Riconobbi subito nella ragazzina armata quella che era scomparsa. Dana Steel. Appena nominai il suo nome lei non fu l'unica turbata perché anche Derek si fermò un attimo perplesso e stupito.
- Dana, sei tu? Dov'è Simon?!- le gridò avvicinandosi ma lei in risposta le punto il fucile davanti alla faccia e Julien dovette allontanarlo piano.
- Dana,noi non ti faremo del male. Siamo venuti qua per salvare i nostri amici e anche voi- dissi calma posando la pistola a terra. Continuava a guardarmi impaurita e determinata allo stesso tempo.
- pazzi- sussurrò
- che cosa?- chiesi per capire meglio quello che aveva detto
- Siete pazzi!- ripeté con più rabbia. La guardai interrogativa così lei continuò
- qui vi ammazzeranno o vi renderanno come loro- disse poi indicando col fucile i ragazzi mascherati che picchiavano Scott.
- se tu ci aiuti,salveremo tutti. Dipende da te- dissi e feci un passo avanti
- voi non capite!! Vi trasformeranno in mostri,assassini- iniziò a singhiozzare tenendo sempre il fucile tra le mani
- a te non l'hanno fatto. Perché?- chiese Derek dietro di me
- io ero solo l'ostaggio. Alcuni erano duri da piegare,sopratutto Simon..- disse poi guardando Derek
- Simon?- chiese Derek cercando di divincolarsi dalla stretta di Julien ma non troppo forte solo per esprimere il proprio desiderio di sapere di più.
- la signora nera sapeva che erano ragazzi e prima o poi avrebbero ceduto così rapì anche me. Io conosco tutti i ragazzi della scuola e ad alcuni ero legata in modo particolare così pensò che potessi diventare uno stimolo- disse con la voce inclinata.
- Tu hai fatto invaghire di te Simon come hai fatto con tutti gli amici di Tom!- disse pieno di odio Derek
- io gli voglio bene per questo mi hanno catturata!- gli rispose lei fulminandolo con lo sguardo.
- dobbiamo liberare quei nostri amici,ci aiuteresti?- le chiesi cambiando argomento. Lei guardò la stanza dietro di noi e corse via.
- seguitemi. Li uccideranno se non interveniamo subito- disse facendoci segno. Ci porto davanti a una parete nera in alluminio e posò la mano in un punto che sembrava uguale agli altri mentre quello subito al suo contatto si illuminò e fece un piccolo cinguettio. La grande parete si spostò senza fare rumore e si spalancò facendoci entrare nella stanza vetrata dove stavano dando l'ennesimo calcio sul corpo dolorante di Scott. Corsi in modo istintivo a proteggerlo ma mi beccai un pugno nella spalla. Così gli diedi un calcio che fece cadere il ragazzo mascherato. Mi voltai verso Scott che rantolava sputando un po' di sangue. Cercai aiuto e vidi Dana che parlava con uno dei ragazzi mascherati. Mi distrai e il ragazzo a terra si rialzo per picchiarmi così cercai di evitarlo ma era veloce e usava una tecnica di combattimento differente dalla mia. Non c'era battaglia con loro. Erano forti e spietati. Vidi in un angolo Suzy svenuta e Julien che cercava di capire se era viva mentre Derek cercava invano di respingere uno di quei ragazzi.
- Dana fermali- le urlai evitando un pugno
- per favore Simon!- urlò a un ragazzo che fece un fischio riunendo tutti i ragazzi intorno a lui. Rimasi esterrefatta ma Dana mi fece segno di scappare. Ovviamente quello era un diversivo era impossibile che ci lasciassero andare, così, presi Scott e lo trascinai fuori e lo stesso fece Derek con Suzy.
- mio padre- sussurrò Scott e mi voltai vedendo il signor Blonder a terra, svenuto in un angolo.
- tornerò a prenderlo- dissi ma appena fummo fuori noi cinque la porta di alluminio si chiuse e Dana mi fece segno di fuggire. Il signor Blonder era rimasto dentro e non potevo aiutarlo.
- Derek e Julien portate subito Suzy fuori di qui e anche Scott- dissi indicandolo mentre era a terra pieno di ferite,lividi e sangue.
- no,no! Io devo salvare mio padre- disse con le poche forze che gli rimanevano
- devi andare via! Ti uccideranno se rimarrai. Lo aiuterò io!- dissi accarezzandogli il viso sporco di sangue.
- non ti farò fare il mio stesso errore. Non farai tutto da sola per proteggere me!- disse poi stringendomi la mano. Mi voltai e feci correre via gli altri e rimanemmo soli.
- volevi proteggermi? Per questo mi hai fatto escludere dalla missione?- chiesi a bassa voce.
- avevo capito che non era Tom ma uno dei suoi scagnozzi a scegliere le persone da fare sparire e ti aveva presa di mira.che avresti fatto al mio posto ?- chiese socchiudendo gli occhi e continuando a tossire.
- la stessa cosa. Mi hai fatto soffrire, però - ammisi
- mi dispiace dovevo allontanarti. Volevo che mi odiassi e che non cercassi di .... Intervenire- disse ma poi gli misi una mano sulla bocca delicatamente. Qualcuno si stava avvicinando. Passi pesanti e decisi. Portai Scott in un angolino e sbirciai dietro l'angolo per capire chi era.
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Due spie al liceo
AdventureSEQUEL DI UNA GIOVANE SPIA. Meg e Scott sono diventati la nuova squadra operativa dell'agenzia Turner, ma solo dopo un anno vengono richiamati per una nuova missione e devono contare uno sulle capacità dell'altra perché,per completare la missione,si...