarezzandomi la spalla
- infatti sono ridotta a questo,grazie a quello...quello....QUELLO!!- urlai lanciando una spatola dall'altra parte della stanza
- Meg... Se per te lui fosse solo "quello che ti ha fatto esonerare" non saresti così arrabbiata. So bene come papà sceglie le sue squadre operative- mi disse sedendosi sul ripiano
- possiamo non parlarne?- chiesi mettendomi una mano sulla testa sporcandomi i capelli di farina.
- ok. Io comincerei con una lezione di cucina. Non ci crederai ma so fare la pizza. Sconvolgente no?- disse indossando un grembiule in modo esperto
-veramente straordinario. È così che le conquisti le tue alunne,professore?- chiesi dandogli una gomitata
- no,per quello mi basta alzare le sopracciglia e sembrare concentrato così- disse poi prendendo un fazzoletto e facendo finta di cercare di leggere qualcosa. In effetti era proprio affascinante.
- wow! Sono cotta!- risi di gusto mentre lui sistemava farina e lievito in un recipiente. Posso con certezza affermare che cucinare è la cosa che faccio nel modo peggiore! La pizza venne senza sale perché io mi dimenticai di aggiungerlo. Di conseguenza la salsa era troppo salata per tamponare il mio errore con l'impasto. Infine possiamo dire che Theo ne mangio due pezzi costretto da me e ridemmo insieme come quando eravamo piccoli. Sempre insieme. Theo e Meg i fratelli spia!

Due spie al liceoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora