Capitolo 4

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Dopo due giorni dall'entrata di Scott al liceo toccava a me. Mi sistemai una delle tante camicie a scacchi che mi aveva dato Lucy con un jeans e dei stivaletti neri. I capelli rigorosamente legati in uno chignon erano decorati da un fiocco nero e i miei occhi erano di un bel verde. Cloe Benson era pronta per entrare alla Fox high school di un paesino sperduto nel centro dell'America. Quando entrai nell'edificio mi ritrovai contornata da adolescenti di ogni età. C'erano ragazzini di quattordici anni che cercavamo di farsi notare in mezzo agli stambecchi dell'ultimo anno,mentre alcuni ragazzi,dal loro modo di camminare, facevano intuire che volevano essere invisibili,altri,invece, sembra elemosinassero attenzioni nei modi più patetici. Benvenuti al liceo. Pensai sospirando con calma. Avevo  frequentato un corso per spie professioniste e non avevo mai assaporato l'amaro gusto del liceo "normale" se così si poteva definire. Quando la campanella suonò mi avvicinai all'aula di geografia della signorina West. Appena entrai gli sguardi di tutti gli allievi,per lo più annoiati a morte, mi scrutarono.
- benvenuta signorina Benson!- mi salutò la signora bassa e paffuta che doveva essere la signorina West. Sorrisi e mi sedetti in un banco in terza fila. Mentre la signorina West iniziava a spiegare il continente australiano osservai tutti gli allievi di quella classe. A primo banco c'erano quattro ragazzi che prendevano frettolosamente appunti. Erano tre maschi e una femmina. Mentre i tre maschi erano,come ci si poteva aspettare dai secchioni della classe, non curati  e pieni di brufoli,la ragazza aveva i capelli di un castano ramato,ricci e lunghi. Era vestita elegantemente con una camicetta bianca a maniche corte e una gonna nera. I piedi erano coperti da calzette bianche e ballerine nere lucide. Per quanto l'abbigliamento mi ricordasse una bambina delle elementari di cinquant'anni fa,lei indossava il tutto con autorità. Era una ragazza sicura e lo si vedeva dalla schiena dritta e il mento sollevato. Inoltre nessuno le rivolgeva la parola, mentre tutti,compresi i secchioni, si scambiavano battute sulla giacca multicolore della signorina West,lei era come un'isoletta in un mare. Oltre a lei c'era qualcun altro che aveva attirato la mia attenzione. Un ragazzo con i cappelli bianchi in fondo alla classe . Le sopracciglia erano brune ma credo che fosse un problema fisiologico e non una sua scelta di look. Mentre tutta la classe interagiva lui guardava un punto preciso nel vuoto. Era vestito con colori che si alternavano dal giglio al nero. Sembrava stesse in un'altra dimensione e non per essere sentimentale ma letteralmente. Mi ripromisi che gli avrei parlato durante la pausa pranzo. I mie pensieri furono interrotti dalla professoressa che si accorse che non stavo seguendo la sua "interessantissima" lezione.
- signorina Benson, è qui da meno di un ora e la devo già richiamare per essere distratta?- chiese in tono scocciato
- non ero distratta- ammisi con coraggio
- ah no? Guardava il nulla! Mi ripeta quello che ho appena detto- chiese in tono di sfida. Girai gli occhi e guardai il quaderno della ragazzina asiatica del banco vicino a me che per ultima cosa aveva scritto "aree desertiche" dell'Australia. Le sorrisi e risposi
- stava dicendo che l'Australia è per 85% costituita da terreni aridi e desertici e che queste zone si sviluppano nella parte centro orientale dall'isola australiana ,se non sbaglio- dissi in tutta fretta. Lei si ricompose
- probabilmente,signorina Benson,lei ha un modo tutto suo di stare attenta - si arrese e continuò a spiegare. Mi guardai intorno e vidi la ragazza dai capelli ricci ramanti del primo banco che mi guardava in cagnesco. Non era nemmeno finita la prima ora di lezione e già avevo una nemica!

Due spie al liceoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora